Butrint (flickr/Lucio)

E' da poco uscito nelle librerie "Conoscere l'Albania" una pubblicazione che non è esclusivamente una guida turistica. Riceviamo e volentieri pubblichiamo quest'intervista ad uno degli autori

28/02/2014 -  Franco Tagliarini

Come nacque l’idea per una guida sull’Albania in lingua italiana?

Il successo raggiunto con la pubblicazione della prima guida sul patrimonio storico-culturale dell’Albania in lingua inglese, nell’anno 2001 intitolata ‘Albania, a Patrimony of Europian Values’, per cui hanno collaborato celebri personalità accademiche nel campo della storia, archeologia, lingua e letteratura, arte e religione ci incoraggiò per proseguire in questo campo, con altre pubblicazioni in diverse lingue. E non poteva che essere in primis in lingua italiana.

Ciò ha dovuto non necessariamente a un’evidente carenza sul mercato delle pubblicazioni di guide turistico-culturali in lingua italiana, ma soprattutto a questo forte legame che da secoli tieni uniti i nostri due popoli. L’Albania è un paese da sempre vicino all’Italia, non solo geograficamente, ma anche storicamente se pensiamo all’immigrazione di antichissima data, dal XV-esimo secolo, alla costante presenza italiana in Albania, alle consolidate relazioni commerciali e politiche. Dall’altra parte, quando circa mezzo milione di albanesi ha scelto di vivere nel paese di fronte al nostro, ritengo che questa guida con la presentazione dei valori e della cultura albanese costituisce uno strumento per una migliore integrazione degli albanesi nella società italiana, dimostrando particolarmente alle nuove generazioni il patrimonio dei valori europei storico-culturali dell’Albania con l’intento di rimuovere gli stereotipi diffusi e per far crescere in loro l’amore e l’orgoglio nei confronti del paese d’origine.

Quale potrebbe essere l’impatto di questa Guida in Italia?

Il ruolo di una guida turistico-culturale ha un grande impatto sull’esperienza del visitatore e contribuisce notevolmente a far percepire positivamente o meno un paese o una località turistica. La nostra non è una guida “classica”, in cui non è rintracciabile ogni particolare ma nella quale si trova ciò che è indispensabile conoscere per coloro che vogliono visitare per la prima volta l’Albania. E’ un tentativo di aprire le porte dell’Albania, così vicina fisicamente e culturalmente all’Italia.

Una guida turistica ha un ruolo specifico: da un lato deve promuovere il patrimonio storico-culturale, dall’altro deve contribuire a garantire la sua sostenibilità rendendo i visitatori consapevoli della sua importanza e vulnerabilità.

Il nostro obiettivo è stato sin dall’inizio di fornire un servizio storico- culturale e turistico con standard di alta qualità. E’ stata la nostra principale preoccupazione adoperare una serie di competenze fondamentali che includono la ricerca, l’elaborazione delle informazioni da fornire al turista, l’abilita’ linguistica, la presentazione delle informazioni esatte, in modo comprensivo ed efficace, corredate di fotografie storiche e artistiche

Auspichiamo di aver contribuito nel nostro minimo a crescere l’interesse di conoscere e visitare l’Albania. A tale merito mi premo di ringraziare di cuore l’Organizzazione “Occhio Blu, Anna Cenerini Bova” per la preziosa organizzazione di tale evento e per l’impegno assunto nel diffondere questa guida in Italia, e nel far crescere l’interesse dei visitatori verso il nostro Paese.

Due parole sulla struttura del libro e i criteri di lettura

La Guida “Conoscere l’Albania” è stata concepita strutturalmente in due parti che in un certo senso corrispondono a due diverse categorie dei lettori. Nella prima parte, destinata al lettore che vuole approfondire le sue conoscenze sull’Albania, sul piano teorico abbiamo cercato di descrivere con semplicità ma anche con una selezione efficace delle informazioni la storia dell’Albania dagli albori della civiltà fino ai giorni d’oggi’, l’Archeologia e i siti più importanti, la Lingua e le sue origini, una lingua che ha conservato i tratti ‘antichi’ dell’area indoeuropea alla quale appartiene, le Arti dalle prime tracce fino all’attuale produzione artistica, le religione sottolineando la convivenza pacifica, un altro valore aggiunto, indice di tolleranza e comprensione.

Non e’ stato facile, in quanto tutto viene servito ad un visitatore straniero che non conosce o conosce poco l’Albania e le informazioni fornite dovevano essere tali da rispondere a questa domanda di conoscenza per colmare un vuoto.

La seconda parte, quella più pratica intitolata ‘Viaggiare in Albania’ è destinata specificamente al lettore che vuole visitare l’Albania. E’ l’itinerario turistico- culturale di un viaggiatore che scende all’aeroporto di Rinas di Tirana e inizia il suo viaggio in tutta l’Albania, percorrendo tutte le città, indicando gli aspetti fisici, la storia, la geografia, i siti archeologici, l’economia e l’arte. Per ogni città abbiamo inserito dei ‘box’ in verde relativi a ‘personaggi’ di storia e di arte, che hanno illustrato la patria o ad eventi importanti, simboli per città.

Qual è stata la vostra metodologia di lavoro?

Nella metodologia di lavoro a parte le fonti primarie e secondarie su cui ci siamo basati, abbiamo scelto di intraprendere personalmente questo viaggio per assicurarci che tutto quanto era riferito corrispondesse alla realtà e alla precisione dei fatti, il che è stata sempre la nostra comune maggiore preoccupazione.

Alla fine del libro c’è una rubrica che potrebbe essere d’aiuto al lettore. Si tratta della grafia dei termini (città, paesi, regioni, monti, isole, mari e fiumi) nonché nomi dei luoghi di culto, dei santi o dei personaggi, i quali nella guida sono stati riportati in lingua italiana e abbiamo affiancato la grafia in Albanese. Segue il glossario di alcuni termini arcaici di carattere religioso I quali nel testo sono stati usati in albanese riportandone la relativa spiegazione in italiano. E poi alla fine la pronuncia tutte le consonanti albanesi per aiutare il lettore ad una corretta pronuncia delle parole in lingua albanese.

Abbiamo lavorato in squadra, ci siamo impegnati al massimo per realizzare un prodotto di qualità, ma sicuramente ce ne sono cose da correggere e da migliorare nella prossima edizione.

Non possiamo non concludere questo articolo senza esprimere i più vivi complimenti agli autori, ai collaboratori, ai traduttori, al redattore, ai fotografi, ai revisori e all’editore per la realizzazione di questo importante e splendidamente illustrato volume che ci auguriamo abbia una ampia diffusione – anche con il supporto della Associazione “Occhio Blu” – e realizzi lo scopo per il quale è stato concepito, ben espresso dal titolo: Conoscere l'Albania.


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