4 gennaio 2008

Qual è stata la partecipazione del territorio emiliano-romagnolo alle politiche di coesione europea? Ne parla in dettaglio l'edizione 2007 dell'Eurorapporto, reso pubblico di recente

Fonte: Regione Emilia-Romagna

In occasione del COM-PA, il Salone europeo della comunicazione pubblica, dei servizi al cittadino e alle imprese, tenutosi a Bologna nel novembre scorso, è stato presentato presso lo stand della Regione Emilia-Romagna, in un incontro aperto al pubblico, il nuovo Eurorapporto sulle attività della Regione in attuazione delle politiche dell'UE.

La pubblicazione del rapporto, giunto alla sua decima edizione, è divenuta ormai un appuntamento consolidato per dare visibilità e far comprendere l'impegno e le capacità dell'Amministrazione regionale nell'implementazione delle politiche comunitarie, nell'utilizzo dei fondi europei, in particolare di quelli a finalità strutturale, e nella realizzazione di network e collaborazioni con realtà, istituzionali e non, di altri Paesi e Regioni europee.

Il 10° Eurorapporto si concentra sulle attività della Regione svolte nel 2006 e in parte nel 2007. La prima parte del volume, dedicata alla politica di coesione europea, riserva ampio spazio al nuovo periodo di programmazione 2007-2013, mettendo in rilievo l'approccio strategico unitario che, sia a livello nazionale sia a livello regionale, è stato individuato come percorso per realizzare maggiore efficacia e integrazione tra politiche e risorse comunitarie e nazionali. In questa sezione vengono anche presentati i diversi programmi che, nei prossimi 7 anni, sosterranno la realizzazione di interventi sul territorio regionale attraverso i Fondi strutturali. Vengono, inoltre, esaminati in dettaglio i risultati e l'esperienza conseguiti nell'attuazione della passata programmazione regionale (2000-2006) dei Fondi strutturali.

Di particolare interesse risulta pure la sezione del rapporto dedicata all'attuazione delle politiche comuni dell'UE, in cui si evidenzia il ruolo di primo piano della Strategia di Lisbona e la centralità che la Regione Emilia-Romagna intende darle nella sua agenda politica, nonché gli strumenti legati all'attuazione della Strategia messi in piedi sia all'interno della Regione sia nel confronto con altre Regioni europee. Altro tema di grande importanza su cui il rapporto richiama l'attenzione è quello della promozione delle pari opportunità e della realizzazione di politiche di genere, un impegno questo che la Regione sta affrontando da tempo ed intende portare avanti nei prossimi anni.

L'interesse dell'Emilia-Romagna nell'utilizzo dei fondi europei non si limita però solo alle opportunità derivanti dai Fondi strutturali. Una specifica sezione del rapporto - la sezione 5 - descrive le esperienze di partecipazione della Regione a programmi di finanziamento comunitari direttamente gestiti dalla Commissione UE. Nel 2006 si è registrata un'alta partecipazione a questi programmi, che ha consentito l'avvio di ben 28 progetti transnazionali in molteplici settori, dall'ambiente alla RST, dalle politiche sociali all'istruzione e cultura.

Sempre più forte risulta essere anche la propensione della Regione a consolidare reti e collaborazioni con realtà, istituzionali e non, di altri Paesi. Dal rapporto emerge, infatti, che diverse strutture regionali sono state coinvolte in progetti di sostegno alle amministrazioni pubbliche (cd. twinning o gemellaggi amministrativi) di Paesi di recente adesione all'UE o potenziali candidati, quali Bulgaria, Romania, Serbia, Turchia, Polonia e Lettonia. Attraverso questi progetti, funzionari e dirigenti dei servizi regionali hanno portato la propria esperienza e conoscenza alle amministrazioni pubbliche di quei Paesi per aiutarle a creare condizioni tecniche, organizzative ed amministrative necessarie al recepimento del corpus normativo comunitario e alla gestione dei fondi UE.

Sempre più consistente è la partecipazione a reti europee: LRN - Lisbon Regions Network, RES - Regioni europee per l'educazione alla sostenibilità, ERLAI - European Regions and Local Authorities on Asylum and Immigration, METREX - Rete delle Regioni e Aree metropolitane europee sono alcuni degli esempi più significativi dei network di cui la Regione è partner.

Concludono il rapporto una sezione dedicata all'attuazione della normativa comunitaria e agli aiuti di Stato e una sezione riguardante i servizi di informazione sull'Europa esistenti sul territorio regionale. Nella prima sezione, oltre all'elenco delle notifiche di provvedimenti regionali che prevedono misure di aiuto inoltrate, nel 2006 e 2007, alla Commissione UE per l'esame di compatibilità, è riportata la ricognizione, per settori, dello stato di conformità al diritto comunitario dell'ordinamento regionale, effettuata dal gruppo di lavoro interdisciplinare costituito a tale scopo.

Per quanto riguarda invece i servizi di informazione, alle numerose risorse già da tempo disponibili (servizi di informazione regionali attivati attraverso siti web o strumenti informatici, centri d'informazione presenti sul territorio), si sono aggiunte da quest'anno due novità: l'Antenna Europe Direct presso l'Assemblea legislativa regionale e il nuovo portale Fondi Europei 2007-2013. L'Antenna, al servizio dei cittadini di tutto il territorio regionale, è parte della Rete d'informazione Europe Direct e costituisce il 6° centro d'informazione ED presente in Emilia-Romagna.

Fondi europei 2007-2013 è invece un sito web interamente dedicato alle opportunità offerte agli organismi del territorio regionale dalla programmazione 2007-2013 dei Fondi strutturali. Ampio spazio è dedicato, in particolare, alla "Cooperazione territoriale europea" con apposite sezioni dedicate ai sei programmi transfrontalieri e transnazionali a cui partecipa la Regione Emilia-Romagna.
L'incontro di presentazione dell'Eurorapporto è stata l'occasione per far conoscere anche queste due nuove risorse.

Vedi il testo integrale del 10° Eurorapporto della Regione Emilia-Romagna, sul sito "SpazioEuropa".

Si veda inoltre il sito "Fondi Europei 2007-2013" della Regione Emilia-Romagna.