22 settembre 2005

Quali sono stati gli interventi e i progetti realizzati dalla Regione Veneto in questi ultimi anni per promuovere una cultura di pace e di rispetto dei diritti umani e a favore della cooperazione allo sviluppo e alla solidarietà internazionale? Risponde a questi interrogativi l'ultima iniziativa del Governo veneto che ha realizzato, a cura di Italia Lavoro spa, un volume e un cd rom che forniscono una completa e inedita raccolta d'informazioni in questo settore

Fonte: Regione Veneto
Stamani a Padova, nella Sala Rossini del Caffè Pedrocchi, volume e cd rom sono stati presentati alla stampa, agli operatori, agli addetti ai lavori, dall'Assessore regionale alle relazioni internazionali e cooperazione allo sviluppo Isi Coppola. Erano presenti anche Antonio Papisca, direttore del Centro interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli dell'Università di Padova e Mario Barbieri di Italia Lavoro.

A margine della presentazione dei due strumenti, che saranno un utile riferimento di lavoro per studenti, docenti, operatori di associazioni onlus, operatori pubblici, Coppola che ricordato che gli obiettivi regionali del programma 2004-2006 sui diritti umani e la cultura di pace sono stati individuati nella promozione dei diritti dei bambini e delle bambine e nella diffusione e radicamento della cultura dei diritti umani e che, conseguentemente a ciò, le priorità fissate sono la lotta a ogni forma di sfruttamento dei minori, l'educazione alla pace e ai diritti umani e la sensibilizzazione a temi quali la pace, la democrazia e o sviluppo umano, l'eliminazione di ogni forma di sfruttamento nei confronti delle donne, il dialogo interculturale e la lotta contro il razzismo e la xenofobia. "Siamo la prima regione in Italia - ha rilevato Coppola - che ha avuto una legge specifica sui diritti umani e la cultura di pace alla fine degli anni ottanta, integrata successivamente da un'altra legge regionale del 1999.

Abbiamo maturato un'esperienza importante che ci ha portato anche al Tavolo di cooperazione del Ministero degli Affari Esteri con il quale abbiamo condiviso la ricchezza della Regione Veneto in questo settore a partire dagli studi dell'Università di Padova, dalle associazioni di volontariato e dalle ong presenti in gran numero sul territorio veneto. Oggi il nostro bilancio è positivo, perché possiamo ben dire che i nostri progetti di cooperazione partono, sono portati a buon fine e sono monitorati attentamente dalla Regione e rendicontati precisamente".

Dal 2001 al 2004 - ha informato l'Assessore veneto - gli stanziamenti regionali in questo settore sono stati complessivamente di 1.408.000 euro con 51 iniziative messe a bando". Per quanto riguarda invece la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà internazionale, Coppola ha spiegato che gli obiettivi per il periodo 2004-2006 fissati dal Veneto sono la riduzione della povertà e la sicurezza alimentare, l'educazione e la formazione professionale, il miglioramento della condizione femminile, la riduzione della mortalità infantile; in questo quadro le priorità segnate sono la lotta contro l'Aids e le altri gravi malattie, la tutela dell'ambiente e delle risorse idriche, il supporto ai processi di rafforzamento istituzionale, il sostegno alle PMI, al microcredito, ai rapporti di partenariato per lo sviluppo locale. "Le risorse finanziarie decise dalla Regione dal 2001 al 2004 sono state pari a 7.420.000 euro - ha ricordato Isi Coppola - per 176 iniziative messe a bando la maggior parte delle quali rivolte all'Africa (68), all'America Latina (51), all'Europa Orientale (47), e al Medio Oriente (10).

In questi anni di attività istituzionale - ha concluso Coppola - siamo riusciti a diffondere, in particolare nelle scuole, con iniziative rivolte sia agli studenti che agli insegnanti, molti progetti di educazione e formazione sui diritti umani per promuovere una cultura di pace e abbiamo fatto diventare una tradizione certa la positiva collaborazione tra associazioni, enti locali e altri organismi pubblici e privati per arrivare alla creazione di reti in tutto il Veneto". Si ricorda, in particolare, che il maggior numero di interventi regionali è stato rivolto a realizzare programmi di formazione, alla fornitura di attrezzature e di generi di confronto, alla fornitura e costruzione di impianti e infrastrutture, alla cooperazione nel settore socio-sanitario.