Nicole Corritore 19 giugno 2007

Il Cantone di Sarajevo ha da poco una sede a Bruxelles, presso l'ufficio della Regione Friuli-Venezia Giulia. Una collaborazione regionale dal "basso" che intende sostenere l'integrazione europea dei Balcani

Fonte: Regione Friuli-Venezia Giulia

Dallo scorso 7 giugno la "Casa comune" di Friuli-Venezia Giulia, Carinzia (Austria) ed Istria (Croazia) a Bruxelles si arricchisce di un nuovo partner: il Cantone di Sarajevo (Bosnia Erzegovina). Sarajevo, dunque, potrà disporre di una sede di rappresentanza, nell'ambito dell'Ufficio di collegamento della Regione-Friuli Venezia Giulia, situato a poche centinaia di metri dai principali palazzi della Ue, che nella serata del 7 giugno è stata inaugurata dall'assessore regionale per le Relazioni Internazionali e Comunitarie, Franco Iacop, e dallo stesso presidente del Cantone di Sarajevo, Denis Zvizdic.

L'ospitalità della Regione Friuli-Venezia Giulia a Sarajevo "nasce" lo scorso anno, allorchè in occasione della riunione dell'Ufficio politico dell'ARE (Assemblea delle Regioni d'Europa) nella capitale bosniaca Zvizdic espresse al presidente del Friuli-Venezia Giulia Riccardo Illy la volontà di appoggiarsi ad una realtà regionale ben inserita nei meccanismi comunitari per sviluppare un proprio ufficio a Bruxelles.

Obiettivo specifico dell'insediamento del Cantone di Sarajevo nella capitale dell'Unione europea è infatti quello di avviare una specifica presenza istituzionale presso tutti i potenziali interlocutori comunitari, anche nella prospettiva di una futura adesione della Bosnia alla Ue. Bosnia, come è stato sottolineato nella cerimonia di inaugurazione, che assieme ad Italia, Austria e Croazia già comunque fa parte del Consiglio d'Europa di Strasburgo.

"Il nostro appoggio alla Regione di Sarajevo va nella direzione dell'allargamento dell'Unione europea verso il Sud-Est Europa - ha sottolineato l'assessore Iacop - una prospettiva che necessariamente dovrà comprendere quei territori che di certo possono rappresentare la nuova dimensione dell'Europa". "Grazie anche a questo ottimo esempio di collaborazione regionale, vogliamo veder crescere il concetto dell'integrazione europea - ha concluso - dimostrando come l'Europa si può costruire con un approccio "dal basso", con il coinvolgimento delle comunità locali e delle realtà regionali".

Di fatto, nella "Casa comune" di Bruxelles della Regione Friuli-Venezia Giulia risultano oggi operativi il Land della Carinzia, la Regione Istriana, il Cantone di Sarajevo, la Camera di commercio di Trieste, nonchè una trentina di realtà ed organizzazioni del Friuli-Venezia Giulia che due anni fa sottoscrissero ufficialmente il protocollo "Insieme in Europa" per l'utilizzo della sede FVG.

Alla cerimonia sono anche intervenuti l'assessore carinziano per gli Affari Europei Josef Martinz, l'ambasciatore di Bosnia presso la Ue, Lidija Topic, l'ex presidente del Comitato delle Regioni della Ue, George Chabert (ora ministro dei Lavori Pubblici della Regione di Bruxelles), ed il segretario generale dell'Assemblea delle Regioni d'Europa, Klaus Klipp.

Nella stessa giornata, l'assessore Iacop ed il presidente Zvizdic hanno inoltre concordato di avviare consultazioni bilaterali per giungere alla stipula di un protocollo d'intesa tra Regione Friuli-Venezia Giulia e Cantone di Sarajevo di collaborazione in campo istituzionale, economico e sociale, che potrà essere sottoscritto dai due presidenti già nel corso del prossimo autunno o a Sarajevo o direttamente a Bruxelles, in occasione degli "Open Days" promossi dall'Unione europea.