La corrispondente di Osservatorio Balcani e Caucaso Maura Morandi ci accompagna in un viaggio alla scoperta dell'estrema varietà dei vini e dei metodi di vinificazione diffusi in Georgia. Tradizioni e metodi di produzione antichi, a partire dalla fermentazione in vasi di terracotta custoditi sottoterra, ancora diffusi in quella che si ritiene sia la terra dei primi vignaioli della storia.

Vini georgiani, eredi di un'antica tradizione quindi, come testimoniano anche gli scritti antichi e il lavoro di archeologi, esposto anche in una mostra dal titolo Vinum Nostrum, in esposizione in questi giorni al museo Galileo di Firenze. Metodo tradizionale, ma non solo... l'enologo Renato Loss spiega le peculiarità ancora diffuse del motodo di vinificazione georgiano, ma sottolinea come la maggior parte della produzione sia oggi realizzata con tecnologia moderna e internazionale.

Ma quali sono i vini georgiani più importanti? Centinaia sono le varietà di vini e vitigni catalogati dagli ampelografi georgiani. Nomi perlopiù sconosciuti in Italia, ma che potrebbero un po' alla volta arrivare anche sulle nostre tavole. L'introduzione di un embargo all'importazione di vino georgiano in Russia sta infatti portando a una inevitabile ristrutturazione del mercato del vino di questo Paese, che sta ottenendo anche l'attenzione di Slow Food.

Un viaggio in Caucaso alla scoperta delle origini del vino. Proprio in questa regione, un gruppo di archeologi ha recentemente trovato la più antica cantina del mondo, risalente a 6.000 anni fa. Secondo gli archeobotanici, la successiva addomesticazione della vite farebbe degli antichi abitanti dell'odierna Georgia tra i più antichi vignaioli della storia.

Vi sono due metodi tradizionali di produzione di vino in Georgia, il kakhetiano e l'imeretiano, che si differenziano dai metodi diffusi in Europa non solo per l'utilizzo di vasi interrati in terracotta. Anche in Georgia però è sempre più diffuso l'impiego di tecnologia moderna d'importazione

L'embargo all'importazione di vino georgiano in Russia introdotto nel 2006 ha portato a profondi cambiamenti nel mercato vitivinicolo del Paese. La maggiore attenzione alla qualità e il mantenimento di metodi tradizionali ha portato i primi riconoscimenti internazionali e alla fondazione di un presidio di Slow Food per il vino in anfora georgiano

Nelle regioni georgiane si coltivano centinaia di varietà di vini diversi. Tanti nomi perlopiù sconosciuti agli appassionati di vini europei e qualche consiglio

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