Bandiera del Kosovo

Il Kosovo ha iniziato ieri il suo lungo percorso di integrazione europea con l'apertura dei negoziati sull'Accordo di Stabilizzazione e Associazione, adattato al particolare status internazionale di Pristina, la cui indipendenza non è riconosciuta da cinque paesi dell'Unione. Il servizio di Francesco Martino per il GR di Radio Capodistria [28 ottobre 2013]

Comincia oggi con l'apertura dei negoziati sull'Accordo di Stabilizzazione e Associazione (SAA) il lungo percorso di avvicinamento all'Unione europea del Kosovo. L'accordo, che dovrebbe essere finalizzato con la firma nella primavera del 2014, per poi entrare in vigore entro la fine dell'anno prossimo, rappresenta infatti il primo necessario passo per avvicinare la legislazione kosovara a quella europea e rendere gradualmente possibile la creazione di un'area di libera circolazione di merci, servizi e capitali.

Visto il particolare status internazionale del Kosovo, che la Serbia continua a considerare parte del proprio territorio nazionale l'accordo avrà delle caratteristiche particolari, anche tenuto conto che l'indipendenza proclamata nel febbraio 2008 da Pristina non viene riconosciuta da altri cinque paesi dell'Unione europea.

L'UE ha dovuto infatti approvare una direttiva ad hoc, con la quale si specifica che la firma non equivale al riconoscimento dell'indipendenza kosovara, e che questo non influisce sulla futura disposizione dei vari stati membri nei confronti della questione.

Al tempo stesso, grazie alle novità introdotte dagli accordi di Lisbona, per la prima volta l'UE potrà firmare come entità giuridica pienamente indipendente: l'intesa non dovrà quindi essere approvata da tutti gli stati membri, accorciando così significativamente i tempi di implementazione.

All'apertura dei negoziati sull'accordo di Stabilizzazione e Associazione, importante successo per il governo di Pristina che vede formalizzata la propria volontà di integrazione europea, si è arrivati grazie al processo di normalizzazione dei rapporti tra Serbia e Kosovo facilitato dall'UE e culminato lo scorso aprile in un'importante intesa tra le parti. Intesa che ha sbloccato anche le prospettive europee di Belgrado, i cui negoziati di adesione dovrebbero cominciare il prossimo gennaio.

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