17 novembre 2009

Presentato a Belgrado lo 'Youth Employment Policy and Action Plan 2009-2011'. Presenti l'Ambasciatore d'Italia a Belgrado, Armando Varricchio e il Ministro della Gioventù e dello Sport, Snežana Samardžić-Marković

Fonte: Cooperazione Italiana allo sviluppo in Serbia

Si è tenuta venerdì 30 ottobre a Belgrado la presentazione dello Youth Employment Policy and Action Plan 2009-201, uno strumento innovativo fortemente voluto dal governo serbo per far fronte alle sfide della disoccupazione giovanile e per combattere le disuguaglianze sul mercato del lavoro in Serbia.

I cinque obiettivi strategici del programma includono il rafforzamento della governance nel mercato del lavoro giovanile, il miglioramento delle possibilità occupazionali dei giovani, la promozione dell'impiego giovanile attraverso lo sviluppo del settore privato e l'inclusione dei giovani nel mercato del lavoro utilizzando misure e strumenti finanziari e legislativi appositamente concepiti.

Lo sviluppo e la parte progettuale del Programma sono stati coordinati dal Dipartimento per il Lavoro del Ministero dell'Economia e dello Sviluppo Regionale della Repubblica di Serbia, mentre l'assistenza tecnica è stata garantita dal progetto Youth Employment Partnership in Serbia, implementato dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) e finanziato dal Ministero degli Affari Esteri italiano con 1,2 milioni di dollari.

Sotto lo slogan "Un obiettivo globale, una sfida nazionale", lo Youth Employment Policy and Action Plan 2009-201 ha come fine il miglioramento delle prospettive lavorative dei giovani serbi e il loro accesso e permanenza stabile sul mercato del lavoro. Il Ministro serbo per la Gioventù e lo Sport, Snežana Samardžić-Marković, ha più volte voluto ribadire che "i giovani hanno bisogno di essere sostenuti per realizzare pienamente il proprio potenziale sul mercato del lavoro ed essi sono un tesoro che nessun Paese può permettersi di dissipare".

Beneficiario dell'iniziativa presentata a Belgrado il 30 ottobre 2009 sarà il 18% dei giovani serbi tra i 15 e i 30 anni. I costi totali per l'implementazione dell'Action Plan si aggirano sui 27,8 milioni di Euro, distribuiti in un arco temporale di tre anni, fino al 2011. Oltre 17 milioni di Euro, il 60% del totale necessario, sono già stati reperiti attraverso lo stanziamento di fondi pubblici della Repubblica di Serbia e donazioni internazionali. I restanti 11 milioni di Euro verranno invece raccolti attraverso programmi di cooperazione tecnica.

La presentazione del progetto si è tenuta alla presenza del Ministro della Gioventù e dello Sport, Snežana Samardžić-Marković, dell'Ambasciatore d'Italia a Belgrado, Armando Varricchio e della Direttrice dell'Ufficio Tecnico Locale della Cooperazione Italiana a Belgrado, arch. Anna Zambrano. I dettagli del Programma e le sue implicazioni tecniche sono stati esposti al pubblico e alla stampa presente all'evento - organizzato dal Ministero dell'Economia e dello Sviluppo Regionale serbo e dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) - dall'Assistente Ministro per l'Occupazione presso il Ministero dell'Economia e dello Sviluppo Regionale, Ljiljana Džuver e dal Direttore Generale del Servizio Nazionale per l'Occupazione, Vladimir Ilić.

Durante il suo intervento, l'Ambasciatore Armando Varricchio ha voluto sottolineare "la necessità inderogabile di mettere il lavoro giovanile al centro delle politiche e degli sforzi economici e sociali dello Stato. I giovani devono essere aiutati a esprimere il loro pieno potenziale come lavoratori, consumatori e membri attivi della società. I giovani disoccupati rappresentano una perdita di risorse umane e finanziarie che nessun Paese può permettersi", ha sottolineato Varricchio durante i lavori della conferenza di presentazione dello Youth Employment Policy and Action Plan 2009-2011.

La Direttrice dell'Unità Tecnica Locale di Belgrado della Cooperazione Italiana, Anna Zambrano, ha invece voluto mettere l'accento sui rischi di una nuova "generazione perduta" per colpa dell'attuale crisi economica globale. Sono soprattutto i giovani a essere lasciati indietro durante una crisi, ha affermato Zambrano, sia durante le fasi più acute della recessione, sia al momento della ripresa, quando a essere riassunti sono i lavoratori con più esperienza.

Youth Employment Policy and Action Plan 2009-201 diventa dunque uno strumento fondamentale per la Serbia per combattere con efficacia sul fronte dell'impiego e, come ha dichiarato Anna Zambrano, per "mettere in atto politiche di impiego adeguate che in qualche modo coordinino domanda e offerta nel mercato del lavoro" e garantiscano diritti fondamentali quali "quello di ricevere un'educazione e una formazione che permettano di trovare un lavoro soddisfacente, quello di essere informati su tutti i dettagli della carriera che si vuole perseguire e il diritto a un lavoro dignitoso che soddisfi le aspirazioni personali e garantisca un reddito decoroso".