9 settembre 2019
Jovo Martinović (foto RWB -  CC BY-SA 4.0)

OBCT assieme ad altre organizzazioni che si battono per la libertà dei media si appella alle autorità montenegrine affinché assolvano il giornalista investigativo Jovo Martinović, accusato di contrabbando di marijuana e associazione a delinquere e condannato a 18 mesi di detenzione nonostante prove schiaccianti che i suoi unici legami con il crimine organizzato siano quelli di giornalista

Specializzato in inchieste sul crimine organizzato pubblicate su testate internazionali del calibro di The Economist, Financial Times, NPR, BBC e vincitore nel 2018 del Peter Mackler Award for Courageous and Ethical Journalism, riconoscimento che premia il giornalismo coraggioso ed etico, il 15 gennaio 2019 Jovo Martinović è stato condannato in primo grado a 18 mesi di carcere dall'Alta Corte del Montenegro che lo ha riconosciuto colpevole di traffico di droga e associazione a delinquere, nonostante fosse del tutto palese che i suoi unici rapporti con le organizzazioni criminali erano dovuti alla sua attività giornalistica di inchiesta.

Martinović era stato arrestato il 22 ottobre 2015 e trattenuto quasi 15 mesi prima di essere liberato provvisoriamente. Il processo di appello si terrà nella capitale, Podgorica, il 12 settembre.

“Mentre in occasione dell’evento EU-Western Balkans Media Days 2019  previsto a Podgorica questa settimana tutti gli occhi saranno puntati sui progressi nel campo della giustizia e dei media in Montenegro, Reporters without Borders chiede alle autorità di assolvere il giornalista investigativo Jovo Martinović e si appella a tutte le organizzazioni e i governi occidentali perché sostengano questa richiesta”, ha dichiarato Pauline Adès-Mével, a capo dell'ufficio RSF per l'Unione Europea e i Balcani.

“La decisione di un’assoluzione sarebbe un grande passo avanti per la libertà dei media e la legalità, che il Montenegro aspira ad allineare agli standard europei. È il momento di smetterla con i processi e le intimidazioni ai danni dei giornalisti investigativi che lavorano per la libertà e l'informazione. Se venisse nuovamente condannato, Martinović sarebbe l'unico giornalista in prigione in tutta l'area balcanica e dell'UE”, così Nora Wehofsits, Advocay Officer di ECPMF, programma di cui OBCT è partner.

La mancanza di giustizia e di protezione per i media liberi e indipendenti del Montenegro è motivo di grande preoccupazione e deve essere affrontata con estrema urgenza e determinazione perché media indipendenti, plurali e forti sono pietre miliari di ogni società democratica.

Mentre il Montenegro è ancora al 104° posto su 180 Paesi secondo il World Press Freedom Index del 2018, è urgente garantire che vengano perseguiti i reati contro i giornalisti, contrastare l'interferenza governativa nell'attività giornalistica e infine combattere l'istigazione alla violenza contro i giornalisti.

 

L'appello è sottoscritto da:

Reporters without Borders (RSF)

Article 19

Centre for Investigative Journalism of Montenegro (CIN-CG)

European Centre for Press and Media Freedom (ECPMF)

European Federation of Journalists (EFJ)

Index on Censorship

International Press Institute (IPI)

Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa (OBCT)

Ossigeno per l'informazione

South East Europe Media Organisation (SEEMO)

Questa pubblicazione è stata prodotta nell'ambito del progetto European Centre for Press and Media Freedom, cofinanziato dalla Commissione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea. Vai alla pagina del progetto