Le piogge intense che si sono abbattute dal 15 maggio scorso sull’Europa Orientale, hanno causato devastanti inondazioni in particolare in Serbia, Bosnia Erzegovina e Croazia. Nel disastro sono morte decine di persone, migliaia sono gli sfollati, paesi interi evacuati e infrastrutture distrutte.
Abbiamo raccolto in un dossier la cronaca di questo evento raccontata dai nostri corrispondenti e informazioni utili per chi voglia aiutare le popolazioni colpite
Elezioni europee 2014: dal 22 al 25 maggio i cittadini europei eleggeranno i nuovi deputati del Parlamento europeo. Per la prima volta la presidenza della Commissione europea dipenderà anche dai risultati delle elezioni. Un dossier nell'ambito del progetto BeEU con focus sui paesi membri che seguiamo
Un viaggio attraverso l'Ucraina, da Donetsk, alla frontiera con la Russia, a Leopoli, non lontano dal confine con la Polonia. Due città, due anime di un paese quanto mai lacerato. Sulle pagine di Osservatorio Balcani e Caucaso il reportage in quattro puntate di Danilo Elia e i materiali di OBC
1914-2014, centenario dall'inizio della Grande guerra. OBC propone in questo dossier approfondimenti, analisi, interviste. Per seguire il dibattito nei Balcani e in Europa. Per contribuire a non dimenticare la generazione perduta.
Una protesta operaia iniziata con una manifestazione di alcune centinaia di persone a Tuzla si è gradualmente estesa a tutti i principali centri del paese, trasformandosi nel maggiore movimento di protesta in Bosnia Erzegovina dalla fine della guerra. I dimostranti alzano la voce contro un sistema etno-politico-affaristico ormai insostenibile che produce solo divisioni, disagio e disoccupazione. Il dossier di Osservatorio con approfondimenti, multimedia e link utili.
I XXII Giochi olimpici invernali si svolgono a Sochi dal 7 al 23 febbraio. La realizzazione di questo importante evento sportivo è stata accompagnata da pesanti violazioni di diritti umani e da danni all'ambiente. L'instabilità dell'adiacente regione caucasica, inoltre, grava sulla cittadina del Mar Nero.
Dal 2009 Osservatorio, in collaborazione con la casa di produzione di Trieste Kineofilm, sta lavorando a un progetto di documentario narrativo sul poeta russo Osip Mandel'štam e sul viaggio da lui intrapreso con la moglie Nadežda in Caucaso nel 1930. Ad oggi non ci è ancora stato possibile reperire le risorse necessarie per portare a termine il lavoro. Per mantenere viva l'attenzione sul progetto, e continuare nell'opera di fundraising, abbiamo deciso di condividere con i nostri lettori e con il pubblico una selezione dei materiali prodotti sinora: soggetto , trattamento , note di regia ed un primo trailer realizzato con il contributo del Fondo di Produzione sull'Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia.
La Croazia nell'Unione europea
Dal 1 luglio la Croazia è il 28mo membro dell'UE. Dopo la Slovenia, è il secondo paese dell’ex-Jugoslavia a entrare a farne parte. Il peso della guerra degli anni '90, la difficile riconciliazione con le ex repubbliche jugoslave e il processo di democratizzazione delle istituzioni ne hanno rallentato i tempi di integrazione. Ora la Croazia guarda al futuro in modo più ottimista nonostante permangano sfide delicate, su tutte una precaria situazione economica. Il nostro dossier
Turchia. Le proteste a Istanbul contro i piani del governo Erdoğan volti all'abbattimento degli alberi di Gezi Park si sono trasformate in breve in manifestazioni antigovernative in tutto il paese.
Elezioni anticipate domenica 12 maggio in Bulgaria, dopo che nei mesi scorsi le più grandi proteste di piazza degli ultimi dieci anni, scatenate da politiche di austerità e rincari delle bollette elettriche, hanno forzato le dimissioni del governo di centrodestra dell'ex premier Boyko Borisov. I sondaggi dell'ultim'ora danno il suo partito “GERB” testa a testa con l'opposizione socialista, dopo una campagna segnata dallo scandalo delle intercettazioni illegali nel ministero degli Interni, ribattezzato dai media “il Watergate bulgaro”.
Accordo tra Serbia e Kosovo. Il 19 aprile Belgrado e Pristina hanno raggiunto un accordo che regola l'autonomia dei serbi all'interno del Kosovo. Si tratta di un’intesa storica. Per Belgrado e Pristina si aprono le porte del percorso europeo, mentre l’UE rilancia l’efficacia del soft power. Protestano i serbi del nord del Kosovo esclusi dal processo negoziale
Durante i conflitti nei Balcani degli anni '90 furono decine di migliaia gli italiani che parteciparono a missioni umanitarie in favore delle popolazioni colpite dalla guerra. A oltre vent'anni dall'inizio di quella mobilitazione questa ricerca intende conoscere meglio questo fenomeno rilevante della storia politica e sociale europea.
La Bosnia Erzegovina è uno dei paesi europei più ricchi di risorse idriche. Il progetto di costruzione di una serie di centrali idroelettriche, in modo particolare nella Republika Srpska, rischia però di comprometterne il delicato equilibrio ambientale. Lo stato dei maggiori fiumi del paese nei reportage video di Osservatorio
1992-1993, anni di guerra che hanno reso l'Abkhazia un territorio de facto indipendente, riconosciuto a livello internazionale solo dalla Russia e da pochi altri paesi. Nonostante la pulizia etnica che avuto luogo durante la guerra a danno della popolazione georgiana, l'Abkhazia di oggi è un territorio profondamente multietnico. In questo dossier, un reportage, un'intervista a un noto scrittore abkhazo e a un rappresentante della comunità armena. Ma anche fotografie e storie di quei georgiani che vent'anni fa hanno dovuto abbandonare le proprie case
Tre città dei Balcani occidentali che hanno in comune un passato - e un presente - industriale. Tre città che condividono il dramma di un alto inquinamento e di un'incidenza di tumori di molto sopra la media dei rispettivi paesi. Elbasan, in Albania; Zenica, in Bosnia Erzegovina ed infine Pančevo, in Serbia raccontate in tre reportage e tre gallerie fotografiche. Un nuovo dossier di Osservatorio Balcani e Caucaso.
La coalizione dell’ex premier Milo Đukanović ha vinto le elezioni parlamentari del Montenegro lo scorso 14 ottobre, ma non può governare da sola. Decisivo ora il ruolo dei partiti delle minoranze nazionali
Riforma dell'impianto normativo, sua implementazione, verifiche sul campo dei gruppi vulnerabili. E poi decentramento amministrativo, percorso verso l'Unione europea e superamento delle pesanti eredità lasciate da guerra e transizioni violente. Abbiamo selezionato 4 paesi dei Balcani - Bosnia, Serbia, Albania e Croazia - ed abbiamo analizzato lo stato dei loro servizi sociali.
Un secolo fa il genocidio armeno sanciva la fine della convivenza turco-armena in Anatolia e affidava al Levante arabo i destini dei sopravvissuti. Aleppo, Damasco, Baghdad e Amman divennero così il grembo della diaspora armena. Ma è in Libano che si compie il momento di maggiore intesa tra l'esilio armeno e il mondo arabo. A Beirut viene fondata l'università della diaspora, nasce la coscienza e la rivendicazione politica armena, sopravvive e si rinnova il mito del ritorno, si esprime l'anima della più grande comunità armena del Medio Oriente. E' da Beirut che si diffonde la diaspora in Europa, negli Stati Uniti, in Sud America e in Africa.
Venti anni fa, il 5 aprile 1992, a Sarajevo i cecchini iniziarono a sparare su una folla di dimostranti che manifestava per la pace. Cominciava l'assedio della città, e una nuova guerra nel cuore dell'Europa. In Italia, migliaia di persone si mobilitarono per dare il proprio sostegno alle vittime, portare aiuti, ospitare i profughi. La vittoria dei nazionalisti ha però lasciato una difficile eredità, cambiando profondamente il volto della Bosnia Erzegovina e dell'Europa. Venti anni dopo Osservatorio cerca di raccontare questi cambiamenti, perché il futuro della Bosnia è anche il nostro futuro
Di welfare transnazionale, cioè un welfare che travalica i confini dello stato e che si sostituisce sempre più al sistema tradizionale di welfare nazionale, si parla poco. Nonostante le dinamiche della globalizzazione e dell'integrazione europea lo rendano assai attuale, rimane un concetto nuovo e poco esplorato.
In questo dossier pubblichiamo nel corso del 2011 e 2012 materiali per approfondire le dinamiche e gli elementi più significativi delle disparità sociali prodotte dal fenomeno della migrazione tra Italia e Romania, occupandoci in particolare della categoria delle “badanti” o assistenti famigliari.