30 novembre 2007

I senatori di opposizione dicono no all'impianto di riforma discusso finora. Si riavvierà dunque il confronto in seno al Comitato ristretto, sulla proposta del senatore ulivista Giorgio Tonini

Fonte: Il Velino

Niente accordo tra maggioranza e opposizione all'interno del comitato ristretto istituito in commissione Esteri sulla riforma della legge di Cooperazione allo sviluppo. Il relatore, l'ulivista Giorgio Tonini, ha deciso di presentare nella commissione presieduta da Lamberto Dini un suo testo che verrà sottoposto al dibattito e a una serie di audizioni. D'altronde le differenze evidenziate erano troppo ampie e tutti i membri della Cdl compatti avevano detto "no" all'istituzione dell'Agenzia e del Fondo unico, caposaldi della proposta presentata lo scorso aprile dal governo a Caserta e presenti all'interno delle numerose proposte di riforma depositate in commissione dai partiti di maggioranza.

"Diciamo che esistono all'interno del comitato ristretto delle perplessità su alcuni punti. - spiega Tonini al Velino - però considero positivo il lavoro fatto finora. Sono anche grato ai colleghi dell'opposizione per le energie che hanno profuso in questi mesi per trovare punti di incontro su un testo condiviso". La prossima settimana la commissione prenderà in carico il testo del relatore e a partire dalla settimana successiva si avvieranno le audizioni. "Saranno audizioni di merito e non generiche - ha sottolineato Tonini - il mio testo è aperto su alcuni punti, è un testo in 'progress', su cui poi la commissione potrà avviare un confronto".

"D'altronde questa legge di riforma della Cooperazione è un testo che definisce alcune regole, e queste regole - puntualizza il senatore ulivista - devono essere riscritte, oltre che con il consenso politico, anche con il consenso degli operatori". I tempi ora dipenderanno molto da quanto sarà approfondito il dibattito politico in commissione. Certo, il governo, che punta fortemente alla riforma della legge 49/87 - posizione sottolineata anche la scorsa settimana dal ministro degli Esteri Massimo D'Alema durante un incontro con i rappresentanti delle organizzazioni non governative internazionali aderenti al Cini - potrebbe anche accelerare. "Noi nel comitato ristretto abbiamo lavorato con un altro metodo - spiega Tonini - e i risultati sono positivi. Per noi un risultato importante è che si verifichi l'esistenza di una larga maggioranza in Parlamento su questa riforma. Consenso che anche il governo dovrebbe apprezzare".

L'opposizione ha registrato la scelta di Tonini. Come ha registrato la presenza nel testo del relatore di punti che appunto la Cdl non condivideva. "La mia opinione - spiega il forzista Enrico Pianetta - è che il testo sia molto complesso. Sono presenti troppi soggetti e troppe procedure". D'altronde lo stesso Pianetta, durante le ultime sedute aveva chiesto al comitato di poter verificare, attraverso simulazioni, quali erano i passaggi che un progetto presentato da una Ong doveva compiere per giungere all'erogazione del contributo da parte della Farnesina. Ma anche il senatore forzista riconosce il lavoro compiuto in questi mesi dal comitato: "Ci sono stati momenti faticosi per tutti. Un lavoro che per alcuni era oscuro. A questi dico che non è stato un lavoro nei sotterranei, ma alla luce del sole".