5 ottobre 2004

Saša, la protagonista di questo straordinario romanzo autobiografico, fugge - sempre. E si divincola per sottrarsi a qualcosa, innanzitutto ai Balcani dove è nata e di cui intravedono le prime crepe

Saša, la protagonista di questo straordinario romanzo autobiografico, fugge - sempre. E si divincola per sottrarsi a qualcosa: ai Balcani dove è nata e di cui intravede le prime crepe, che di lì a poco si allagheranno di sangue; alla Cuba castrista, torrida e torva, dove sua madre balla troppo a lungo con Fidel; e alla sua New York dei primi tempi, fatta di luride scale antincendio, materassi a ore e sexy shop. Tutto Saša accetta di attraversare - l'eroina, i peep-show, i rapporti non sempre disinteressati con molti uomini e alcune donne -, ma in cambio qualcosa pretende: il diritto all'ultima, e quasi sempre abrasiva, parola. Se in Ritorno a casa Natasha Radojčić aveva raccontato gli orrori del dopoguerra bosniaco evocando le atmosfere del western, nel suo secondo libro ha scelto una via ancora più singolare, e ha dato alla cronaca fedele e immaginaria di una discesa all'inferno il ritmo e i tempi comici di una surreale, sinistra e malinconica commedia sofisticata, ponendo al centro della scena il suo personaggio fin qui più riuscito: se stessa.

Natasha Radojčić è nata a Belgrado e vive negli Stati Uniti. Di lei Adelphi ha pubblicato Ritorno a casa (2002), che le ha valso il Superpremio Grinzane Cavour 2004 per la narrativa straniera. Domicilio sconosciuto uscirà negli Stati Uniti nel 2005.
Domicilio sconosciuto
di Natasha Radojčić
anno di pubblicazione: 2004
casa editrice Adelphi