14 febbraio 2006

Esiste una Toscana, spesso invisibile, che con il sistema del microcredito sostiene gli sforzi di liberazione umana di tante popolazioni nel Sud del Mondo - ma anche nei Paesi dell'est che sono appena entrati o stanno per entrare nella Unione Europea - costrette in situazioni di povertà e di sottosviluppo. Ecco i risultauti del seminario "Microcredito e cooperazione decentrata: esperienze a confronto" organizzato da Regione Toscana e Etimos lunedì 13 febbraio a Firenze

Fonte: Regione Toscana
E' una Toscana fatta di ong e cooperative sociali, di banche tradizionali ed etiche, di associazioni e parrocchie; infiniti tasselli, che neppure si conoscono bene fra loro, operano con metodi diversi, con motivazioni ideali varie ma con un medesimo stile: aiutare con gli strumenti economici della piccola imprenditorialità gli sforzi per una maggiore giustizia nelle aree più povere del mondo senza offendere la dignità delle popolazioni di cui, al contrario, si vuole promuovere un adeguata sviluppo sostenibile.
Una esperienza - quella toscana - complessa e articolata che la Regione intende accompagnare e valorizzare.

Proprio oggi, al termine di un seminario di studio promosso da Regione ed Etimos (lo strumento specifico di Banca Etica), è stato concordato di dar vita a un "Comitato toscano per il microcredito nella cooperazione internazionale".
Si tratta - spiegano all'assessorato per la Cooperazione internazionale - di definire un programma coordinato fra i diversi soggetti e integrato con i progetti che la stessa Regione sta sviluppando in diverse aree del mondo. Nel seminario sono state ascoltate anche esperienze di altre Regioni su uno strumento che restituisce dignità alle persone a alle categorie cosiddette "non bancabili".
Il rinnovato impegno della Toscana è coerente con la dichiarazione finale approvata dalla Conferenza Euromediterranea a Roma il 5/6 dicembre 2005 a conclusione dell'anno internazionale del microcredito.

I milioni di poveri, in particolare donne, rappresentano uno "scandalo intollerabile" e le sempre maggiori esperienze di microcredito sono una speranza che anche la Toscana intende sempre più percorrere nel rinnovo delle sue politiche di Cooperazione internazionale.