5 ottobre 2009

Si è tenuta nei giorni scorsi una grande esercitazione di protezione civile, per verificare la riuscita di un progetto di cooperazione internazionale a sostegno del settore in cinque comuni della valle del fiume Spreča

Fonte: Cooperazione Italiana in Bosnia Erzegovina

Nell'ambito del progetto "Pet Roboris: Gestione dell'attività di protezione civile nella bassa valle della Spreča e nell'area di Srebrenica", finanziato dalla Cooperazione Italiana ed avviato nel febbraio 2009, sono state realizzate numerose attività per organizzare un servizio di protezione civile tra i cinque comuni della valle della Spreča, tra cui: l'allestimento dell'Unità di Progetto a Gračanica, lo svolgimento di corsi di formazione, in collaborazione con il personale tecnico dei Comuni, per i volontari (formatori e generici) e per i vigili del fuoco, nonchè attività di sensibilizzazione e comunicazione su tutto il territorio, affidate al FIS - Forum Internazionale della Solidarietà.

Il Progetto, implementato nella valle del fiume Spreča e nell'area di Srebrenica, nasce dalla volontà di fornire un modello di gestione delle problematiche inerenti alla protezione civile basato sull'integrazione del volontariato nel sistema formale. A tal fine, i cinque comuni della valle della Spreča - Doboj Istok, Gračanica e Lukavac (Federazione di Bosnia ed Erzegovina), Doboj e Petrovo (Republika Srpska) - si sono consorziati in un Centro Intercomunale, attualmente Unità di Progetto.

Conclusasi la formazione dei volontari, per verificare l'efficacia del modello integrato di collaborazione della protezione civile, dal 2 al 4 ottobre scorsi è stata organizzata un'esercitazione di protezione civile tra le più grandi mai realizzate sul territorio bosniaco, la quale, oltre ad integrare il volontariato bosniaco con le forze formali, ha visto il coinvolgimento di circa 50 volontari italiani giunti in Bosnia Erzegovina con una Colonna Mobile di 12 mezzi speciali messi a disposizione dalla Provincia di Arezzo, dalla Consulta provinciale per il Volontariato di Protezione Civile (Arezzo) e dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile.

Durante l'esercitazione - da UTL Sarajevo

L'esercitazione, ispirandosi agli obiettivi di collaborazione internazionale perseguiti dal Meccanismo Europeo di Protezione Civile, soprattutto in materia di attraversamento dei valichi di frontiera da parte delle colonne mobili, assume una notevole importanza per il suo carattere internazionale e per la vastità e complessità del territorio coinvolto. Si è realizzata attraverso diverse simulazioni, tra le quali: l'intervento di salvataggio di persone a rischio di annegamento nel lago Modrac; lo spegnimento di un incendio nella zona boschiva di Petrovo; l'operazione di sminamento nei pressi di Gračanica; l'azione di pulizia da materiali inquinanti di corsi fluviali nella zona di Doboj; la ricerca di escursionisti smarriti nell'area di Doboj-Istok; l'evacuazione di studenti da una struttura scolastica situata nella città di Gračanica.

L'evento si è svolto sul territorio dei cinque Comuni, con campo base a Gračanica, dal pomeriggio di venerdì 2 fino alla tarda mattinata di domenica 4 ottobre e si è conclusa con una cerimonia, aperta dall'Ambasciatore d'Italia in Bosnia Erzegovina - Raimondo De Cardona, a cui hanno preso parte numerose autorità bosniache e una delegazione della Provincia di Arezzo guidata dal suo presidente Roberto Vasai.