per Claudio (ultima parte)

l'idea di allearsi con Izetbegovic gli provocava un comprensibilissimo senso di vomito, ma alla fine fu costretto ad accettare perchè se avesse rifiutato, la Croazia sarebbe stata travolta da sanzioni economiche e da un terribile isolamento internazionale, senza contare la perdita dell'appoggio occidentale nella "riconquista" della Krajina e della Slavonija occupate militarmente dai serbi. Fu questo l'errore fatale a mio modo di vedere. Nel 1994, in Occidente nessuno si rese conto che la cosa migliore da fare sarebbe stata proporre un accordo tra serbi e croati in modo da negoziare diplomaticamente il problema della Krajina e della Slavonija, e allo stesso tempo convincere Izetbegovic ad accettare la spartizione della Bosnia-Erzegovina proponendogli la creazione di uno stato indipendente per i musulmani. Tanto è inutile che ci nascondiamo dietro a un dito: l'Occidente, una volta presa la decisione (ERRATA, a mio modo di vedere..) di appoggiare la distruzione della Jugoslavija, non avrebbe mai dovuto intestardirsi nel voler mantenere unita la Bosnia-Erzegovina. E' una questione di semplice COERENZA. Se gli occidentali si fossero impegnati diplomaticamente già nel 1992 per una spartizione negoziata della Bosnia-Erzegovina, oggi probabilmente ci sarebbe la pace nella penisola balcanica. E tante persone innocenti, che siano musulmane, serbe o croate, sarebbero ancora in vita. Pozdrav!