18 ottobre 2006

Sta per concludersi il progetto "AR.CO." promosso da Regione Puglia e Regione Abruzzo nell'ambito del programma INTERREG III A Transfrontaliero Adriatico, realizzato con diversi paesi del sud est Europa

Fonte: Regione Puglia
Si concluderà all'Aquila il 4 dicembre il percorso di AR.CO. "Raccontare i Balcani" e lo sviluppo di scambi culturali tra le due sponde dell'Adriatico è l'obiettivo del cartellone di seminari, spettacoli e concerti che porteranno, tra l'altro, a Lecce e Nardò dal primo al 4 novembre artisti, scrittori, giornalisti, docenti universitari.

Queste le basi del progetto "AR.CO. Artistic Connections", promosso da Regione Puglia e Regione Abruzzo nell'ambito del programma Interreg III A Transfrontaliero Adriatico, con Croazia, Albania, Bosnia, Serbia e Montenegro. Il progetto è stato presentato il 12 ottobre scorso in Regione dall'assessore al Mediterraneo Silvia Godelli, dall'assessore alla Cultura della Regione Abruzzo Elisabetta Mura, dal project manager di AR.CO Franco Ungaro e dal dirigente del settore Mediterraneo Bernardo Notarangelo.

"Il progetto - ha spiegato l'assessore Godelli - ha messo in rete i teatri delle due sponde per favorire produzioni comuni e scambi tra produzioni di teatri di diverse provenienze e storie artistiche e culturali. Un secondo obiettivo è stato quello di costruire nuove professionalità e competenze, offrendo quindici borse di studio, metà delle quali destinate a ragazze, che sono andate non solo a giovani delle nostre due regioni, ma anche a cinque persone provenienti dai paesi balcanici". Questi giovani - ha detto ancora - "sono messi in contatto con il sistema dello spettacolo e con le articolazioni della vita culturale delle rispettive aree territoriali per capire e cogliere i possibili collegamenti".

L'assessore alle Politiche culturali della Regione Abruzzo, Elisabetta Mura, ha dichiarato che "è importante il rapporto con i Balcani, perchè c'è una sorta di resistenza da parte delle popolazioni. Aspirano all'Europa ma la separazione geopolitica prima e la guerra dopo, hanno provocato nei giovani una certa disillusione sui "buoni valori" dell'Occidente dalla libertà all'eguaglianza. Questi progetti ricordano che in fondo siamo uno stesso grande popolo meticcio, che abbiamo una storia condivisa. La Puglia e l'Abruzzo hanno caratteristiche comuni e una volontà comune di pensare all'idea dell'area mediterranea. Il progetto AR.CO. ha dato grandi impulsi di conoscenza delle storie di ogni singolo luogo dell'ex Jugoslavia con una grande attenzione verso i giovani tra i 16 e i 25 anni: un segnale dell'investimento che si vuole fare rispetto alla cultura".

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