25 giugno 2008

La rete di 11 undici importanti Ong italiane invia a rappresentanti del governo un documento, in cui si chiede che in attesa della riforma di legge si indichino chiare linee politiche del settore cooperazione

Fonte: AISE

"L'attenzione ai paesi più poveri e il rilancio della cooperazione allo sviluppo devono divenire prioritari nella politica estera dell'Italia. Il prossimo anno il nostro paese ospiterà il G8 e il Governo italiano non può presentarsi inadempiente rispetto agli impegni assunti a livello internazionale". È quanto affermano le Ong di "LINK 2007 - Cooperazione in rete", nel documento inviato al Ministro degli Esteri e ai Presidenti delle Commissioni Esteri di Camera e Senato lo scorso 11 giugno.

Arturo Alberti, presidente di LINK 2007, l'associazione per la cooperazione allo sviluppo che raggruppa undici importanti Ong italiane: Avsi, Cesvi, Cisp, Coopi, Cosv, Medici con l'Africa Cuamm, Gvc, Icu, Intersos, Lvia, Movimondo, ha inviato al Ministro degli Esteri Frattini ed ai Presidenti delle Commissioni Esteri del Senato, Lamberto Dini, e della Camera, Stefano Stefani, un documento di proposta per rilanciare, da subito, la cooperazione allo sviluppo.

"Nei recenti anni passati è andato consolidandosi - affermano le Ong - un generale consenso delle forze politiche su alcune linee che possono permettere un rilancio della cooperazione. Ci sono ormai tutte le premesse perché durante questa legislatura sia approvata la riforma della legge del 1987: vent'anni, in cui il mondo è cambiato".

Basandosi sugli elementi di consenso politico, che vengono elencati e riproposti per la riforma, le Ong di LINK 2007 chiedono che, pur con l'avvio del lavoro di riforma della legge, il Governo emani un Decreto Legge per garantire alla Cooperazione allo sviluppo una chiara direzione politica e gli strumenti necessari per essere attuata dignitosamente.

In particolare, si propone: una programmazione coerente degli interventi, con priorità definite e con chiari e verificabili obiettivi; una flessibilità nella gestione delle risorse, attraverso lo strumento della contabilità speciale, pur nella severità della gestione e del controllo; l'adeguamento dell'organico della Direzione Generale per la cooperazione allo sviluppo; l'istituzione di una consulta per la cooperazione che rafforzi la sussidiarietà e valorizzi quanto il sistema Italia, ed in particolare il mondo non governativo, sta producendo in azioni, idee e proposte concrete.

LINK 2007 chiede inoltre l'aumento delle risorse finanziarie - obbligatorio, non solo per ragioni di giustizia ma anche per il ruolo internazionale che l'Italia deve meritarsi - a partire dalla prossima legge di bilancio, cioè da subito, secondo gli impegni assunti in sede europea e comunque in misura percentuale non inferiore alle annunciate previsioni per le spese militari.