Primo Panel

Heike Karge ha ottenuto il dottorato di ricerca presso l'Istituto Universitario Europeo di Firenze con una dissertazione che analizza il ruolo della memorialistica monumentale della II guerra mondiale nella Jugoslavia socialista. Attualmente prosegue l'attività di ricerca presso il dipartimento di Storia dell'Università di Lipsia.

Franco Juri lavora dal 2000 come giornalista freelance e vignettista per alcune testate giornalistiche slovene e per la TV Koper-Capodistria. Negli anni '90 ha ricoperto vari incarichi istituzionali, prima in Parlamento come deputato indipendente e responsabile del gruppo di lavoro parlamentare per il sostegno ai rifugiati, poi come ambasciatore e Sottosegretario di Stato per il ministero degli Esteri sloveno. È corrispondente per Osservatorio sui Balcani.

Nicole Janigro è saggista, giornalista, traduttrice. Autrice di "L'esplosione delle nazioni" (Feltrinelli 1993, 1999), si occupa da molti anni di questioni balcaniche. Cura il coordinamento redazionale della rivista di storia "I viaggi di Erodoto"e collabora con vari giornali e riviste. È membro del comitato scientifico di Ossservatorio sui Balcani.

Wolfgang Höpken insegna Storia dell'Europa orientale e sudorientale presso l'Università di Lipsia. Nella sua recente attività di ricerca pone grande attenzione all'analisi della memoria e dell'elaborazione della guerra, a partire dal caso dei conflitti balcanici degli anni novanta. Dal 2000 al 2005 ha diretto il Georg-Eckert-Institute for Internationale Textbook Reasearch (Braunschweig, Germania), occupandosi del processo di revisione della manualistica scolastica in Serbia, Croazia e Bosnia.

Secondo Panel

Ger Duijzings ha svolto ricerca sul campo in Kosovo e in Bosnia nel corso degli anni novanta. Dal 1997 al 2002 ha fatto parte dell'equipe di ricerca su Srebrenica dell'Istituto olandese per la documentazione di guerra. Successivamente, dal 2002 al 2004 ha lavorato come consulente del Tribunale Penale Internazionale per l'Ex Jugoslavia dell'Aja. Oggi insegna antropologia dell'Europa orientale presso la School of Slavonic and East European Studies (SSEES) della University College London (UCL).

Nataša Kandić ha fondato e dirige il Centro di Diritto Umanitario (FHP) di Belgrado. Dal 1992 il centro svolge un importante lavoro di documentazione sui crimini di guerra, messo a frutto collaborando con il Tribunale Penale Internazionale per l'Ex Jugoslavia e gli uffici del procuratore in Serbia. Il suo attivismo a favore dei diritti umani le è valso numerosi riconoscimenti internazionali. Per la sua critica al nazionalismo serbo e alla pulizia etnica è stata più volte duramente attaccata dall'opinione pubblica e dall'establishment serbo.

Mirsad Tokača è presidente del Centro di Ricerca e Documentazione di Sarajevo (RDC), la cui missione è raccogliere e pubblicare fatti, dati e documenti su crimini di guerra, violazioni dei diritti umani, devastazione del patrimonio culturale e religioso in Bosnia, senza distinguere le vittime in base alla loro appartenenza etnica, politica, religiosa.

Vesna Teršelić dirige a Zagabria Documenta - Centro per riflettere sul passato. Il Centro svolge attività di ricerca e diffusione di documentazione sui crimini di guerra commessi in Croazia nel corso degli anni novanta. In collaborazione con il FHP di Belgrado e l'RDC di Sarajevo dal 2004 lavora allo sviluppo di un approccio regionale integrato alla memoria storica del conflitto.

Paolo Bergamaschi è Consigliere agli Affari Esteri per i Verdi europei. Vive tra Bruxelles e Viadana (Mantova).

Terzo Panel

Vittorio Prodi è deputato del Parlamento europeo, dove è membro anche della Delegazione alla commissione parlamentare mista UE-Croazia e della Delegazione per le relazioni con il Consiglio legislativo palestinese. Come presidente della Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole (Marzabotto, Bologna) promuove iniziative di educazione alla pace e alla trasformazione non violenta dei conflitti. È direttore editoriale della rivista semestrale Diario Europeo.

Goran Svilanović, ministro degli Esteri serbo dal 2000 al 2004, presiede oggi il Primo Tavolo di Lavoro - Democratizzazione e diritti umani dello Stability Pact for South Eastern Europe, l' organizzazione di cooperazione regionale istituita per iniziativa dell'Unione europea nel 1999. È anche membro dell'International Commission on the Balkans presieduta da Giuliano Amato.

Zlatko Dizdarević, ambasciatore e giornalista. Dirige l'Ufficio per attività diplomatiche speciali presso il Ministero degli Esteri della Bosnia Erzegovina e ricopre l'incarico di coordinatore nazionale presso la Central European Initiative. È stato direttore di «Oslobodenje» (Liberazione), il quotidiano di Sarajevo che contava 60.000 copie prima della guerra e che ha continuato a uscire nella città assediata, aggiudicandosi il Premio Sacharov dal Parlamento europeo (dicembre 1993). È corrispondente per Osservatorio sui Balcani.

Wolfgang Petritsch, ambasciatore, è oggi Rappresentante permanente per l'Austria presso le Nazioni Unite a Ginevra. Nel corso degli anni ha ricoperto molti incarichi nell'area balcanica. Accreditato ambasciatore presso la Repubblica Federale di Jugoslavia nel 1997, tra 1998 e 1999 ha servito l'Unione Europea come Inviato speciale in Kosovo e poi come Capo negoziatore alle trattative di pace di Rambouillet e Parigi. Successivamente, dal 1999 al 2002 ha supervisionato l'implementazione civile degli Accordi di Dayton in qualità di Alto Rappresentante per la Bosnia Erzegovina.

25/09/2007 -  Anonymous User

Primo Panel

Heike Karge ha ottenuto il dottorato di ricerca presso l'Istituto Universitario Europeo di Firenze con una dissertazione che analizza il ruolo della memorialistica monumentale della II guerra mondiale nella Jugoslavia socialista. Attualmente prosegue l'attività di ricerca presso il dipartimento di Storia dell'Università di Lipsia.

Franco Juri lavora dal 2000 come giornalista freelance e vignettista per alcune testate giornalistiche slovene e per la TV Koper-Capodistria. Negli anni '90 ha ricoperto vari incarichi istituzionali, prima in Parlamento come deputato indipendente e responsabile del gruppo di lavoro parlamentare per il sostegno ai rifugiati, poi come ambasciatore e Sottosegretario di Stato per il ministero degli Esteri sloveno. È corrispondente per Osservatorio sui Balcani.

Nicole Janigro è saggista, giornalista, traduttrice. Autrice di "L'esplosione delle nazioni" (Feltrinelli 1993, 1999), si occupa da molti anni di questioni balcaniche. Cura il coordinamento redazionale della rivista di storia "I viaggi di Erodoto"e collabora con vari giornali e riviste. È membro del comitato scientifico di Ossservatorio sui Balcani.

Wolfgang Höpken insegna Storia dell'Europa orientale e sudorientale presso l'Università di Lipsia. Nella sua recente attività di ricerca pone grande attenzione all'analisi della memoria e dell'elaborazione della guerra, a partire dal caso dei conflitti balcanici degli anni novanta. Dal 2000 al 2005 ha diretto il Georg-Eckert-Institute for Internationale Textbook Reasearch (Braunschweig, Germania), occupandosi del processo di revisione della manualistica scolastica in Serbia, Croazia e Bosnia.

Secondo Panel

Ger Duijzings ha svolto ricerca sul campo in Kosovo e in Bosnia nel corso degli anni novanta. Dal 1997 al 2002 ha fatto parte dell'equipe di ricerca su Srebrenica dell'Istituto olandese per la documentazione di guerra. Successivamente, dal 2002 al 2004 ha lavorato come consulente del Tribunale Penale Internazionale per l'Ex Jugoslavia dell'Aja. Oggi insegna antropologia dell'Europa orientale presso la School of Slavonic and East European Studies (SSEES) della University College London (UCL).

Nataša Kandić ha fondato e dirige il Centro di Diritto Umanitario (FHP) di Belgrado. Dal 1992 il centro svolge un importante lavoro di documentazione sui crimini di guerra, messo a frutto collaborando con il Tribunale Penale Internazionale per l'Ex Jugoslavia e gli uffici del procuratore in Serbia. Il suo attivismo a favore dei diritti umani le è valso numerosi riconoscimenti internazionali. Per la sua critica al nazionalismo serbo e alla pulizia etnica è stata più volte duramente attaccata dall'opinione pubblica e dall'establishment serbo.

Mirsad Tokača è presidente del Centro di Ricerca e Documentazione di Sarajevo (RDC), la cui missione è raccogliere e pubblicare fatti, dati e documenti su crimini di guerra, violazioni dei diritti umani, devastazione del patrimonio culturale e religioso in Bosnia, senza distinguere le vittime in base alla loro appartenenza etnica, politica, religiosa.

Vesna Teršelić dirige a Zagabria Documenta - Centro per riflettere sul passato. Il Centro svolge attività di ricerca e diffusione di documentazione sui crimini di guerra commessi in Croazia nel corso degli anni novanta. In collaborazione con il FHP di Belgrado e l'RDC di Sarajevo dal 2004 lavora allo sviluppo di un approccio regionale integrato alla memoria storica del conflitto.

Paolo Bergamaschi è Consigliere agli Affari Esteri per i Verdi europei. Vive tra Bruxelles e Viadana (Mantova).

Terzo Panel

Vittorio Prodi è deputato del Parlamento europeo, dove è membro anche della Delegazione alla commissione parlamentare mista UE-Croazia e della Delegazione per le relazioni con il Consiglio legislativo palestinese. Come presidente della Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole (Marzabotto, Bologna) promuove iniziative di educazione alla pace e alla trasformazione non violenta dei conflitti. È direttore editoriale della rivista semestrale Diario Europeo.

Goran Svilanović, ministro degli Esteri serbo dal 2000 al 2004, presiede oggi il Primo Tavolo di Lavoro - Democratizzazione e diritti umani dello Stability Pact for South Eastern Europe, l' organizzazione di cooperazione regionale istituita per iniziativa dell'Unione europea nel 1999. È anche membro dell'International Commission on the Balkans presieduta da Giuliano Amato.

Zlatko Dizdarević, ambasciatore e giornalista. Dirige l'Ufficio per attività diplomatiche speciali presso il Ministero degli Esteri della Bosnia Erzegovina e ricopre l'incarico di coordinatore nazionale presso la Central European Initiative. È stato direttore di «Oslobodenje» (Liberazione), il quotidiano di Sarajevo che contava 60.000 copie prima della guerra e che ha continuato a uscire nella città assediata, aggiudicandosi il Premio Sacharov dal Parlamento europeo (dicembre 1993). È corrispondente per Osservatorio sui Balcani.

Wolfgang Petritsch, ambasciatore, è oggi Rappresentante permanente per l'Austria presso le Nazioni Unite a Ginevra. Nel corso degli anni ha ricoperto molti incarichi nell'area balcanica. Accreditato ambasciatore presso la Repubblica Federale di Jugoslavia nel 1997, tra 1998 e 1999 ha servito l'Unione Europea come Inviato speciale in Kosovo e poi come Capo negoziatore alle trattative di pace di Rambouillet e Parigi. Successivamente, dal 1999 al 2002 ha supervisionato l'implementazione civile degli Accordi di Dayton in qualità di Alto Rappresentante per la Bosnia Erzegovina.


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