Redazione 20 settembre 2007

Il vicepresidente della Regione Puglia traccia un bilancio positivo delle iniziative di cooperazione e internazionalizzazione promosse alla Fiera del Levante, grazie all'azione congiunta degli assessorati allo Sviluppo Economico e al Mediterraneo

Fonte: Puglia

Cooperazione e internazionalizzazione: queste le linee guida che hanno caratterizzato il fitto programma di eventi inserito nel quadro delle iniziative promosse dalla Regione Puglia nella 71° edizione della Fiera del Levante e attuate grazie al lavoro congiunto dell'assessorato allo Sviluppo Economico e dell'assessorato al Mediterraneo.

Ad ispirare questa strategia di integrazione un unico obiettivo: moltiplicare le occasioni di incontro tra sistemi operativi pugliesi e partner ritenuti interessanti per settore specifico o per paese, come ha spiegato Sandro Frisullo, vicepresidente della Regione Puglia e assessore allo Sviluppo Economico e Innovazione Tecnologica. E la Fiera rappresenta di certo a Bari la più grande opportunità in questo senso.

Positivo dunque il suo giudizio: "Abbiamo avuto un'agenda intensa, che ha confermato Bari e la Puglia come snodo strategico delle politiche di cooperazione allo sviluppo e di internazionalizzazione della nostra economia nei confronti della comunità del Levante. Quest'anno la Fiera ha vinto la sfida di essere percepita come uno dei luoghi del dialogo politico ed istituzionale e dello scambio commerciale tra i Paesi del Mediterraneo.

Tre i momenti di eccellenza. Il convegno concluso dal Ministro degli Esteri Massimo D'Alema ha avuto un peso nazionale e internazionale. L'Europa - ha detto D'Alema - non può tollerare il "buco nero" rappresentato da alcuni paesi dei Balcani; è quindi importante che essi vengano rapidamente inclusi in questa Europa che si allarga fino alla Turchia. Questo è un passaggio decisivo per la nostra strategia, perché la cooperazione, il dialogo e il processo di democratizzazione fanno tutt'uno con la politica di internazionalizzazione. Da qui la felice intuizione della sinergia fra gli assessorati al Mediterraneo e allo Sviluppo Economico.

Altro step di rilievo è stato il forum con il Ministro del Commercio Internazionale e delle Politiche Europee Emma Bonino e le imprenditrici dell'area dei Balcani, del Caspio e del Caucaso, che ci ha fatto conoscere una realtà in fase di modernizzazione accelerata, di cui noi siamo gli interlocutori privilegiati. Non si tratta di colonizzare o fare assistenza, ma di definire un quadro di convenienza reciproca.

Infine, l'Accordo Quadro firmato dal presidente Vendola con il Ministro Bonino è stato decisivo per le politiche di internazionalizzazione, perchè pone le basi per la condivisione di strategie e l'unificazione di strumenti: se mettiamo insieme Ministero del Commercio Internazionale, ICE, Camere di Commercio e Sprint, possiamo immaginare un luogo unico, una sorta di cabina di regia con competenze trasversali rafforzate, che metta in rete gli sforzi sull'internazionalizzazione oggi compiuti separatamente. L'obiettivo è quello di far fare affari e fare business. Per questo amplierei la modalità del be-to-be creando, in accordo con le Ambasciate e Unioncamere, dei 'desk aperti' ovvero dei presidi fissi, sburocratizzati, attraverso cui dare continuità al lavoro svolto. Insomma, abbiamo compiuto un passo in avanti, ma c'è ancora tanto da fare."