La biblioteca nazionale di Pristina
Non solo real-socialismo
Mi è parso di vedere, negli ultimi tempi, una certa crescita d’interesse attorno all’architettura dell’ex Unione Sovietica, spesso erroneamente e frettolosamente definita “real-socialista” tout court, e ancor più spesso liquidata come brutta, mostruosa, inumana e via discorrendo. Senza dubbio i canoni estetici cui sono ispirate molte opere dei Paesi ex socialisti, URSS in primo luogo, sono molto lontani dai nostri, anche se lo erano molto meno da quelli dell’architettura occidentale dell’epoca. Ciò non rende l’architettura socialista meno interessante, anzi. Iniziative come la pubblicazione della monografia CCCP: Cosmic Communist Constructions Photographed1, dedicata a costruzioni risalenti agli ultimi decenni dell’URSS, e la recente mostra Building the Revolution: Soviet Art and Architecture 1915-1935 alla Royal Academy di Londra, dedicata alla prima fase dell’architettura sovietica, stanno contribuendo a far conoscere il tema anche ad un pubblico di non specialisti.
1 Frederic Chaubin, Taschen 2011: la foto di copertina è tutta un programma.