18 settembre 2012
Una scena dello spettacolo di Romeo Castellucci - www.berlinerfestspiele.de

Il nuovo spettacolo “The Four Seasons Restaurant” diretto da Romeo Castellucci, ha aperto con grande successo la 46a edizione del BITEF, il Festival Internazionale del Teatro sperimentale di Belgrado che si conclude il prossimo 22 settembre. Promosso dall'Istituto Italiano di Cultura a Belgrado, lo spettacolo è stato interamente recitato in lingua italiana con traduzione proiettata in lingua serba

Fonte: Istituto Italiano di Cultura a Belgrado

Il nuovo spettacolo della Compagnia Societas Raffaello Sanzio intitolato “The Four Seasons Restaurant”, per la regia di Romeo Castellucci, ha aperto con grande successo di pubblico e di critica la 46a edizione del BITEF, l’importante Festival Internazionale del Teatro sperimentale di Belgrado. Lo spettacolo è stato interamente recitato in lingua italiana, con traduzione proiettata in lingua serba ed è stato promosso dall’Istituto Italiano di Cultura in Belgrado.

Era dai primi anni ’80, con la storica presenza di Carmelo Bene, che ciò non accadeva, anche se la Compagnia di Castellucci veva già avuto una presenza nel ricco programma del BITEF 2007. Il Festival accoglie da sempre produzioni teatrali d’avanguardia, sperimentali e innovative. L’edizione 2012 si ispira al tema del “viaggo nella verità”, prendendo spunto dal ruolo del teatro come strumento e spazio al tempo stesso di un percorso alla ricerca della verità. All’edizione 2012 del BITEF, che terminerà il 26 settembre, partecipano compagnie provenienti da diversi Paesi europei e dagli Stati Uniti.

Il BITEF - Beogradski Internacionalni Teatarski Festival si svolge dal 1967 ed è uno dei più importanti festival europei della scena teatrale contemporanea. Nell'arco di quattro decenni il Festival ha attraversato ogni barriera politica e culturale riuscendo a presentare ogni evoluzione del teatro contemporaneo, dalle forme tradizionali a quelle sperimentali. Per la continuità e la qualità del suo lavoro, il BITEF è stato insignito nel 1999 del  "Premio Europa per il Teatro", riconoscimento che dal 1986 viene assegnato dall'Ue a personalità e istituzioni che abbiano "contribuito alla realizzazione di eventi culturali determinanti per la comprensione e la conoscenza tra i popoli".

Alla prima dello spettacolo di Castellucci, avvenuta nello storico Teatro Drammatico Jugoslavo di Belgrado, erano presenti, oltre ai massimi esponenti del mondo culturale belgradese, il ministro della Cultura della Repubblica di Serbia Bratislav Petković, regista teatrale molto conosciuto in Serbia, l’Ambasciatore d’Italia Armando Varricchio e il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Sira Miori. L'evento è stato realizzato congiuntamente dal BITEF e dall’Istituto Italiano di Cultura in Belgrado, con il sostegno del ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Emilia Romagna.

Il nuovo spettacolo di Castellucci, forte e innovativo, è il terzo episodio della trilogia “Il Velo Nero del Pastore” ed è liberamente ispirato ad un affresco che il pittore Mark Rothko dipinse per il famoso ristorante di New York “The Four Seasons”, con l’intenzione alquanto cinica di provocare il disgusto della clientela borghese che frequentava il locale. Rothko non poteva non affascinare e ispirare Romeo Castellucci, un artista che, come il pittore americano, opera da sempre al di fuori di tutte le convenzioni. L’altro riferimento a cui si ispira questa nuova opera di Castellucci è “La morte di Empedocle” di Friedrich Hoelderlin. Castellucci seglie il filosofo greco per rappresentare la solitudine dell’uomo che si avvicina alla verità e scopre che è “troppo forte e grave” per essere condivisa con i comuni mortali.

Nella realizzazione scenica di Castellucci gli effetti sonori e visivi che riproducono i buchi neri e il rumore assordante del vento stellare evocano il cratere dell’Etna in cui Empedocle conclude la sua esistenza. Il colore nero in cui è quasi costantemente immersa l’opera, richiama l’uso frequente di questo colore nella pittura di Rothko, esprimendo al tempo stesso lo sgomento e la solitudne dell’uomo di fronte agli enigmi del mondo, all’abisso e alla morte.

Alla prima del Festival Internazionale del Teatro sperimentale/BITEF di Belgrado si è aggiunto un altro primato per l’opera di Romeo Castellucci e per l’Istituto Italiano di Cultura in Belgrado: l’apertura della stagione 2012-2013 del Teatro Nazionale Serbo di Novi Sad, avvenuta domenica 16 settembre. Anche nella capitale della Vojvodina lo spettacolo di Castellucci è stato organizzato congiuntamente dal Teatro Nazionale Serbo di Novi Sad e dall’Istituto Italiano di Cultura in Belgrado.

Romeo Castellucci si prepara inoltre, il prossimo 2 ottobre, a presentare il suo spettacolo "Sul concetto di volto nel Figlio di Dio" a Sarajevo, in occasione del MESS - Internacionalni Teatarski Festival 2012.