Primo Piano

23/09/2011 - 

Avventura

Non avete paura della fatica? Le vertigini non sono un problema? Siete appagati dopo un giorno intero a camminare con uno zaino sulle spalle? OBC vi accompagnerà nelle prossime settimane in una serie di avventure, immersi nella natura dei Balcani. Viaggi virtuali per i lettori del nostro sito, quanto mai reali per chi decidesse di partire.

La prima escursione vede per protagonista un profondo canyon, intagliato nella roccia, nei pressi di Konjic, Bosnia centrale. Da anni è divenuto meta di un turismo alternativo, opportunità di sviluppo locale nel rispetto dell'ambiente. Il nostro inviato Massimo Moratti ce lo racconta con un reportage, un'intervista ed un video.

Nelle prossime puntate riemergeremo dal canyon della Rakitnica per affrontare un trekking in quota tra le montagne di Pale, sempre in Bosnia Erzegovina, per andare ad arrampicare nella Val Rugova, in Kosovo, e ci dedicheremo infine alla mountain bike nell'entroterra istriano. Buon'avventura a tutti.

16/09/2011 - 

Paure

Il crescente interesse con cui la Turchia si rivolge ai paesi delle primavere arabe è guardato con timore da Israele. Concreta è la paura che la lunga stagione dell’amicizia turco israeliana stia per finire. In questi giorni si è alzato il livello dello scontro diplomatico tra Ankara e Tel Aviv iniziato a fine maggio 2010 con l’abbordaggio della Freedom Flottilla, la pubblicazione del rapporto ONU sull'incidente della Mavi Marmara, e il conseguente viavai d'ambasciatori degradati e richiamati.

La paura di inimicarsi il mondo arabo ha messo nei guai il premier greco cipriota Christofias. L'inchiesta relativa all’esplosione del luglio scorso alla base navale di Mari dove da due anni erano stoccati 98 container di armi sequestrate all'Iran e dirette in Siria, mostra ambiguità e ricatti. Damasco, secondo Christofias, avrebbe richiesto che fosse consentito alla nave che trasportava gli armamenti di continuare il suo viaggio verso la Siria, pena conseguenze negative per le relazioni fra la Repubblica di Cipro e il mondo arabo, nonché pressioni sulla Conferenza Islamica per il riconoscimento della Repubblica Turca di Cipro Nord.

"Aspettando la paura" è invece il titolo della raccolta di racconti di Oğuz Atay, scrittore turco scomparso prematuramente nel 1977 e considerato il pioniere del romanzo moderno in Turchia. La casa editrice Lunargento propone oggi anche al pubblico italiano la raccolta di racconti di Atay, curata da Giampiero Bellingeri con postfazione di Orhan Pamuk. Nostra recensione.

Oggi, venerdì 16 settembre alle ore 15.00 a Rovereto, viene inaugurata la mostra fotografica di Livio Senigalliesi "Balcani, vent'anni dopo. 1991 - 2011" promossa da OBC, nell'ambito di RoveretoImmagini 2011

09/09/2011 - 

Città

Luoghi, eventi, storie. Nei Balcani che cambiano, città diverse diventano insieme protagonista e palcoscenico del cambiamento. Come Skopje, capitale della Macedonia. Katharina Urbanek e Milan Mijalkovic, sono andati alla ricerca del significato della profonda trasformazione, spaziale e simbolica che la città sta attraversando col libro, provocatorio e dissacrante “Skopje, the world's bastard”. Li abbiamo intervistati.

Istanbul, intanto, diventa il simbolo di un ulteriore passo della Turchia verso nuovi orizzonti. È proprio nella ex capitale turca, che si concentrano la maggior parte dei beni immobili, appartenenti alle minoranze religiose e confiscati negli ultimi cinquant'anni, che il governo di Erdoğan ha deciso di restituire ai legittimi proprietari. Una decisione storica, anche se non sufficiente a riportare indietro comunità ormai quasi scomparse.

A Pola, infine, l'anfiteatro romano fa da sfondo ad un altro evento di importanza storica. È qui che i presidenti di Italia e Croazia, Giorgio Napolitano e Ivo Josipović si sono incontrati, segnando un ulteriore e profondo passo in avanti sulla strada della riconciliazione tra i due Paesi, e sottolineando la voglia di lasciarsi definitivamente alle spalle le dolorose questioni del Novecento.

Sabato 10 e domenica 11 settembre sono previsti gli ultimi incontri che coinvolgono OBC nell'ambito del Festival internazionale di danza Oriente Occidente

Sarà invece inaugurata venerdì 16 settembre la mostra fotografica di Livio Senigalliesi "Balcani, vent'anni dopo. 1991 - 2011" promossa da OBC, nell'ambito di RoveretoImmagini 2011

02/09/2011 - 

L'estate del Kosovo

Vent'anni dopo, il lungo processo di dissoluzione della Jugoslavia è tornato al suo punto di partenza: il Kosovo. Dopo che i colloqui tecnici tra Belgrado e Pristina avevano lasciato sperare per una possibilità di soluzione negoziale della crisi, all'improvviso l'estate è ritornata rovente. Le autorità kosovare, con un'azione di forza, hanno cercato di assumere il controllo dei valichi che separano la Serbia dal Kosovo settentrionale, scatenando la reazione dei serbi.

La KFOR ha imposto una fragile tregua, mentre la cancelliera tedesca Angela Merkel, in visita a Belgrado, ha chiesto che la Serbia rinunci alle proprie istituzioni nel Kosovo come condizione per procedere nel percorso di integrazione europeo.

Per ricostruire gli eventi di questa lunga estate Livio Senigalliesi, fotografo impegnato da anni nell'area ex jugoslava, è tornato in Kosovo con il nostro Francesco Martino. Il fotoreportage che vi presentiamo racconta le attuali divisioni della regione, le barricate nel nord e i sogni di sviluppo nel sud. Da Belgrado, invece, Petra Tadić commenta la difficile posizione del partito democratico nell'affrontare il nuovo ostacolo sulla strada per l'Europa.

E' cominciato il Festival internazionale di danza Oriente Occidente: OBC collabora all'edizione 2011 (Rovereto, 1-11 settembre). Tutti gli appuntamenti in una pagina dedicata .

Offline di agosto per una lettura in piena libertà, anche dalla connessione, potete scaricare l'ultimo mensile di OBC

25/08/2011 - 

B&B

Non è l'acronimo né della Banda Bassotti e neppure di un Bed and Breakfast. Anche se, sia con l'illegalità che con il turismo, ha molto a che fare. Durante questa calda settimana estiva abbiamo pubblicato due approfondimenti dedicati a Budva e Baku. B&B per l'appunto.

Budva, capitale del turismo montenegrino, si sta per trasformare in una Vancouver balcanica. E' questo che auspicano i suoi amministratori. Hanno già iniziato alacremente a lavorare: approvando piani urbanistici che prevedono grattacieli a meno di 100 metri dalla costa. Ma come si possono conciliare queste scelte con il futuro di questa cittadina mediterranea? Luka Zanoni lo ha chiesto alla giornalista Branka Plamenac.

A Baku, capitale dell'Azerbaijan, invece turisti se ne vedono in giro meno. Ma il cemento non manca. La speculazione edilizia sta obbligando i residenti dei quartieri del centro ad andarsene e sta causando la demolizione di molti edifici storici. “Nuovo è più bello”, il motto dominante. Ma il boom immobiliare ha già stravolto il paesaggio urbano e generato strampalati progetti. Ce ne ha parlato la nostra corrispondente Arzu Geybullayeva.

SAVE THE DATE!: OBC collabora all'edizione 2011 di Oriente Occidente (Rovereto, 1-11 settembre), festival internazionale di danza contemporanea. Tutti gli appuntamenti in una pagina dedicata .

19/08/2011 - 

Editoriali

Questa settimana, tre commenti. Michele Nardelli si concentra sulla vicenda di Valery Melis, militare italiano, morto il 4 febbraio 2004 a ventisette anni di leucemia. Ora finalmente il Tribunale civile di Cagliari ha riconosciuto la responsabilità dell’Esercito Italiano nel non aver fatto nulla per proteggere i propri soldati dall'uranio impoverito.

Veton Surroi giornalista-editore kosovaro guarda invece alla vicenda del nord del Kosovo. A suo avviso il Kosovo ha giocato, ed ha perso. E le autorità kosovare non dovrebbero nasconderlo. Il tentativo di riprendere il controllo dei passaggi di frontiera di Jarinje e Brnjak è fallito ed ora, secondo Surroi, la questione del Kosovo del nord verrà negoziata e decisa a Bruxelles.

Infine Francesco Martino è andato ad analizzare le conseguenze della campagna di Sarkozy – nell'estate 2010 - per rimpatriare i rom di Romania e Bulgaria. Ad un anno di distanza - secondo Martino - la crociata di Sarkozy mostra tutta la sua natura populista e l'incapacità di cambiare le cose, se non in termini negativi.

SAVE THE DATE!: OBC collabora all'edizione 2011 di Oriente Occidente (Rovereto, 1-11 settembre), festival internazionale di danza contemporanea. Incontri con Fabio Salomoni, nostro esperto di Turchia e Marjola Rukaj, corrispondente di OBC sull'Albania. Tutti gli appuntamenti in una pagina dedicata.

11/08/2011 - 

Al mare!

Giorni di spiagge superaffollate. Anche in Montenegro dove, chi ha voglia di leggersi un giornale, troverà le pagine riempite dal dibattito sulla cessione delle risorse energetiche del Paese “agli italiani”. In effetti, sembra stia andando proprio così. Un approfondimento sul cavo sottomarino che dovrebbe collegare i due Paesi.

Chi fosse invece in vacanza in Grecia, il giornale rischia di non trovarlo più. No, non sono in sciopero i giornalisti ma a causa della crisi economica stanno sparendo i “periptera”. Vera e propria istituzione in Grecia, sono edicole in cui, oltre ai giornali, si vendono sigarette, gelati, ricariche, portachiavi e giochi per bambini.

Un mare tanto bello quanto tragico quello invece attraversato da Helena Klakočar, il marito e la figlia Iskra, in barca, nella primavera del 1991. Un viaggio che decidono di intraprendere ai primi segnali di instabilità politica, nella speranza che nei mesi a venire la situazione si stabilizzi per il meglio. Purtroppo non sarà così, e il viaggio diventa quasi un esilio, raccontato nella graphic novel Mareinquieto.

04/08/2011 - 

Costruttori di ponti

Questa settimana ricorre l'anniversario dell'operazione Tempesta a seguito della quale, nel 1995, l'esercito croato prese il controllo delle Krajine e circa 200.000 serbi di Croazia fuggirono dal Paese. Per il presidente croato Josipović si trattò di “giorni di onore e gloria”, mentre per il suo omologo serbo Tadić in queste giornate i serbi “portano il lutto e rendono omaggio alle vittime innocenti”.

Mentre le versioni ufficiali del passato restano distanti, nei Balcani emergono sempre più – fuori dalle istituzioni – le figure di coloro che Alex Langer definiva costruttori di ponti, esploratori di frontiera, traditori della compattezza etnica.

A loro abbiamo deciso di dedicare una serie di articoli, che ricordano il movimento croato contro la guerra, l'educazione al coraggio civile dell'associazione Gariwo di Sarajevo e, lontano dai Balcani, le iniziative per il dialogo tra armeni e azeri del centro Imagine. Per cercare di elaborare una visione comune della storia recente e guardare avanti.

Segnaliamo

Nuovo dossier: La crisi nel nord del Kosovo

Il mensile: è disponibile Offline di luglio

29/07/2011 - 

Estate calda in Kosovo

La situazione in Kosovo ritorna incandescente, dopo che la sera del 25 luglio il governo di Hashim Thaci ha ordinato alle forze speciali di polizia kosovare di prendere il controllo di due punti di frontiera con la Serbia. Decisione che fa seguito all’introduzione dell’embargo contro la Serbia deciso il 20 luglio scorso da Pristina, in risposta al rifiuto della Serbia di accettare i bolli doganali col marchio della Repubblica del Kosovo.

Ancora una volta il Nord del Kosovo è stato teatro di gravi incidenti, in cui ha perso la vita un poliziotto kosovaro. Preoccupata la comunità internazionale e soprattutto l’UE che condanna l’azione unilaterale del governo di Pristina. Monito anche alla Serbia per riprendere la via del dialogo, condizione necessaria per poter ottenere lo status di Paese candidato all’UE entro la fine dell’anno.

La calma sembra essere tornata ma la strada del dialogo tra Belgrado e Pristina è ancora tutta da trovare. Sul nostro sito la cronaca, gli approfondimenti e, tra le interviste rilasciate da OBC, l'intervento di Luka Zanoni in diretta a Radio 3Mondo.

Da non perdere:

Generazione '89: giovani europei dopo la caduta del muro

Il 5 agosto Giorgio Comai, ricercatore di Osservatorio Balcani e Caucaso presenta a Villa Lagarina (TN) il video-reportage di OBC "Generazione '89" , nell'ambito della serata dedicata ai Balcani del festival "CastelFolk 2011".

21/07/2011 - 

L’ultimo dei latitanti

Goran Hadžić era l’ultimo dei latitanti ricercati dal Tribunale internazionale dell’Aja per i crimini nella ex Jugoslavia (TPI), l’ultimo dei 161 accusati da questo tribunale e il 46simo consegnato dalla Serbia. Secondo il presidente serbo Tadić il suo arresto era “un atto dovuto nei confronti dei cittadini della Serbia e nei confronti delle vittime, oltre che necessario al proseguimento del processo di riconciliazione tra le società della nostra regione”.

Dopo la consegna di Radovan Karadžić e Ratko Mladić, con l'arresto di Goran Hadžić avvenuto mercoledì 20 luglio alle ore 8.24 a Fruška Gora, in Vojvodina, si chiude il capitolo della collaborazione tra la Serbia e il Tribunale internazionale dell'Aja per i crimini in ex Jugoslavia.

Ora la Serbia si aspetta da Bruxelles il riconoscimento dello status di Paese candidato all’UE e, possibilmente, la data per l’avvio dei negoziati di adesione. Ma nonostante la rimozione degli ostacoli legati alla piena collaborazione con il TPI, il percorso di Belgrado verso l’UE è solo al suo inizio.