20 settembre 2012
Santa Margherita di Pula, vista sul mare - Flickr.com

Nei giorni scorsi si è tenuta la conferenza finale del “Programma di Sostegno alla Cooperazione Regionale – Paesi del Mediterraneo e dei Balcani”. L’obiettivo principale della Conferenza è stato quello di elaborare nuove indicazioni che possano orientare la futura programmazione europea 2014-2020

Fonte: Regione Puglia

Si è tenuto mercoledì 12 e giovedì 13 settembre al Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula (Cagliari), la conferenza finale dell’Accordo di Programma Quadro (APQ) “Programma di Sostegno alla Cooperazione Regionale – Paesi del Mediterraneo e dei Balcani”.

L’obiettivo principale della Conferenza è stato quello di elaborare nuove indicazioni che possano orientare la futura programmazione europea 2014-2020. Partendo dalle lezioni apprese nell’ambito degli “Accordi di Programma Quadro - Paesi del Mediterraneo e Paesi dei Balcani” si è cercato di individuare nuove opportunità di cooperazione e di coesione territoriale che mirino a favorire un miglior dialogo tra tutti gli attori ed i programmi che operano nel Bacino del Mediterraneo.

La Conferenza ha previsto la realizzazione di una sessione plenaria di apertura, con la presentazione dei principali risultati ottenuti dal Programma APQ e l’illustrazione del quadro geo-politico del Mediterraneo. In agenda, inoltre, diversi workshop tematici: partendo dai documenti di lavoro che redatti da alcuni esperti, si è cercato di proporre per ciascuno degli ambiti tematici dell'APQ (Sviluppo Socio-economico, Interconnessioni materiali ed immateriali, Ambiente e sviluppo sostenibile, Dialogo e Cultura, Sanità e Welfare) nuovi schemi di convergenze politiche e strumenti per la coesione territoriale.

Si sono presentati, poi, esperienze concrete volte al coordinamento tra politiche, programmi, fonti finanziarie e progetti da parte dei partecipanti al programma APQ e da diversi stakeholder.

Nella sessione plenaria finale, invece, si è dato spazio alle riflessione sulle possibili azioni da intraprendere per una programmazione che favorisca un approccio più coerente e coordinato per la coesione territoriale nel Mediterraneo, e valorizzi il contributo dei diversi attori nella governance multilivello dell’area.