4 settembre 2008

Uno spazio senza confini per esprimersi, attraverso la tecnologia digitale. Donne di tutto il sud-est europeo cominciano oggi a Sarajevo il laboratorio 'Digital Story Telling', organizzato da OneWorld South East Europe

Fonte: Cooperazione Italiana allo Sviluppo in BiH

elaborazione di Osservatorio sui Balcani

Presso la SHL House sito nel quartiere di Ilidza a Sarajevo, inizia oggi il laboratorio di "Digital Story Telling", organizzato dalla fondazione OneWorld South East Europe, in collaborazione con Women's Net, con il supporto della Cooperazione Italiana allo Sviluppo in Bosnia Erzegovina e di APC Members Exchange Fund. Le formatrici provengono dall'Associazione women's net con sede in Sud Africa, associazione che pone alla base della sua missione proprio l'incremento dell'uso delle tecnologie digitali da parte della popolazione femminile.

L'iniziativa, che durerà fino al prossimo 11 settembre, è rivolta a donne della società civile di diversi paesi dell'area sud-est europea. L'intento del progetto è coinvolgere la società civile nel processo di apprendimento dell'uso delle tecnologie digitali, migliorare la comunicazione e la capacità delle associazioni di donne di fare advocacy e, attraverso l'uso delle tecnologie digitali, supportare, distribuire, scambiare e valorizzare le storie delle donne e delle loro comunità.

Tale metodologia combina la narrazione, il raccontare le storie con la tecnologia digitale per arrivare a creare, alla fine del percorso, un piccolo film/video. Questo prodotto finale si potrà avvalere di effetti audio e video sofisticati o comporsi di una presentazione di immagini accompagnate da una voce narrante e dalla musica. Il percorso di studio e formazione prevede la preparazione di uno script e la sua messa in opera a seguito di un'attenta valutazione dell'argomento da trattare.

Il tema scelto per il workshop che si svolgerà in questi giorni porta il titolo: "me and Ict (information and communication technology)". Tale metodologia infatti ha dato prova in molti contesti di essere in grado di superare la resistenza femminile verso la tecnologia e di riuscire a fare raccontare/creare storie importanti e dai contenuti di difficile trattazione come ad esempio la violenza contro le donne.

"In questa era digitale, dare alle donne la possibilità di raccontarsi vuol dire affrontare in maniera strategica - spiegano dall'Unità Giovani e Donne della Cooperazione Italiana allo Sviluppo in BiH - la questione della comunicazione e della produzione propria di contenuti ponendo l'accento sulla possibilità di costruire contenuti positivi in contrasto con le visioni stereotipate proposte dai media di massa."

Alla fine del percorso formativo le storie raccontate dalle partecipanti verranno presente nell'ambito di una tavola rotonda aperta al pubblico e alla stampa.

Durante l'ultimo mese del progetto, verrà inoltre prodotto un CD contenente le storie e la presentazione delle partecipanti, che sarà accessibile online in formato ISO. Il progetto ed i suoi risultati verranno diffusi attraverso i diversi circuiti informativi regionali quali: OneWorld South East Europe, Oneworld.net, Association fro Progressive Communications, Europe http://beta.vita.it/europe e attraverso il sito della Cooperazione Italiana allo Sviluppo in Bosnia Erzegovina.