5 gennaio 2012
Museo della civiltà romana - Flickr

Inaugurato il 27 dicembre a Roma, presso il Museo della Civiltà Romana, il mese della cultura serba. L'niziativa rientra nell’ambito del progetto 'Arte e cultura dell’Europa dell’Est a Roma', promosso dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale. Seguiranno iniziative dedicate ad Albania, Azerbaijan, Bosnia Erzegovina, Croazia e Repubblica Moldava

Fonte: AISE

E' stato inaugurato lo scorso 27 dicembre a Roma, presso il Museo della Civiltà Romana, il mese della cultura serba, iniziativa che rientra nell’ambito del progetto "Arte e cultura dell’Europa dell’Est a Roma", promosso dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale e dalla Consigliera Assembleare Aggiunta per l’Europa Tetyana Kuzyk.

L'iniziativa "Arte e cultura dell’Europa dell’Est a Roma", a partire dal mese di ottobre vedrà susseguirsi diverse mostre d'arte organizzate dalle comunità che hanno aderito al progetto come quella ucraina, albanese, bosniaca, croata, moldava, russa e serba. L'obiettivo finale è quello di allacciare con questi Paesi uno scambio di saperi culturali ed artistici sempre più articolati che potrà riflettersi sulla popolazione immigrata presente a Roma e i cittadini romani.

La Serbia inizia la sua presentazione "Signore e Signori... la Serbia!" raccontandosi attraverso le mostre di cinque artisti che vivono e lavorano a Roma, Ljiljana Petrović Vavalli, Ana Kapor, Vladimir Pajević, Srdja Mirković e Marta Jovanović.

Dopo l’immersione nel mondo creativo di queste cinque sensibilità artistiche molto diverse tra loro, la Serbia illustrerà la “Cultura serba – viaggio attraverso i secoli” e l’“Alfabeto cirillico” con la possibilità per i visitatori di farsi un’idea quanto più obiettiva possibile del paese attraverso le storie e i racconti degli inviati italiani che ci hanno vissuto.

Nel programma non poteva mancare la musica, autentico vanto del sistema di istruzione serbo, e in particolar modo la musica popolare: in occasione del capodanno ortodosso serbo sarà quindi possibile assistere all’esibizione del chitarrista Tibor Tepić e al concerto di musica da camera di uno dei migliori quartetti di archi serbi, il quartetto TAJJ, proveniente da Novi Sad, Provincia di Vojvodina.

La lingua è il miglior veicolo per conoscere una cultura e così gli studenti italiani della Cattedra di Serbo dell’Università “La Sapienza” terranno una lezione introduttiva pubblica di lingua serba.

Dato poi che la manifestazione culturale che in Serbia vanta il maggior numero di visitatori è la Fiera del Libro di Belgrado non potevano mancare gli scrittori, tradotti e pubblicati in italiano, Ljiljana Djurović Habjanovic e Dušan Kovačević.

Si potrà inoltre assistere a una performance teatrale tratta dal romanzo “Il gioco degli angeli” della Habjanovic, con le attrici Claudia Lerro e Simona Oppedisano del "Teatrificio 22".

La raccolta di pezzi teatrali del grande autore Dušan Kovacević, pubblicata in Italia con il titolo "Underground teatrale" verrà illustrata attraverso la proiezione di brani del film "Underground" di Emir Kusturica, per la cui sceneggiatura Kovacević vinse la Palma d'oro a Cannes.

La manifestazione si concluderà il 27 gennaio con la festa di San Sava, il santo di maggior rilievo per la spiritualità serbo-ortodossa nonché per le origini della cultura della Serbia medievale. La comunità serba a Roma lo festeggerà con il concerto del gruppo VED, direttamente dalla città di Vranje nel sud della Serbia, che eseguirà brani di musica tradizionale e popolare della Serbia meridionale con strumenti antichi: l'inno di San Sava verrà cantato dalla cantante lirica Dragana Moles, che vive e lavora a Roma.