Vent'anni

Sono trascorsi vent'anni da quel tremendo luglio 1995. A Srebrenica più di 8000 uomini e ragazzi vennero massacrati in pochi giorni, inermi. I resti di alcuni di loro non sono ancora stati identificati, spostati negli anni da fosse comuni primarie a secondarie. I fatti di allora sono ormai assodati, si trattò di genocidio, ma per le vittime non c'è ancora pace: nelle ultime settimane abbiamo curato un ampio dossier sul ventennale.

Negli articoli più recenti Azra Nuhefendić scrive di negazionismo come ultima fase di un genocidio; Rodolfo Toè delinea le relazioni tra la Palestina e Srebrenica; Andrea Rossini anticipa le commemorazioni a Srebrenica con un suo reportage e con una rassegna sulla mancata adozione, presso il Consiglio di Sicurezza Onu, di una risoluzione di condanna di quanto avvenne; il Commissario per i diritti umani del Consiglio di Europa Nils Muižnieks si sofferma sui diritti dei sopravvissuti.

Nella serata di lunedì ci ha lasciati dopo una lunga malattia l'amico Luca Rastello. E' stato il primo direttore responsabile della nostra testata ed ha contribuito con la sua passione e competenza alla crescita di Osservatorio Balcani e Caucaso. Il suo libro “La guerra in casa” ha guidato lo sguardo di molti di noi, aiutandoci a capire quanto, quella jugoslava, fosse una tragedia nel cuore stesso dell'Europa. Ciao Luca.

Bloc-notes: Macedonia, salta l'accordo sulle elezioni anticipate; Europa a pezzi; Migranti, Balcani e fallimento della politica UE sull'asilo

10/07/2015 - 

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