17 aprile 2007

Siglato lo scorso 11 aprile un protocollo d'intesa tra Regione Toscana e Regione Friuli-Venezia Giulia. In risposta all'esigenza di lavorare insieme nel settore della cooperazione decentrata, soprattutto nell'area balcanica

Fonte: Regione Toscana

Toscana e Friuli-Venezia Giulia alleate sul fronte della cooperazione internazionale. Un protocollo di collaborazione per la promozione e la realizzazione di azioni comuni in tema di cooperazione internazionale è stato infatti siglato l'11 aprile a Firenze, presso la sede della Presidenza della Regione, dall'assessore Massimo Toschi, e dal collega della Regione Friuli-Venezia Giulia, Franco Iacop.

La firma del protocollo nasce dall'esigenza - spiegano concordemente Toschi e Iacop - sperimentata da entrambe le Regioni nelle proprie iniziative di cooperazione, di rafforzare i partenariati italiani attraverso il raccordo e l'integrazione tra le attività realizzate e lo scambio di informazioni ed esperienze. L'esigenza è particolarmente sentita in relazione all'area balcanica dove, sia la Toscana che il Friuli-Venezia Giulia, hanno attivato importanti progetti di cooperazione decentrata. Anche l'area mediorientale vede le due Regioni impegnate insieme nel sostegno al progetto "Saving Children" promosso con il Centro Peres per la Pace, per la cura negli ospedali israeliani dei bambini palestinesi affetti da patologie gravi e non curabili in Palestina.

Gli impegni assunti con il protocollo - continuano Toschi e Iacop - consentiranno di valorizzare e mettere a frutto le esperienze maturate in questi anni nei settori e nelle aree geografiche di interesse comune. Con particolare attenzione saranno valutati gli sviluppi legati agli strumenti per la politica di prossimità messi a disposizione dall'Unione Europea, le possibilità determinate dal processo di allargamento e le opportunità di collaborazione a livello istituzionale ed economico con l'America Latina, i nuovi stati indipendenti e la Federazione russa.

Le due Regioni si impegnano a promuovere iniziative concordate con Associazioni di Regioni, a presentare progetti comuni presso l'Unione Europea, il Ministero degli Affari Esteri e le Organizzazioni Internazionali, provvedendo nel contempo alla reciproca informazione in tema di relazioni internazionali, e a implementare le reti di collaborazione tra gli attori del proprio territorio e del paese partner.

Il protocollo prevede infine la costituzione di un Gruppo di lavoro che darà attuazione agli impegni assunti, formulando proposte e progetti, individuando le priorità ed esprimendo pareri su questioni di reciproco interesse.