Primo Piano

24 febbraio 2011

23/02/2012 - 

Semi

La rivolta di gennaio che in Romania ha portato alle dimissioni del governo Boc ha sorpreso tutti, compresi i manifestanti. La protesta è stata spontanea, mobilitando moltissime persone in poco tempo. Ceauşescu e Băsescu non sono la stessa cosa, ma i romeni non sembrano più disposti a tollerare l'autoritarismo.

Secondo Vintila Mihailescu, antropologo e editorialista di Dilema Vechie, quella rivolta è un work in progress che ha piantato i semi di un nuovo movimento sociale e politico, con una potenziale dimensione regionale. I suoi tratti distintivi rispetto alle proteste del passato sono il mutamento del linguaggio, le nuove forme di comunicazione utilizzate e la straordinaria creatività degli slogan.

Work in progress e semi di qualità sono anche molto più di una metafora. Nei Balcani infatti c’è chi si interessa di sviluppo rurale sostenibile e certificazione dei prodotti della terra. Ma a che punto è il biologico nei Balcani? Scopritelo leggendo BALCANI BIO , la nuova pubblicazione di OBC in italiano e in inglese, che potete richiedere gratuitamente a segreteria@balcanicaucaso.org , sfogliare on-line o scaricare in formato pdf.

17 febbraio 2012

17/02/2012 - 

A meno che

Su questa newsletter non troverete i nostri multimedia, non troverete le visionarie tavole di Aleksandar Zograf, non ascolterete le voci dei nostri corrispondenti che per tutte le radio italiane raccontano i loro Paesi.

A meno che, naturalmente, non navighiate il nostro portale o non vi iscriviate ad uno dei nostri social network. Dopo Facebook (superata recentemente quota 5000 fan) e Twitter in questi giorni tra l'altro OBC è sbarcato anche su Google Plus dove settimanalmente riporteremo i nostri migliori multimedia.

In questa newsletter troverete invece un aggiornamento sulla Grecia, l’arresto in Spagna di quattro cittadini serbi sospettati di essere alla guida di una delle più potenti organizzazioni criminali dei Balcani, l'emergenza neve in Romania e Bosnia e molto altro. Buona lettura!

In viaggio! On-line una nuova sezione dedicata ad un affascinante viaggio lungo il Danubio, promosso da www.viaggiareibalcani.it e Slow Food per giugno con OBC come media partner

10 febbraio 2012

07/02/2012 - 

007&2.0

Non è un codice fiscale e nemmeno un conto corrente. E neppure, questa settimana, stiamo dando i numeri. Abbiamo piuttosto deciso di scomodare James Bond per raccontare il cambio di primo ministro in Romania: Emil Boc ha alzato bandiera bianca davanti alle proteste di piazza per i tagli draconiani degli ultimi anni. Al suo posto Mihai Razvan Ungureanu, sino a pochi giorni fa a capo dei Servizi segreti esteri.

Ancor più degna di una puntata di 007 la vicenda che ha visto coinvolta la Chiesa ortodossa bulgara: l'ennesima apertura dei file della "Darzhavna Sigurnost", i servizi segreti della Bulgaria comunista, ha portato ad una grossa sorpresa: 11 dei 15 vescovi dell'attuale Sacro Sinodo bulgaro figurano nelle liste dei collaboratori. L'ennesimo colpo per un'istituzione religiosa ormai sempre più isolata e lontana dalla società civile.

Lasciando alle spalle spie, agenti segreti e primi ministri ci siamo poi inoltrati nel mondo del web 2.0. In Kosovo, dove il 70% della popolazione ha meno di trent'anni, ma conta molto poco, è nato il progetto Kosovo 2.0. Una voce fuori dal coro. In Azerbajan invece il mondo del blog rispecchia le tensioni in atto con l'Armenia. Un viaggio nel “lato oscuro” della blogosfera azera.

In evidenza! Oggi 10 febbraio è il "Giorno del ricordo", on-line il DVD AestOvest, materiale didattico per non dimenticare e per capire il presente.

3 febbraio 2012

03/02/2012 - 

Relazioni pericolose

Nelle settimane scorse in Republika Srpska, una delle due Entità costitutive della Bosnia Erzegovina, si sono festeggiati i vent'anni di esistenza. In pompa magna e con la presenza anche del Presidente serbo Boris Tadić. Ma sono molti i quali ritengono che le relazioni tra Serbia e Republika Srpska altro non facciano che minare il debole Stato bosniaco.

Entusiasmo intanto in Armenia e nella diaspora per il voto dell'Assemblea francese che sanziona la negazione del genocidio armeno. Le reazioni in rete e per le strade della capitale, i messaggi ufficiali, le conseguenze sul difficile dialogo tra Yerevan e Ankara.

Il 23 e 24 gennaio scorso il Segretario generale dell’ONU ha incontrato i leader di Cipro e Cipro Nord. Nonostante le “vigorose e intense discussioni” i passi in avanti sono stati limitati. Ban Ki-moon ha sottolineato che per ottenere il successo dei negoziati proseguire in questo modo “non è abbastanza”.

26/01/2012 - 

Giornata della memoria

Salmo 44 fu il romanzo d'esordio di Danilo Kiš, nel quale affronta il tema della tragedia ebraica. Secondo Kiš esisteva una resistenza in Jugoslavia a confrontarsi con l’Olocausto. “E' difficile non dargli ragione” commenta lo scrittore Božidar Stanišić “chi tra noi che là abbiamo vissuto non ricorda che la tragedia degli ebrei era stata inserita esclusivamente nel grande contesto dei patrioti caduti nella lotta contro il nazifascismo?”.

A distanza di 50 anni dalla prima pubblicazione del Salmo 44, e a 70 anni del pogrom di Novi Sad, una delle città dell’infanzia drammatica di Kiš, quest'ultimo non va ricordato solo come artista la cui opera è un atto d’accusa nei confronti dell’antisemitismo e del nazismo. Kiš non voleva dimenticare i gulag sovietici (La tomba per Boris Davidovič) e ci lasciò uno dei più profondi moniti sul nazionalismo.

Su OBC inoltre, in occasione della Giornata della memoria, una sezione del nostro DVD multimediale AestOvest dedicata alla Risiera di San Sabba a Trieste e la video-intervista a Jakob Danon, ebreo di Sarajevo. Da bambino, durante la Seconda guerra mondiale, venne imprigionato nel campo di concentramento italiano situato sull'isola di Rab.

20/01/2012 - 

Simboli

Con il loro agire hanno rappresentato dei veri e propri simboli per le loro comunità. Il primo gennaio si è spento, a 94 anni, Kiro Gligorov, primo presidente della Macedonia indipendente. Gligorov, uomo di parola, è stato protagonista assoluto del processo che ha permesso alla Macedonia di separarsi dalla Jugoslavia senza sparare un colpo. Il ricordo a firma del nostro corrispondente Risto Karajkov.

Il 17 gennaio i turco-ciprioti hanno reso l'ultimo omaggio al leader storico Rauf Raif Denktaş. Denktaş ha rappresentato la comunità turco-cipriota fra il 1960, anno della fondazione della Repubblica di Cipro, e il 2005 quando terminò il suo ultimo mandato da presidente della Repubblica turca di Cipro nord. Qualunque prospettiva si scelga, è inevitabile riconoscere la centralità di Rauf Denktaş nella storia politica cipriota. Un approfondimento a firma di Francesco Grisolia.

Ieri migliaia di persone si sono riversate nelle strade di Istanbul per ricordare Hrant Dink - giornalista turco-armeno, simbolo degli sforzi verso una società del dialogo, assassinato cinque anni fa - e per protestare contro l'esito del processo ai suoi assassini, conclusosi con un solo ergastolo e l'esclusione della pista terroristica o del coinvolgimento di apparati dello Stato. OBC era in piazza: le foto di Fazila Mat.

13/01/2012 - 

No record

I cittadini della Bosnia Erzegovina possono, per una volta, essere contenti per non aver battuto un record negativo, quello del più lungo periodo di tempo durante il quale un Paese è rimasto senza un governo dopo le elezioni. Il primato del Belgio non verrà intaccato. Quindici mesi dopo le elezioni, i sei principali partiti del Paese hanno trovato un accordo.

Il Primo ministro designato è Vjekoslav Bevanda, dell'HDZ, economista e già ministro delle Finanze e vice presidente del governo della Federazione di Bosnia Erzegovina. Ma l'accordo non segna nulla di nuovo nella breve storia della Bosnia di Dayton. Si tratta infatti di un'intesa nel segno della continuità. Gli incarichi pubblici continueranno infatti ad essere assegnati in base a quote etniche.

Record negativo rischia invece di segnarlo la Croazia. Il Paese rischia di soccombere sotto il peso dell'indebitamento estero. Il nuovo esecutivo di Zoran Milanović si trova ad affrontare uno dei periodi economicamente più difficili per la Croazia, al quarto anno consecutivo di recessione. Mentre aumentano tasse e imposte, Zagabria pensa ad attrarre gli investitori mediorientali.

NB! Sono a disposizione tutti i nostri mensili Off-line del 2011. Per una lettura libera dalla connessione

23/12/2011 - 

2011

Questi sono i giorni in cui ci si guarda indietro, e si guarda avanti. Non ci sottraiamo neppure noi. Per i Balcani e il Caucaso, come per il resto d'Europa, il 2011 è stato un anno di incertezze. Abbiamo raccontato come la crisi economica ha colpito la vita dei cittadini, dal dramma della Grecia ai tagli di budget in Romania sino all'impatto su Paesi che faticosamente iniziavano ad uscire da anni di difficile transizione.

Abbiamo inoltre continuato a seguire la crisi del Kosovo; i difficili negoziati tra Armenia e Azerbaijan sul Nagorno Karabakh; il dramma di chi lascia la propria casa per trovare un futuro migliore; i numerosi eventi elettorali che, in alcuni casi, hanno segnato svolte rilevanti; il percorso verso un'Europa allargata che, nonostante tutto, prosegue. E abbiamo seguito gli arresti di Ratko Mladić e Goran Hadžić e approfondito il tema della giustizia internazionale e crimini di guerra.

Non solo. Abbiamo raccontato come in alcuni Paesi si stia costruendo una nuova cittadinanza. Ad esempio attorno al mondo del biologico, con produttori sempre più informati e lungimiranti e consumatori che fanno della consapevolezza il loro modo d'agire. O come, attorno alla passione per gli sport all'aria aperta, si stiano costruendo importanti reti di scambio e opportunità di sviluppo e tutela ambientale. Che il 2012 sia lieto per tutti e grazie dell'attenzione che continuamente riservate al nostro lavoro. La prossima newsletter arriverà il 13 gennaio, le pubblicazioni invece continuano.

Sostieni OBC! Se apprezzi il nostro lavoro aiutaci a farlo sempre meglio. Un grazie speciale all'associazione "Amici di Vocin" di Valchiavenna per la donazione che ha devoluto ad Osservatorio.

Save the Date! Oggi, 23 dicembre all'Urban Center di Rovereto Roberta Biagiarelli e il fisarmonicista Max Jurcev mettono in scena un adattamento dello spettacolo Il tempo della festa. Il 27 dicembre, sempre a Rovereto, Francesca Vanoni di OBC incontrerà Paolo Martino, giornalista free lance, che racconterà del suo viaggio con i muhajirin afgani, migranti alla tenace ricerca del sogno chiamato Europa.

16/12/2011 - 

Selezioni

Se è maschio tutto bene, se è femmina nasce invece il dilemma. In Albania l'aborto selettivo è una pratica diffusa. Secondo il Consiglio d’Europa in Albania nascono 112 maschi per 100 femmine, un dato in notevole squilibrio rispetto al rapporto di crescita demografica naturale. Un reportage di Marjola Rukaj dalle cliniche di Tirana.

Anche nei Paesi del Caucaso del sud i bambini maschi sono, alla nascita, oltre il 10% in più delle bambine. Gli esperti non hanno dubbi: la pratica dell'aborto selettivo, di cui si è molto parlato nei casi di Cina e India, è alla base di questo fenomeno. In un'analisi di Giorgio Comai si evidenzia quanto le discriminazioni di genere continuino a essere diffuse nella regione.

In settimana abbiamo poi scritto di Romania dove secondo le stime UNICEF sono 350.000 i bambini con uno o entrambi i genitori all'estero per lavoro. Mentre madri e padri sono in Italia, Spagna e Francia per contribuire ad un bilancio famigliare altrimenti impossibile, loro vengono accuditi da zii, nonni o altri parenti. A volte vivono praticamente soli, magari affidati a qualche vicino di casa. Un reportage di Cristina Bezzi.

Save the Date! L'Associazione ADL a Zavidovići e OBC promuovono a Brescia il 16 e 17 dicembre “Balcani vent'anni dopo. 1991-2011”. La guerra in Europa e il movimento per la pace: voci, immagini, riflessioni. Il 23 all'Urban Center di Rovereto Roberta Biagiarelli e il fisarmonicista Max Jurcev mettono in scena un adattamento dello spettacolo Il tempo della festa.

On-line! E' on-line una nuova sezione del sito. Tutti gli occasional papers prodotti da OBC in questi anni, a partire dal più recente, "Politiche giovanili e campi patriottici in Caucaso del nord. Il caso di Mašuk" di Giorgio Comai

07/12/2011 - 

Svolte e rettilinei

Erano due esiti elettorali scontati da mesi. Eppure, nel segreto delle urne, a volte accade che le cose vadano diversamente. Non sempre a dire il vero. In Croazia la fine del governo targato HDZ che, salvo un'unica parentesi, durava dall'indipendenza del Paese, era nell'aria. E infatti ha vinto la coalizione guidata dai socialdemocratici di Zoran Milanović.

In Slovenia tutti s'aspettavano il ritorno di Janez Janša e del centrodestra. Hanno preso invece una batosta. E mentre i Socialdemocratici franavano – in questo caso sondaggi rispettati – la vittoria è andata ad un outsider. Zoran Janković, con il suo partito "Slovenia positiva", è passato dalla poltrona di sindaco di Lubiana a quella di premier. Una svolta. Perché le sue origini serbe e il marcato accento meridionale non hanno impedito ai cittadini sloveni di dargli fiducia.

In Ossezia del Sud e in Moldavia invece non si svolta affatto e sostanzialmente si tira dritti. Nel minuscolo stato de-facto del Caucaso qualche migliaio di elettori era chiamato ad eleggere un nuovo presidente. Ha vinto Alla Dzhioeva, che si è vista però annullare il voto dalla locale Corte suprema. Per ora resta al potere il presidente uscente. In Moldavia è dal 2009 che si fa a meno di un presidente, il Parlamento locale non riesce ad eleggerlo. Il 16 dicembre ci si riprova per l'ennesima volta.

Save the date! Giovedì 15 dicembre Cristina Bezzi, ricercatrice di OBC, interverrà a Milano alla presentazione del progetto "Children rights in action". Venerdì 16 dicembre si inaugura a Brescia la mostra fotografica di Livio Senigalliesi "Balcani vent'anni dopo", collegata sabato 17 al convegno internazionale di Associazione ADL a Zavidovići e OBC: vent'anni dopo la disgregazione violenta della Jugoslavia una riflessione sulla guerra in Europa e il movimento per la pace.