Pahor e Tito

Boris Pahor - persona peraltro nobilissima - dovrebbe, però, soffermarsi un attimino, oltre che sulle indubbie atrocità e prepotenze fasciste, anche sull'esodo biblico di 350.000 persone innocenti, sradicate con violenza dalle loro terre, di migliaia e migliaia di altri innocenti (tra cui molti slavi, non dimentichiamolo) assassinati, feriti, torturati. Il tutto a guerra conclusa, senza nemmeno l'alibi delle operazioni militari. Non è una bella pagina per Tito e per i suoi accoliti. Il fascismo, che in quelle terre si è macchiato di crimini e di soprusi indubbi, non può essere considerato una esimente. Troppo comodo. Si può capire la reazione spontanea a quelle nefandezze, ma non la pianificazione a freddo di atti contrari al diritto internazionale contro popolazioni italiane innocenti. Atti, poi, di quelle dimensioni! E' ora che queste cose si dicano chiaro e forte una volta per tutte.
Non mi risulta che ci sia mai stato un esodo sloveno, per lo meno di quelle dimensioni (se così fosse, in Slovenia sarebbero rimaste solo qualche decine di migliaia di sloveni).
Nè mi risultano eccidi, torture, soprusi, ecc. di sloveni pari a quelli commessi nei confronti degli italiani.
O sbaglio?