13 giugno 2005

Creare un "collegamento" tra le donne italiane e albanesi sui problemi della pari opportunità. Un obiettivo che si intende raggiungere attraverso l'allestimento di uno Sportello "Infogruaja" nella regione Durazzo, in stretto contatto con lo Sportello "Informadonna" della Regione Marche; entrambi capaci di dialogare con un ponte informatico tra le due sponde dell'Adriatico

È quanto vuole conseguire la Giunta regionale che ha approvato un accordo, da sottoscrivere con la Regione di Durazzo. L'intesa dovrà favorire la promozione delle politiche sull'uguaglianza tra uomini e donne - nel lavoro, nel sociale, nella vita istituzionale - offrendo servizi come informazioni, normative di riferimento, documenti. L'Albania - si legge nella scheda allegata alla deliberazione regionale - vive uno sviluppo del lavoro femminile più lenta di quella maschile e non si segnalano strategie efficaci per recuperare il divario. Il progetto, allora, vuole incidere sulle politiche del lavoro nella regione partner, per la promozione dei valori delle pari opportunità, favorendo "un'etica del lavoro condivisa presso le pubbliche amministrazioni", da divulgare, poi, nelle attività economiche dell'area Adriatica. L'iniziativa sarà finanziata con i fondi europei Interreg III del progetto Popa (Pari opportunità nella pubblica amministrazione). È prevista una spesa di 75 mila euro e la formazione del personale albanese. Interreg III interessa sette regioni adriatiche italiane (Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise, Puglia, Veneto) e quattro Paesi del bacino orientale (Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Serbia e Montenegro). Il Popa, in particolare, rafforza le collaborazioni istituzionali tra il personale femminile delle pubbliche amministrazioni. La realizzazione della rete web "adriatica" rappresenta il quarto intervento programmato, dopo quelli che hanno creato animatori tra le due Regioni, un gruppo di lavoro interdisciplinare marchigiano, un'indagine conoscitiva sui figli dei dipendenti della Regione Marche e sui servizi di accoglienza realizzabili.