9 marzo 2012
Vista su Novi Sad, foto di P.Medved

Nei giorni scorsi si è tenuto in Vojvodina il concerto dell'Ensemble Concertando, organizzato dall'Istituto Italiano di Cultura di Belgrado in collaborazione con la Gioventù Musicale serba e il Dipartimento di Lingue romanze dell’Università di Novi Sad. I quattro artisti avevano già riscosso successo a Roma in ottobre, con il concerto tenutosi presso il Quirinale e andato in diretta su Radio Rai 3

Fonte: Istituto Italiano di Cultura in Belgrado

E’ stato trasmesso in diretta su Radio Novi Sad il concerto dell’Ensemble Concertando tenutosi lo scorso 24 febbraio presso la Sala grande del Municipio del capoluogo della Vojvodina, organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura in Belgrado, con la collaborazione della Gioventù Musicale serba e del Dipartimento di Lingue romanze dell’Università di Novi Sad.

Presentato da Sira Miori, il nuovo direttore dell’Istituto e Coordinatore d’area, il concerto era stato preceduto da due lezioni-concerto tenute qualche giorno prima dagli stessi artisti – il tenore Leonardo De Lisi, il soprano Simonida Miletić, la pianista Lucrezia Proietti e il violoncellista Pierluigi Ruggiero – nella sala grande dell’Istituto Italiano di Cultura in Belgrado e realizzate con la collaborazione della Facoltà di Musica dell’Università della capitale serba.

La prima lezione concerto si è sviluppata attorno al percorso che collega belcanto, melodramma e canzone popolare classica. C’è infatti un sottile filo che lega la creazione delle più belle e famose arie del repertorio lirico italiano dell’Ottocento - da Rossini, a Bellini, a Verdi - e la vasta produzione di canti popolari che attraversa tutta la storia italiana, dal Medioevo ad oggi. La dimensione musicale popolare delle canzoni veneziane e napoletane, intima e semplice, è stata presentata dal M° Leonardo De Lisi, in rapporto dialettico con quella complessa e teatrale del belcanto e del melodramma. L’interpretazione e la versione in lingua serba sono state assicurate da Simonida Miletić, soprano, nata a Belgrado e docente di canto lirico alla Scuola di Musica di Poggibonsi in Toscana.

E' stata quindi proposta ed eseguita un’esperienza artistica di concertazione armonica tra parola, canto e musica, con le mirabili atmosfere che due strumenti principe del Romanticismo musicale europeo - il pianoforte, con Lucrezia Proietti e il violoncello, con Pierluigi Ruggiero - regalano a questi preziosi capolavori del canto lirico e della musica popolare italiana.

La seconda lezione-concerto si è sviluppata secondo un percorso poetico e musicale alla scoperta della romanza e del suo sublime connubio tra parola e musica. Qui l’artefice principale anziché essere il compositore è il poeta, i cui versi hanno ispirato la melodia e l’armonia musicale. Fra i compositori di romanze che tra Ottocento e Novecento conquistarono solida reputazione e popolarità, si distinsero alcuni musicisti le cui creazioni più celebri hanno figurato nel programma: grandi compositori (G. Rossini, V. Bellini), virtuosi brillanti (F. Liszt, A. Piatti), cameristi apprezzati (M. E. Bossi, F. P. Tosti), esponenti della musica moderna (M. Castelnuovo Tedesco).

Le opere e i testi che hanno ispirato questi artisti sono stati scritti dai maggiori poeti della letteratura italiana, da Dante a D’Annunzio, ovvero da famosi librettisti, da Metastasio, a Maffei, a Romani. Il programma della seconda lezione-concerto è stato infatti pensato per ricostruire l’atmosfera delle serate musicali che si tenevano nei salotti borghesi, frequentati, fin dal Settecento, da intellettuali e musicisti, dove l’artista poteva sperimentare e innovare, libero dalle censure e dai vincoli “di mercato” dei teatri.

Con l’iniziativa dell’Istituto Italiano di Cultura in Belgrado, L'Ensemble Concertando ha riproposto a Novi Sad e a Belgrado il concerto tenuto, nell’ottobre scorso, nella Cappella Paolina del Palazzo del Quirinale in Roma, con diretta su RadioRai3.