Calcio

Si gioca oggi Serbia-Italia, partita di ritorno delle qualificazioni a Euro2012. Tutti gli occhi puntanti sul Marakana di Belgrado dopo le violenze dell'andata, a Genova. Il fatto sportivo rischia di finire in secondo piano, in una Serbia ostaggio del passato, con la crisi nel nord del Kosovo e i gruppi estremisti che hanno spinto il governo ad annullare il Gay Pride.

Continui scontri tra tifoserie in Bosnia Erzegovina. Sullo sfondo non solo i contrasti tra le varie comunità che vi abitano, che si trascinano dagli anni '90, ma una generazione nata quando la Jugoslavia non c'era già più, disperata e senza prospettive. Un nostro approfondimento.

Infine il Kosovo, il cui movimento calcistico è ostaggio di uno status giuridico internazionale non ancora del tutto certo. La lega kosovara non è riconosciuta né dalla Uefa e neppure dalla Fifa. Le squadre del Kosovo non possono affacciarsi al di fuori dei confini del Paese.

07/10/2011 - 

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