Osservazione retorica

C'è la domanda retorica e ci può anche essere l'osservazione retorica. In buona sostanza si equivalgono.
Chi non ha interesse che tale documento abbia molta diffusione?
A parer mio c'è una simmetria di punti di vista.
La destra, che fa promesse a vuoto agli esuli istriani, insiste molto sull'esodo e sulle foibe. A parte il fatto che la questione delle foibe non è così semplice da risolvere, perché anche se è vero che molti istriani furono infoibati dai comunisti, non si può escludere che di tale sistema di giustizia sommaria si sia fatto uso da parte dei nazisti e dei fascisti.
Inoltre la destra, nonostante quello che affermano i vertici, non vuole ammettere le persecuzioni e le atrocità commesse dagli italiani dal 1918 al 1945.
Ho scritto "dal 1918", perché, almeno qui a Trieste, non si aspettò l'avvento del fascismo per iniziare una campagna repressiva antislava.
Il gen. Petiti di Roretto, governatore militare italiano, avvalendosi della legislazione austriaca, cambiava i cognomi.
Il vescovo Angelo Bartolomasi, già Ordinario militare, doveva difendere sacerdoti e laici sloveni e croati, che venivano malmenati da nazionalisti italiani. Ci fu un esposto del vescovo alla Santa Sede e ci fu pure una discussione in Parlamento.
Tutto questo prima del fascismo.
D'altro canto la sinistra non vuole ammettere la connivenza con Tito per la perdita italiana della Venezia Giulia. Connivenza che cominciò già nell'ottobre 1944, quando il partito comunista della Venezia Giulia si