19 ottobre 2006

Si è concluso il Festival Musicale Internazionale "Nei Suoni Dei Luoghi" che ha portato concerti di musica classica, etnica e jazz in Friuli Venezia Giulia e nei Paesi Adriatico Orientali

Fonte: Associazione Progetto Musica
Grande successo di pubblico e critica per questa ottava edizione del Festival Musicale Internazionale Nei Suoni dei Luoghi che si è conclusa lo scorso 12 settembre a San Martino del Carso con l'esibizione degli allievi del Conservatorio di Musica "J. Tomadini" di Udine. Ed è dunque tempo di bilanci e valutazioni. Trend decisamente positivo, con un pubblico in crescita rispetto agli anni precedenti che si attesta oltre le 15.000 presenze tra il Friuli Venezia Giulia e le vicine Istria, Austria e Slovenia.

La fortunata rassegna ha inoltre coinvolto più di 500 musicisti provenienti da 12 paesi - fra solisti, gruppi ed ensemble da camera e orchestre sinfoniche - e ha realizzato da giugno a settembre oltre ottanta concerti in Friuli Venezia Giulia, Austria e Slovenia sconfinando poi nei Paesi Adriatico Orientali con le tre tournée "NSDL 2006 on Tour", due delle quali organizzate in collaborazione col CIDIM. L'Orchestra Karmelòs assieme al violoncellista Alain Meunier, il Quartetto d'archi Bernini e il fisarmonicista Ivano Battiston hanno toccato 24 località della Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia e Albania richiamando più di 4000 persone che li hanno accolti con entusiasmo. Ricordiamo i concerti nel Monastero della Madre di Dio di Krapina e nella Galleria d'arte Naif di Hlebine in Croazia, nello splendido sito archeologico della Felix Romuliana nelle vicinanze di Zajecar e nel Lapidarium di Sremska Mitrovica in Serbia, nel castello di Travnik e nella Basilica francescana di Kraljeva Sutjeska in Bosnia Herzegovina nonchè nel Castello di Skanderberg a Kruja e nel parco archeologico di Apollonia in Albania. Le tournée, ormai al terzo anno di vita, rappresentano un appuntamento culturale fortemente atteso dal pubblico e dalle amministrazioni locali che possono così offrire, concerti di altissimo livello in aree in cui difficilmente è dato assistere ad eventi di questo genere.

3000 sono state le presenze al Concerto per la Pace nel Mondo che, come di consueto si è svolto nell'Ara Pacis Mundi di Medea il 22 luglio con l'Orchestra Sinfonica Internazionale Karmelòs (internazionale in quanto composta, nell'occasione, da elementi provenienti da tutta la Mitteleuropa e dai Balcani), il Coro dell'U.S.C.I. del FVG e quattro solisti d'eccezione Zeljka Martic (Croazia) soprano, Violeta Sreckovic (Serbia) mezzosoprano, Agim Hushi (Albania) tenore e Roberto Iuliano (Italia) basso, che diretti dalla magistrale bacchetta di Giampaolo Maria Bisanti hanno eseguito l'Ouverture dal "Coriolano" e la Sinfonia n. 9 di L. Van Beethoven.

La manifestazione che è diventata un importante circuito estivo per la musica colta, è finanziata dal Programma Interreg III A Transfrontaliero Adriatico e organizzata dall'Associazione Progetto Musica di Monfalcone con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Gorizia (ente promotore), della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e delle Province di Pordenone, Udine e Trieste con le quali sta consolidando i rapporti e di tutti i Comuni aderenti al circuito del festival, primo fra tutti il Comune di Medea (ente capofila di tutti i Comuni partecipanti al progetto). Numerosi anche i Partner nazionali ed esteri e le istituzioni estere con le quali collabora, tra le quali ricordiamo il Ministero degli Affari Esteri, l'INCEI (l'Iniziativa Centro Europea), l'UNESCO (Commissione Nazionale Italiana), il CIDIM (Comitato Nazionale Italiano per la Musica) e le Nazioni Unite che attestano e riconoscono la manifestazione quale esempio di progetto pilota e modello esemplare di cooperazione allo sviluppo.

Il ricco cartellone del Festival ha in parte celebrato due grandi compositori Wolfgang Amadeus Mozart e Robert Schumann di cui ricorrono gli anniversari della morte e della nascita, con diverse esecuzioni, alcune delle quali estremamente "curiose e alternative". Ma il programma ha dato anche ampio spazio alla musica jazz, tango, flamenco e alle espressioni del folklore dei Balcani secondo la politica di scambi culturali che il Festival da sempre promuove con i Paesi Adriatico Orientali, suoi partner.

Ed ancora inaspettato successo, al di sopra dei posti disponibili, per le iniziative collaterali al Festival, nate dalla capacità organizzativa dei singoli comuni che hanno voluto arricchire il concerto serale valorizzando le tradizioni locali di ogni luogo. Sono state così progettate e realizzate visite guidate nei Castelli, nei Borghi e nelle Chiese storiche che hanno ospitato i concerti ma anche dei giardini e dei Musei oltre che degustazioni di prodotti enogastronomici, tipici del nostro territorio.

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