29 agosto 2011
Monte Bjelasnica

Era il bunker anti atomico del Maresciallo Tito, ora è una galleria d'arte. Alle pendici delle montagne della Bjelašnica, otto chilometri da Konjić, i 6.500 metri quadrati del bunker finito di costruire nel 1979 ospitavano un ospedale, una sala di decontaminazione, una di comando e il centro di controllo. I 12 monoblocchi del bunker sono ora la sede della prima Biennale d'Arte D-O Ark della Bosnia Erzegovina, visitabile fino al 27 settembre

Fonte: Il Mediterraneo e Turista di mestiere

Immersa nelle profondità delle rigogliose vette bosniache, una fitta rete di corridoi porta ad un bunker segreto costruito dall’ormai defunto Maresciallo Josip Broz Tito, per difendersi dagli attacchi “occidentali”. “La tana del lupo” ora è diventata sede di una galleria d’arte, unica nel suo genere.

La prima mostra nel rifugio militare D-0, è chiamata “Time machine”. Gli organizzatori hanno descritto il bunker come “una reliquia della Guerra Fredda” e si sono detti certi che “l’arte moderna darà sicuramente nuova linfa ad un pezzo di storia come questo”.

"Può essere una considerata una curiosità, un'attrazione che la gente verrà a vedere", ha affermato Branislav Dimitrijević, il direttore della galleria. "La nostra idea era di rendere questo luogo uno spazio per l'arte e la cultura. Abbiamo voluto trasformare il bunker in un museo delle invenzioni artistiche, inoltre gli inventori sono liberi di lasciare le loro opere in questo luogo, opere che comunicano con lo spazio."

Il colonello Serif Grabovica, oramai in pensione, ha dichiarato alla AFP, agenzia di stampa francese, la sua gioia nel vedere fine dei giorni “top secret” . Lui ed un pugno di ufficiali hanno mantenuto nascosto il sito dal ’79 fino alla morte della Jugoslavia di Tito. “Ho lavorato per 13 anni li e non lo ho mai detto a nessuno, nemmeno a mia moglie” ha dichiarato sollevato l’ex colonello, “eravamo in 15 e tutti noi avevamo firmato un documento che ci obbligava a tener segreta l’esistenza del rifugio”.

“L'ironia del D-0”, ha detto curatore Dimitrijević "è che, mentre Tito spese molto per proteggersi da un attacco nucleare, la sua Jugoslavia fu infine distrutta da un conflitto estremamente sanguinoso ma pur sempre convenzionale." 

Sulle scoscese pendici delle montagne della Bjelašnica, gli unici segni di una presenza umana e della base di D-O, sono tre case, arroccate l’una accanto all’altra a picco sulla vallata. Il bunker D-O è posto a 300 metri di profondità, è costato 3,2 miliardi di euro e ci sono voluti 26 lunghi anni prima di vedere l’opera ultimata. Il complesso militare è a circa otto chilometri da Konjić e circa cinquanta dalla capitale, Sarajevo. Finito nel 1979, i 6.500 metri quadrati del bunker hanno ospitato un ospedale, una sala di decontaminazione, una di comando e il centro di controllo.

Dallo scorso 27 maggio i 12 monoblocchi del bunker sono diventati la sede della prima Biennale d'Arte D-O Ark della Bosnia Erzegovina. Fino ad oggi, circa 5.000 persone hanno visitato la mostra che si protrarrà fino al 27 settembre 2011. Perfettamente conservatosi fino ad oggi il bunker mostra tutti i tratti più distintivi della cultura che ne ha voluto fortemente la costruzione: quindi la visita ha un valore "doppio" di percorso tra Arte e Storia. La mostra è formata dalle opere di 44 artisti internazionali che hanno dovuto interagire col simbolismo dell'ambiente circostante.

Gli accessi sono solo su prenotazione il lunedì, mercoledì e venerdì: non si può infatti accedere con mezzi propri, ma partecipare a tour organizzati dall'Ufficio Turistico di Konjić.

Per informazioni:

Ufficio Turistico Konjić

Varda 1, - 88400 Konjic (BiH)

tel: +387 61 726 030

Biennale d'Arte D-O Ark

tel: +387 62 390 237

e-mail: bhbijenale@gmail.com