23 gennaio 2007

In occasione di un convegno tenutosi ieri, 22 gennaio, studenti di scuole superiori e studenti universitari hanno potuto approfondire il tema dell'Euroregione transfrontaliera e i suoi intrecci con il processo di integrazione europea

Fonte: Regione Friuli-Venezia Giulia
Gli studenti delle scuole superiori del Friuli Venezia Giulia, vale a dire i futuri cittadini dell'Europa, approfondiscono e discutono il tema delle prospettive dell'Unione europea e in particolare del progetto di Euroregione transfrontaliera. L'occasione è stata offerta dal convegno 'Euroregione: giovani, informazione e identità nella nuova Europa', svoltosi ieri a Gorizia nell'aula magna dell'istituto 'Fermi', con la partecipazione dell'assessore regionale per le Relazioni internazionali e comunitarie Franco Iacop.

Il convegno è stato promosso dalla direzione regionale competente, con la collaborazione di Risorse Umane Europa, ed ha coinvolto, oltre agli allievi del polo liceale "Dante Alighieri" di Gorizia, anche gli studenti universitari del Corso di Relazioni pubbliche che ha sede nel capoluogo isontino.

L'appuntamento si inserisce inoltre all'interno di un più ampio progetto di approfondimento dei temi europei che, a partire dal 2005, coinvolge 15 istituti superiori della regione, nei quattro capoluoghi provinciali ma anche a Tolmezzo, San Daniele del Friuli e Sacile.

Dopo il saluto del preside del liceo "Dante Alighieri" Pietro Biasiol, l'assessore Iacop ha ricordato nel suo intervento che il processo di unificazione europea, iniziato proprio cinquant'anni fa con la firma del Trattato istitutivo della Cee, ha garantito una fase senza precedenti di pace e prosperità all'Europa, vale a dire a un continente per millenni teatro di conflitti, contrapposizioni e tragedie, culminate con le due guerre mondiali nella prima metà del secolo scorso.

Secondo Iacop, dopo la bocciatura del Trattato costituzionale nei referendum in Francia e Olanda, occorre riprendere con coraggio il cammino dell'Europa, passando da un'integrazione a carattere prevalentemente economico a una vera e propria unione politica: 'Ma per far questo - ha sottolineato - occorre che l'Europa si avvicini alla società e alla quotidianità dei cittadini'.

La parte centrale del convegno è stata dedicata a una serie di domande sull'Euroregione rivolte all'assessore Iacop dagli studenti, frutto di un lungo lavoro di approfondimento svolto in classe in laboratori di riflessione e informazione sui temi europei.

Le domande degli studenti, rappresentanti delle varie classi che hanno partecipato al progetto, sono state molto puntuali, rivelando grande interesse per l'Euroregione transfrontaliera promossa dal Friuli Venezia Giulia, con Veneto, Carinzia, Slovenia e due Contee dell'Istria croata: quali i vantaggi e gli svantaggi del progetto, quale la struttura giuridica del nuovo soggetto, quali le ricadute su aspetti quali la scuola, il lavoro, la sanità, lo sport, la tutela dell'ambiente.

Altri quesiti hanno riguardato l'identità culturale dell'Euroregione, l'eventuale lingua comune, la capitale, per arrivare fino a temi di più ampio respiro, come le conseguenze sui flussi migratori del recente ingresso di Romania e Bulgaria nell'Unione europea.

Queste domande hanno consentito all'assessore Iacop di chiarire alcuni aspetti fondamentali dell'Euroregione, con la quale i soggetti coinvolti si propongono di ampliare la reciproca cooperazione, superando i confini imposti dalla politica e fornendo in questo modo un contributo importante al processo di integrazione Europea.

Pur avendo i soggetti coinvolti esperienze storiche e radici comuni (la cristianità di Aquileia, l'Impero multinazionale degli Asburgo), l'Euroregione non mira a realizzare - ha chiarito Iacop - una omologazione fra le diverse identità, bensì a valorizzarle in un quadro di comune collaborazione.

Il convegno è continuato per tutta la mattinata, con comunicazioni e approfondimenti a cura della direzione regionale Relazioni internazionali e comunitarie e del Polo universitario di Gorizia, sul tema dei rapporto fra i giovani e l'Europa.