18 dicembre 2009

A otto mesi dall'approvazione del Piano nazionale per la disabilità in Kosovo, si è tenuto in questi giorni a Pristina il primo workshop dedicato alla sulla sua implementazione e ai primi risultati raggiunti

Fonte: Cooperazione Italiana allo Sviluppo in Serbia, Kosovo, e Montenegro

Si è tenuto mercoledì 2 dicembre a Pristina - alla presenza dell'Ambasciatore d'Italia, Michael Giffoni e della Direttrice dell'UTL per la Serbia, il Kosovo e il Montenegro, Anna Zambrano - l'importante workshop sull'implementazione del "Piano d'Azione Nazionale sulla Disabilità 2009-2011" della Repubblica del Kosovo.

Il processo di redazione del Piano Nazionale sulla Disabilità (PAD) del Kosovo è stato sostenuto e finanziato dal Ministero degli Affari Esteri italiano. La Cooperazione Italiana ha fornito una preziosa assistenza tecnica all'Ufficio per la Good Governance, i Diritti Umani e le Pari Opportunità del Primo Ministro del Kosovo fin dal settembre 2008, mentre un team di esperti esterni ed esperti dell'UTC ha seguito e coadiuvato il processo di definizione dei contenuti del PAD e incoraggiato la partecipazione della società civile kosovara a tutte la fasi della preparazione del documento.

Il seminario, tenutosi a Pristina, è servito per fare il punto della situazione sul PAD, dopo la sua approvazione avvenuta il 29 aprile 2009. In particolare, sono stati analizzati i risultati ottenuti grazie al Piano, ma anche le difficoltà e gli ostacoli che ancora limitano la piena realizzazione dei diritti delle persone diversamente abili in Kosovo. Al workshop, oltre ai rappresentanti dei Ministeri della Sanità, dell'Educazione, del Lavoro e del Welfare, hanno preso la parola anche esponenti della società civile e le ONG che hanno contribuito alla buona riuscita e all'implementazione del PAD. I rappresentanti dei Ministeri di riferimento hanno fatto un vero e proprio report sullo stato del progetto, analizzando allo stesso tempo i problemi che vanno ancora affrontati e i successi ottenuti.

Successi che vanno attribuiti anche "alla Cooperazione Italiana e al governo italiano, che ha fornito al Kosovo esperti, consulenti e un sostanzioso aiuto finanziario per la redazione del PAD. La presenza dell'Ambasciatore italiano Giffoni e di Anna Zambrano esprimono chiaramente l'interesse e l'attenzione dell'Italia verso i diritti delle persone con disabilità", ha voluto sottolineare Habit Hajredini, direttore dell'Ufficio per la Good Governance, i Diritti Umani e le Pari Opportunità.

"Per me è molto importante essere qui oggi. Domani celebreremo la Giornata Internazionale sulla Disabilità, promossa dalle Nazioni Unite, e un seminario di questo genere ci permette di superare la retorica delle parole e di concentrarci sugli aspetti pratici di un progetto concreto", ha affermato nel suo discorso di benvenuto l'Ambasciatore Michael Giffoni. "L'Italia ha voluto contribuire alla redazione del PAD perchè si preoccupa e vuole investire nell'inclusione delle persone con disabilità. Continueremo a puntare su questo progetto, sia con risorse umane, sia sotto l'aspetto finanziario", ha concluso l'Ambasciatore.

"Quando parlo di disabilità sono molto orgogliosa d'essere italiana", ha continuato Anna Zambrano, direttrice dell'Unità Tecnica Locale della Cooperazione Italiana in Serbia, Kosovo e Montenegro. "Il PAD è stata una sfida importante e un grande successo per la Cooperazione, soprattutto grazie all'inclusione e alla partecipazione di così tante persone e organizzazioni della società civile", ha sottolineato Zambrano. Il PAD è stato un successo anche per questo motivo, perché la sua redazione è stata concepita in un percorso d'inclusione con lo scopo preciso di "creare una società di uguali, superando gli stigmi che separano gruppi e persone con problemi diversi e puntando a migliorare le condizioni di vita delle persone con disabilità, in modo che possano godere pienamente dei propri diritti".