15 ottobre 2008

'Conoscere e farsi conoscere' attraverso il multilinguismo. Esponenti della cultura e delle emittenti radiotelevisive italiane e balcaniche ne parlano in un convegno, organizzato dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona

Fonte: Comunità Radiotelevisiva Italofona

Anche nei paesi dell'Europa sud-orientale l'italiano e la cultura che esso esprime sono una delle componenti del mosaico che nell'epoca della globalizzazione richiede ed esalta la molteplicità nella diversità e partecipa al rafforzamento delle relazioni tra l'Italia e i vicini paesi orientali.

La RTSH albanese (Radio Televizioni Shqiptar) diffonde ogni giorno sul proprio canale televisivo due ore di trasmissioni in lingua italiana; in Slovenia, Capodistria ha una propria emittente multimediale italofona, in Croazia, Radio Fiume trasmette in italiano, ma anche in altri paesi dei Balcani la lingua italiana è viva e presente.

Il multilinguismo esprime la necessità di farsi conoscere e di conoscere. Ed è in questo spirito che la Comunità Radiotelevisiva Italofona intende muoversi entro l'ambito dei suoi soci, ma anche andando alla scoperta di un pubblico aperto agli scambi ed alla sensibilità di coloro che, magari non parlanti l'italiano, amano la dimensione del "sentire italico" - dalla cucina, alla lingua, dalla moda e dal prodotto italiana alla cultura.

Reciprocamente, si vuole mettere in risalto quanto questo sarà tributario degli arricchimenti nelle relazioni tra altri modi di sentire e vivere la realtà di regioni aperte e malgrado ciò sempre legate alle proprie tradizioni.

Ampia l'articolazione dei lavori del convegno che si apre domani a Tirana, dal titolo "L'italicità e i media nei paesi dell'Europa sud-orientale". L'evento è un'iniziativa della Comunità Radiotelevisiva Italofona, ente che promuove e sostiene la diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo i cui membri fondatori sono: RAI, RTSI (Svizzera), Radio Vaticana, RTV Koper Capodistria, San Marino RTV .

Nella sessione di apertura, grazie a due relazioni introduttive tenute da una personalità italiana ed una albanese, si verificherà se il ruolo di una lingua e di una cultura come quella italiana, possa avere un valore nuovo nei processi di globalizzazione; una questione che, anche se si riferisce alle storie specifiche di ogni realtà nazionale e regionale, rappresenti nel contempo una fonte di rinnovamento e di crescita.

Nel secondo giorno si farà il punto sulla situazione attuale e sulla sensibilità degli enti radiotelevisivi e multimediali presenti nei Balcani nei riguardi degli scambi interculturali con l'italicità e le sue diverse realtà socio-culturali. Si tesseranno le conclusioni durante la finale tavola rotonda, a cui interverranno esponenti della cultura e delle radiotelevisioni italiane e balcaniche, con l'auspicio che possano nascere e svilupparsi scambi e produzioni pensate per un arricchimento reciproco, secondo il motto "conoscere e farsi conoscere".

Si veda il programma dettagliato nella sezione appuntamenti.