27 febbraio 2006

"L'unica rivalità tra noi sarà quella in occasione dei mondiali di calcio". Questa battuta, pronunciata dal Presidente della Repubblica di Serbia Tadic nel corso dell'incontro tra le rispettive delegazioni economiche, testimonia il clima di amicizia e reciproca voglia di collaborazione nel quale si è svolta a Palazzo Balbi a Venezia, la visita ufficiale alla Regione del Veneto della massima autorità della Serbia

Fonte: Regione Veneto
Tadic, accolto dal Presidente della Regione, ha partecipato ad un'intensa mattinata di lavori, nel corso della quale sono stati delineati gli scenari all'interno dei quali sviluppare concrete relazioni economiche tra il mondo produttivo veneto e quello serbo. Erano presenti, tra gli altri, l'Assessore regionale alle Politiche Economiche ed Istituzionali l'Ambasciatore italiano a Belgrado Alessandro Merola; i Presidenti delle Camere di Commercio di Serbia, Slobodan Milosavljevic, e di Unioncamere Veneto, Federico Tessari; il Vicepresidente di Confindustria Veneto Adamo Dalla Fontana; il Console Onorario di Serbia in Veneto Loretta Baggio, il Direttore Generale per la Ricerca del Ministero dell'Ambiente italiano, esponenti del mondo imprenditoriale serbo e veneto.

Nel suo intervento introduttivo, il Presidente del Veneto ha espresso apprezzamento per lo sviluppo dei rapporti bilaterali, ed ha fatto riferimento al cammino della Serbia verso l'Unione Europea, rilevando che, "se è chiaro ed evidente che tra i Paesi dell'UE l'Italia è pronta ad accompagnare e sostenere la Serbia in questo cammino, possiamo e dobbiamo ora procedere con la massimizzazione delle opportunità che ci può offrire il rapporto bilaterale". In questo senso, il Veneto è pronto a mettere in campo numerose iniziative, ad esempio ponendosi come "fornitore privilegiato" di assistenza tecnica con la creazione di gruppi di lavori misti che disegnino chiari percorsi di avvicinamento della Serbia agli standard dell'UE; offrendo un impegno diretto in questo senso con il lavoro nell'ambito del Comitato delle Regioni d'Europa nel quale siede l'Assessore alle Politiche Economiche, inserito proprio nella Commissione Relazione Esterne e nel Gruppo di Lavoro Balcani Occidentali. "Saranno comunque le nostre imprese a guidare la collaborazione tra i nostri due sistemi economici - ha aggiunto il Presidente del Veneto - e a noi sta l'ambizioso compito di seguirle e supportarle, anche di fronte alle organizzazioni europee per facilitare cofinanziamenti internazionali ai loro investimenti".
L'Assessore alle Politiche Economiche ha delineato numerosi possibili fronti di collaborazione, tra i quali il Progetto Veneto "Growing Togheter", nell'ambito del quale si sta valutando il finanziamento di 3 assistenze tecniche: sull'inquinamento ambientale partendo da Novi Sad con il sostegno dell'Arpav; sulla rivitalizzazione delle acque a Nis; sullo sfruttamento delle biomasse per la produzione di energia e calore. Altro imporatnte fronte di cooperazione potrebbe poi essere l'utilizzo del Trust Found internazionale di International Finance Corporation nell'ambito del quale sono ancora disponibili circa 2 milioni di dollari per studi di fattibilità e per favorire partenariati pubblico-privati.

Ma concrete sono le occasioni di cooperazione economica diretta tra le due realtà imprenditoriali. In Veneto, ad esempio, risiedono quasi 19.000 cittadini di Serbia e Montenegro e ben 2.677 sono gli imprenditori di quel paese che hanno avviato attività in Veneto (il 21,1% di tutti qualli che operano in Italia). Il Presidente Tadic, da parte sua, ha tracciato il quadro di una nazione in forte espansione economica, e ha indicato alcuni grandi progetti infrastrutturali nei quali potrebbe delinearsi il coinvolgimento di imprese venete ed italiane. Tra questi, la creazione e lo sviluppo di una grande area industriale a Sabac e la realizzazione delle relative infrastrutture di collegamento; la ferrovia di collegamento tra Belgrado e il Porto di Bar; la realizzazione dell'oleodotto Costanza-Panchevo-Trieste; lo sviluppo in generale di una serie di infrastrutture con le quali la Serbia si propone di divenire un fondamentale snodo logistico per il traffico delle merci in un'area, quella balcanica, composta da 250 milioni di persone.

La giornata veneta della delegazione serba è proseguita con un Workshop strutturato in una sessione plenaria dedicata ai Distretti Produttivi Veneti e alle loro possibili collaborazioni con l'est Europa, e in una dedicata ad incontri bilaterali tra aziende pubbliche e private serbe e venete operanti nei settori dell'ambiente, dell'industria manifatturiera, dell'agroalimentare, dell'impiantistica, dell'engineering, della logistica, del sistema aeroportuale, della finanza e del sistema creditizio.