25 maggio 2012

Una delegazione serba sta concludendo una visita in Trentino per studiare le buone pratiche di psichiatria di comunità, e trarne modelli per il processo di de-istituzionalizzazione della malattia mentale in Serbia. La visita si inserisce nell'ambito di un progetto frutto della collaborazione tra Associazione Trentino con i Balcani, Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari trentina, ONG Caritas Italiana e Caritas Serbia

Fonte: www.trentinobalcani.eu

Dal 22 ad oggi, 25 maggio, un gruppo di otto rappresentanti di istituzioni psichiatriche serbe si trova in Trentino per conoscere le esperienze di psichiatria di comunità presenti sul territorio. Questa visita si inserisce all'interno del progetto Mental Health ParTN&RS, frutto della collaborazione tra l'Associazione Trentino con i Balcani, l'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, le ONG Caritas Italiana e Caritas Serbia, con il contributo della Provincia Autonoma di Trento.

Obiettivo del progetto è porre le basi per lo sviluppo di un'esperienza serba di psichiatria di comunità attraverso l'intervento puntuale su alcune istituzioni pubbliche pilota nella Serbia meridionale e nella Provincia Autonoma della Vojvodina. Nello specifico, attraverso questa visita si intende presentare alcune buone pratiche trentine che potranno fungere da ispirazione per l'organizzazione di servizi innovativi e de-istituzionalizzati in Serbia ed esplorare insieme ai rappresentanti delle istituzioni psichiatriche serbe, possibili iniziative concrete da proporre.

Il viaggio nella psichiatria trentina ha avuto inizio dall'ex Ospedale psichiatrico di Pergine, alla presenza del dott. Rodolfo Taiani del Museo Storico Trentino che ha fornito una panoramica sull'evoluzione di questa prima struttura manicomiale trentina, a partire dalla sua ideazione ad oggi. E' poi approdata al presente attraverso la visita alla struttura della Casa del Sole del CSM di Trento, per passare dalla realtà più decentrata del CSM di Cles fino ad arrivare ai servizi gestiti dall'Azienda Sanitaria in collaborazione con il privato sociale, visitando i progetti della Cooperativa Gruppo 78 di Volano e usufruendo dei servizi dell'Associazione la Panchina.

La delegazione, di cui fa parte la dott.ssa Jovanka Petrović, direttrice dell'ospedale psichiatrico di Novi Kneževac e deputata del parlamento serbo, ha incontrato mercoledì 23 maggio, il vicepresidente della Giunta provinciale Alberto Pacher, accompagnato dal consigliere provinciale e presidente della Commissione Legislativa competente per sanità e politiche sociali Mattia Civico.

L'Associazione Trentino con i Balcani (ATB) si è costituita nel 2012 dall'unione delle esperienze di Tavolo Trentino con Kraljevo e Trentino con il Kossovo, con l'intento di coordinare le attività e le relazioni della comunità Trentina, che da più di dieci anni promuove iniziative di cooperazione e solidarietà nei Balcani.Da un approccio prevalentemente di aiuto umanitario ed emergenziale che ha caratterizzato i primi anni di attività, quello che si è consolidato nel tempo è una continuativa relazione tra comunità, che ha contribuito ad implementare progetti nei vari ambiti di intervento sia nei Balcani che all'interno della realtà trentina stessa.Numerose le iniziative sostenute, in particolare nelle città di Prijedor - Bosnia Erzegovina, Peja/Pec - Kossovo, Kraljevo e Nis- Serbia, per la promozione dei diritti umani, dell'uguaglianza di genere, dello sviluppo locale, della cittadinanza attiva e dell'empowerment giovanile, dell'inclusione sociale di gruppi marginalizzati come anziani e disabili.

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