28 febbraio 2008

Il 12 febbraio a Sarajevo, presso l'Ambasciata d'Italia, è stato presentato il portale della cooperazione italiana in Bosnia Erzegovina. Idee, progetti, risorse per interventi in rete

Fonte: Osservatorio sui Balcani

"L'Italia ha destinato in questi anni 212 milioni di euro per programmi di assistenza alla Bosnia Erzegovina. I nostri interventi sono iniziati durante la guerra con aiuti umanitari e di emergenza, per poi continuare attraverso il sostegno alla ricostruzione delle strutture e delle attività produttive e infine, nella fase attuale, con programmi di partenariato". L'Ambasciatore italiano a Sarajevo, Alessandro Fallavollita, ha aperto la conferenza stampa di presentazione del nuovo portale della Cooperazione Italiana in Bosnia Erzegovina ricordando cifre ed evoluzione dell'impegno del governo nel Paese balcanico, un impegno che oggi ammonta ad oltre 32 milioni di euro per progetti in corso di carattere bilaterale e multilaterale.

La Bosnia Erzegovina nel dicembre scorso ha parafato l'Accordo di Associazione e Stabilizzazione con l'Unione Europea, e il ruolo italiano è oggi diretto ad accompagnare il percorso di transizione verso Bruxelles nell'augurio, espresso dall'Ambasciatore, "che presto vengano soddisfatte le condizioni che possano portare alla firma di questo accordo, cruciale per lo sviluppo del Paese".

Il ruolo della cooperazione italiana in questo contesto è fondamentale, e proprio per sostenere il lavoro delle organizzazioni non governative, delle associazioni e istituzioni italiane e bosniache che operano nel settore è nato il portale www.utlsarajevo.org.

Il direttore dell'UTL di Sarajevo, Aldo Sicignano, ha sottolineato che la cooperazione italiana attraverso questo strumento "rende trasparente la propria attività", e che il portale "non intende essere solo uno strumento di informazione ma anche di aiuto alla programmazione degli interventi futuri". Il portale, trilingue (italiano, bosniaco e inglese), fornirà al pubblico e agli operatori informazioni sullo stato di sviluppo delle diverse attività e allo stesso si cercherà di facilitare il lavoro di rete tra istituzioni: "Il coordinamento tra i diversi attori della cooperazione - ha continuato Sicignano - è una delle questioni più difficili in Bosnia Erzegovina, e sotto questo profilo lo strumento web rappresenta un opportunità fondamentale".

I principali settori di intervento della cooperazione italiana in Bosnia Erzegovina, in questo momento, sono l'agricoltura e l'ambiente (oltre 10 milioni di euro), i diritti umani e sociali (circa 8 milioni di euro), progetti di sviluppo economico, il rafforzamento istituzionale (in particolare nel settore della giustizia), la sanità, lo sminamento e programmi rivolti ai giovani. Da poco la cooperazione italiana ha portato a termine la prima fase di un progetto di formazione rivolto ai giornalisti locali.

Cecilia Ferrara, dell'Ufficio Comunicazione della Cooperazione italiana a Sarajevo, ha presentato nel dettaglio la struttura del portale. Un corpo centrale di notizie permette di accedere a informazioni su finanziamenti e stato di sviluppo di ogni progetto, oltre a ospitare un ambiente dedicato alla presentazione di associazioni e ong attive in Bosnia Erzegovina.

Nella spalla sinistra del sito la sezione dell'unità Eudesk: "Si tratta di un'unità creata nel 2006 per volontà del direttore Sicignano - ha spiegato il coordinatore dell'Eudesk a Sarajevo Davide Bussi - che rientra nella più generale strategia della cooperazione italiana nei Balcani occidentali, con unità analoghe a Tirana e Belgrado. Lo scopo è quello di fornire assistenza tecnica e supporto alle istituzioni italiane e bosniache che intendano partecipare ai programmi europei".

La sezione Eudesk del portale ospiterà inoltre un database con la descrizione dei programmi comunitari in corso nel Paese, e avrà non solamente una funzione di archivio ma anche quella di sostegno alla creazione di sinergie tra i diversi attori che operano in Bosnia Erzergovina.

In questa sezione si possono già reperire notizie utili per accedere ai bandi europei e in particolare informazioni relative ai programmi Interreg, Twinnings e Ipa. Un apposito ambiente della parte Eudesk ospita il quadro normativo relativo al percorso europeo della Bosnia.