8 novembre 2006

Di recente approvati dal Comitato Congiunto di Pilotaggio del Programma transfrontaliero INTERREG III, sedici progetti di cooperazione trasfrontaliera a leadership veneta con aree dell'Adriatico orientale

Fonte: Regione Veneto
Sedici progetti di cooperazione transfrontaliera con l'altra sponda dell'Adriatico a ledership veneta sono stati approvati dal Comitato Congiunto di Pilotaggio del Programma transfrontaliero INTERREG III Adriatico che coinvolge le sette Regioni adriatiche italiane e i paesi dei Balcani (Croazia, Serbia, Montenegro, Albania, Bosnia) che ancora non fanno parte dell'Unione europea.

"Ciò" sottolinea l'assessore alle Politiche economiche e Fondi europei Fabio Gava - consentirà di attivare in Veneto interventi per oltre 5,5 milioni di euro su tematiche che vedono quasi sempre protagonista il mare e spaziano dalla tutela dell'ambiente, soprattutto costiero, alle reti di trasporto marittimo fluviale, allo sviluppo della cooperazione tra i porti dell'Adriatico, all'interscambio culturale e alla nascita di reti tra Università e Centri di Ricerca, alla cooperazione in campo economico sia fra piccole e medie imprese industriali, che nell'ambito del turismo, per arrivare anche ai problemi dell'immigrazione".

Il Transfrontaliero Adriatico è l'INTERREG di "ultima generazione", che consente la cooperazione transfrontaliera fra un Paese membro e i Paesi terzi che, tranne la Croazia in preadesione, ancora sono lontani dall'entrata nell'Unione Europea attraverso il mare.

Il Comitato ha approvato i progetti presentati in risposta al bando, sui tre assi prioritari del Programma, chiuso a marzo di quest'anno, che metteva a disposizione 40 milioni di euro per l'Italia ed ulteriori 12 milioni di euro per i paesi dei Balcani. L'ampiezza dell'area di cooperazione e la novità dell'utilizzo congiunto di più fondi con regole operative anche molto diverse fra loro, ha portato ad una complessa e lunga istruttoria che ha coinvolto, oltre ai partner del Programma, le stesse delegazioni della Commissione europea dislocate nei paesi balcanici.

Il bando ha avuto un'enorme risonanza sul territorio ammissibile delle due sponde dell'Adriatico: sono stati infatti presentati ben 348 progetti, 211 dei quali ritenuti ammissibili e 92 approvati per l'utilizzo di 52 milioni di euro di fondi europei per la cooperazione. Dal Veneto sono arrivate 122 proposte progettuali, confermando il grande interesse per questa area di cooperazione già dimostrato con i sette grandi progetti "a regia regionale", in parte conclusi e completati interamente, altri ancora in corso.

Ne sono stati ammessi in questa prima lista ben 34, di cui 16 a leadership Veneta, proposti dalla Regione direttamente o da agenzie di sviluppo locale ed enti di ricerca o dall'Autorità portuale, per un volume di investimenti di poco più di 5,5 milioni di euro. "Un risultato molto soddisfacente" fa notare Gava "ottenuto anche grazie ad una buona rete di partenariati creati intorno a tematiche di riconosciuto interesse reciproco, che hanno consentito di superare le naturali difficoltà dovute alle distanze culturali, linguistiche, amministrative".