30 dicembre 2010
Cellule cancerogene al seno

Prosegue la cooperazione tra l'Ospedale San Giovanni Battista di Torino e l'Ospedale Cantonale di Zenica in Bosnia. Firmato a dicembre un protocollo d'intesa che prevede la realizzazione di un nuovo reparto di radioterapia il proseguimento della formazione del personale medico specializzato in cure oncologiche

Fonte: Nasa  Rijec - Nezavisne Novine e Rete Oncologica del Piemonte e della Valle D'Aosta

Elaborazione di Osservatorio Balcani e Caucaso

Nella prima decade di dicembre 2010 si è svolta la firma del protocollo d'intesa tra l’Azienda Ospedaliero-Universitaria (AOU) San Giovanni Battista di Torino e l’Ospedale Cantonale della Città di Zenica (Katonalna Bolnica Zenica), per la realizzazione di un nuovo reparto di radioterapia, nell'ambito della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle D'Aosta di cui il Polo oncologico di Zenica fa parte.

Il Cantone di Zenica Doboj, in Bosnia-Erzegovina, e la Regione Piemonte hanno sviluppato, a partire dal 1995, uno stretto rapporto di collaborazione e partenariato. La collaborazione ha portato alla stipula, nel 1997, di un protocollo di cooperazione rivolto al sostegno di iniziative di riabilitazione del sistema socioeconomico del cantone, atto conseguente alle iniziative umanitarie e di assistenza post bellica, già avviate dalla Regione Piemonte a partire dal 1995. Per sviluppare un’azione di cooperazione e collaborazione inerente ai vari progetti di sviluppo socioeconomico e sanitario, il 12 dicembre 2004 e il 26 febbraio 2007, sono stati siglati, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria (AOU) San Giovanni Battista di Torino e l’Università degli Studi di Torino, specifici protocolli di intesa tra la Regione Piemonte e il Cantone di Zenica-Doboj.

È nell’ambito di tali protocolli che nasce il Polo Oncologico di Zenica, ubicato presso l’Ospedale Cantonale della Città di Zenica funzionalmente collegato alla Rete Oncologica del Piemonte e della Valle D’Aosta. La collaborazione tecnica e scientifica si è concretizzata attraverso: scambi di competenze mediche tra gli operatori sanitari; trasferimento di modelli organizzativi nel campo della clinica e della chirurgia; processi di riqualificazione delle strutture; investimento costante nella formazione del personale medico-infermieristico.

Le attività realizzate nell'ambito della cura delle malattie tumorali, hanno portato alla realizzazione di un sistema locale di screening per il carcinoma della cervice uterina e di un nuovo reparto di Oncologia. Il successo di quest’ultimo, ormai in funzione a pieno ritmo, ha dimostrato l’estrema utilità dell’intervento, ma ha anche evidenziato una serie di carenze mediche, infrastrutturali e organizzative in altre specialità strettamente necessarie e tra loro correlate nella cura delle patologie tumorali.

Nell’ottica di promuovere un adeguamento degli standard di cura locali, la Regione Piemonte, l’AOU San Giovanni Battista di Torino, la Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta e il Centro di Riferimento per l’Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in Piemonte, in collaborazione con RE.TE. ONG si sono impegnati in diversi progetti inerenti a discipline sanitarie (ad es. Radioterapia, Anatomia patologica, Oncologia). I lavori di costruzione del nuovo reparto di radioterapia presso il Polo di Zenica, sono già cominciati e ne è prevista la conclusione nel mese di aprile del 2011. I partner italiani, oltre ad aver procurato all'ospedale 1,5 milioni di euro di donazione da parte della Compagnia San Paolo, assicureranno la formazione dei quadri sanitari per la gestione delle nuove specializzazioni.

Fira protocollo d'intesa, Zenica dicembre 2010

Alija Strika, ha dichiarato, che questo nuovo progetto segue attività di collaborazione importantissime: "Nell'arco degli ultimi due anni, grazie al sostegno della Regione Piemonte, nello sviluppo dell'ospedale sono stati investiti oltre 4 milioni di euro. I progetti finanziati hanno sostenuto soprattutto di ematologia e di oncologia, ora sarà il turno della radioterapia. Abbiamo utilizzato quest'occasione anche per aprire un nuovo reparto – il Reparto Breast Unit primo ed unico nel nostor paese".

Il direttore generale dell'Ospedale san Giuseppe, Giuseppe Galanzino, durante la visita all'azienda ospedaliera di Zenica, ha ringraziato per il lavoro svolto finora dalla contrparte bosniaca in questo progetto di sviluppo e ha ribadito l'importanza della formazione dei quadri di specialità: "Aiuta anche noi impegnarci a trasferirvi le nostre conoscenze e esperienze nell'ambito delle cure oncologiche, perché è cioò che sappiamo fare meglio e allo stesso tempo ci spinge a migliorare. I finaziamenti per la costruzione edilizia di nuovi reparti si possono trovare ma il problema dello sviluppo si può risolvere solo sostenendo lo sviluppo in campo culturale e dunque l'apprendimento e la ricerca di conoscenze ed esperienze professionali".

A seguito della firma del protocollo si è svolta la cerimonia ufficiale di inaugurazione del reparto dedicato alla cura dei tumori mammari (Breast Unit) e il nuovo settore di Patologia clinica. La struttura copre una superficie di 250 mq ed è costato circa 350 KM (ndr: marchi convertibili, circa 175.000 euro) più 230.000 KM per la dotazione in attrezzatura. Una parte di questo finanziamento, 150.000 KM, è stata spesa dall'Ospedale cantonale di Zenica. Una somma uguale è stata spesa dal governo bosniaco per l'acquisto di apparecchi radiologici e di apparecchiature per gli interventi di biopsia del seno. Inoltre il reparto di Radiologia è stato attrezzato di apparecchiatura per la teleradiografia (RTG), un sistema di radiografia digitale e fluoroscopica. Il valore dell'apparecchiatura è di circa 420.000 KM (210.000 euro), la cui installazione è costata all'sopedale 30.000 KM. Tutto questi passiavanti sono stati realizzati grazie alla cooperazione e stretta collaborazione di lungo periodo con la Regione Piemonte e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria (AOU) San Giovanni Battista di Torino. Una collaborazione che, secondo le parole pronunciate a chiusura della cerimonia da Giuseppe Galanzino, proseguirà per accompagnare l'ospedale di Zenica e dunque i cittadini bosniaci, verso l'Europa.