18 settembre 2007

In scena a Belgrado la cultura rom che racconta diversità e storie comuni. Grazie al progetto artistico 'Scena Nomade', realizzato da Cantieri Teatrali Koreja, che rafforza ulteriormente i legami tra Puglia e Serbia

Fonte: Cantieri Teatrali Koreja

Viene presentato oggi, 18 settembre alle ore 16.00, presso il Centro Culturale "Vuk Karadzic" di Belgrado, al BITEF Polifonija - sezione del Festival Internazionale di Teatro BITEF (Belgrado) dedicata a progetti speciali - lo spettacolo "Prosjacka Opera" realizzato durante il workshop "Villaggio nomade " tenuto da Salvatore Tramacere - direttore artistico di Koreja, Fabrizio Saccomanno - attore-pedagogo e Angela De Gaetano - attrice di Koreja, nell'ambito del progetto "Scena Nomade".

Venticinque ragazzi portano in scena l'opera dandole magicamente senso e vita. Tredici di loro fanno parte della comunità di rom della città di Smederevo (Serbia) il resto della compagnia viene di volta in volta ricreata a secondo del luogo dove siamo, facendo sì che il processo di integrazione sia sempre nuovo e necessario.

Ladri, ricettatori, donne di malaffare, avvocati e poliziotti in combutta per spillare quattrini dove si può, questi sono i nuovi eroi di un mondo alla rovescia. Una storia rappresentata tante volte in diverse epoche e luoghi e che purtroppo ancora oggi si racconta.

Un pretesto per parlare di una cultura, quella rom che oggi, più che mai è diventata bersaglio di congetture e discriminazioni, una cultura dove i punti di riferimento sono sempre più sbiaditi perché continuano a confondersi con ideologie basate sulla falsità, l'accumulo e l'individualità e le cronache dei giornali ormai piene di fatti di sangue legati ai loro campi, alle loro roulotte, ai loro bambini.

Rimuovere i pregiudizi nei confronti dei rom non è cosa facile, la diffidenza è il sentimento più diffuso verso di loro. Una "rappresentazione "che, gioca con gli stereotipi di una cultura periferica e mette in discussione il labile confine entro finzione e realtà. Ma la cosa straordinaria è che grazie a questi interventi artistici e culturali il tessuto delle relazioni sociali tra le istituzioni e la comunità rom è migliorata, il gruppo di giovani coinvolti ha sviluppato comportamenti e stili di vita meno conflittuali e separati dal contesto urbano e sociale che li ospita.

La finzione può diventare realtà, quando è raccontata dai veri protagonisti, il progetto nasce proprio dall'esigenza di far parlare due culture che vivono sullo stesso territorio ma che a volte fanno fatica ad incontrarsi, cosa che succede in Serbia ma che avviene anche in Italia e più precisamente anche nella nostra regione. Il fare teatro, la scoperta del corpo, il lavoro nello spazio in questa esperienza sono stati il terreno sperimentale privilegiato per rendere le diversità un punto di forza e di ricchezza.

Con: Edison Berisa, Ajnur Ibrahimi, Damir Kriziv, Senad Kurtesi, Ruzdija Morina, Ferdi Ramadani, Senat Ramizi, Darko Petrovic, Igor Petrovic, Emran Sabani, Suad Salahi, Ajnur Redzepi, Danijel Todorovic.
Regia di: Salvatore Tramacere
Collaborazione all'allestimento: Angela De Gaetano e Fabrizio Saccomanno
Coordinamento organizzativo: Marija Anicic e Jenny di Maio

Per ulteriori informazioni:
Cantieri Teatrali Koreja
tel.: 0832 242000
e-mail:progetti@teatrokoreja.com
web: www.teatrokoreja.com

Si veda inoltre la scheda del progetto, nel database Re.Te. di Balcanicooperazione.