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Albania: lo scandalo dei dati televisivi

22/01/2018

Un nuovo scandalo ha coinvolto il mondo dei media albanesi: la manipolazione dei dati televisivi. Dall’indagine condotta da Shqiptarja.com risulterebbe che la società di rilevamento Abacus non ha mai fatto gli investimenti minimi (in termini di tecnologia e di risorse umane) per rendere realmente possibile la misurazione del pubblico: si tratterebbe di una “scatola vuota”, pagata dalle agenzie pubblicitarie e in grado di “manipolare” il mercato della televisione…

Shqiptarja: leggi l'articolo completo in inglese o in albanese

Bosnia: quante donne alla guida dei media?

17/01/2018

In Bosnia Erzegovina il numero di donne che guidano i media, sia come redattori che come manager è ben lungi dall'essere soddisfacente. Stiamo parlando del 30% delle posizioni di leadership disponibili...

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2017: un anno violento per i giornalisti del Kosovo

16/01/2018

Più attacchi e meno libertà: è questo il bilancio del 2017 per i giornalisti kosovari. “Che come giornalisti non siamo soddisfatti del sistema giudiziario del nostro paese non è una novità”, ha spiegato a Kosovo 2.0 Parim Olluri, direttore esecutivo del quotidiano online Insajderi e in quanto tale aggredito fisicamente l’estate scorsa. “Il mio è un caso emblematico: gli inquirenti e la polizia potevano risolverlo facilmente, se solo si fossero impegnati. Ma nelle circostanze del Kosovo, è normale che la violenza rimanga impunita”, ha dichiarato Olluri.

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Turchia: nonostante la decisione della Corte costituzionale, i tribunali locali non rilasciano i giornalisti Alpay e Altan

15/01/2018

Nonostante la sentenza della Corte costituzionale turca - che ha riscontrato una chiara violazione della libertà di espressione - i tribunali locali hanno ribadito lo stato di arresto per Şahin Alpay e Mehmet Altan,. Il vice primo ministro e portavoce del governo Bekir Bozdağ ha dichiarato: “Con la sua decisione su Alpay e Altan, la Corte costituzionale ha oltrepassato il confine tracciato dalla Costituzione, ha agito come un tribunale di prima istanza esaminando le prove e facendo valutazioni sulle medesime”.

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Turchia: la Corte Costituzionale libera due giornalisti

12/01/2018

Riconoscendo che i diritti dei giornalisti incarcerati Şahin Alpay e Mehmet Altan erano stati violati, la Corte Costituzionale turca (AYM) ne ha stabilito la liberazione. “Non ho visto il contenuto della decisione, ma spero che aprirà la strada al rilascio di tutti i giornalisti. La libertà di espressione può essere mantenuta anche in Turchia”, ha dichiarato l'avvocato Veysel Ok. Forte sostenitore dell'adesione della Turchia all'Unione europea, Mehmet Hasan Altan (1953) è un accademico e giornalista turco, autore di oltre 25 volumi. Venne arrestato durante la prima ondata di repressione, a seguito del tentato colpo di stato del luglio 2016. Alpay (1944) è uno scrittore, giornalista e politologo. Di ritorno dalla Svezia (dove ha completato il suo programma di dottorato) ha lavorato per diversi giornali - tra cui “Cumhuriyet”, “Sabah”, “Milliyet”, “Zaman” - e canali TV. Era stato incarcerato in attesa del processo che ha investito “Zaman”.

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Gli editori bulgari: “Con l'attuale panorama mediatico, la Bulgaria non avrebbe ottenuto l'accesso all'Ue”

11/01/2018

"Se la Bulgaria non fosse già un membro dell'UE, al momento non otterrebbe l'adesione". E' stato questo il messaggio lanciato dai partecipanti a una conferenza stampa tenutasi a Sofia e organizzata dall'Unione degli editori bulgari. Dinanzi a diplomatici stranieri e a organizzazioni internazionali non governative, l'Unione ha presentato la sua ultima pubblicazione - “Un libro bianco sulla libertà dei media” - che descrive il deterioramento del sistema mediatico del paese. Secondo la classifica del World Press Freedom Index, negli ultimi dieci anni la Bulgaria è peggiorata sensibilmente (nel 2006 era 36esima, oggi occupa il 109esimo posto). Un rappresentante di "Reporter senza frontiere" ha affermato che la situazione nel paese sta diventando sempre più drammatica, mentre diversi editori hanno lamentato le pressioni del governo sul loro lavoro.

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Turchia: arrestato il giornalista Artı Gerçek

08/01/2018

Fadıl Öztürk, un collaboratore del sito “Artı Gerçek ” è stato arrestato in un raid della polizia condotto nella sua casa a Smirne il 5 gennaio. Secondo il rapporto di Artı Gerçek, il giornalista è accusato di terrorismo.

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Turchia: Ömer Faruk Aydemir scagionato dall’accusa di “ByLock”

08/01/2018

Arrestato per aver utilizzato il software di comunicazione crittografato “ByLock” (che secondo il governo turco sarebbe utilizzato dalla "Fethullahist Terrorist Organization”), Ömer Faruk Aydemir, l’ex capo dell’intelligence dell'agenzia “İhlas” è stato assolto nella prima udienza. In Turchia un gran numero di persone sono state arrestate e arrestate per aver utilizzato ByLock.

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Macedonia e libertà d’espressione: a cinque anni dal “lunedì nero” parla la giudice Mirjana Lazarova

08/01/2018

Un anno fa la Corte europea dei diritti dell'uomo si era pronunciata a favore dei giornalisti macedoni fisicamente rimossi dalla sicurezza parlamentare durante la sessione di adozione del bilancio del 2012: in quell’occasione l'articolo 10 e l'articolo 6 della Convenzione europea sui diritti umani vennero violati. A un anno di distanza, il libro di Mirjana Lazarova Trajkovska - giudice macedone in seno alla Corte di Strasburgo - pone al centro il ruolo svolto dal diritto internazionale nella definizione della libertà di espressione nel suo paese.

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Macedonia: cinque anni dopo quel lunedì nero

08/01/2018

Sono passati cinque anni dai fatti del dicembre 2012, quando insieme ai rappresentanti politici dell’opposizione la polizia macedone allontanò con la forza i giornalisti presenti nell’aula parlamentare. Con la sola maggioranza presente e senza copertura mediatica, il parlamento approvò il bilancio per il 2013.

24 Vesti: leggi l'articolo completo in macedone