Nicole Corritore 24 luglio 2009

Il 29 luglio si svolge a Bologna la conferenza stampa di presentazione del Festival internazionale delle Arti 'Kaleidoscop', che si svolge in Bosnia dal dal 30 luglio al 2 agosto 2009 nell'ambito di un progetto di cooperazione

Grazie ad una relazione di amicizia e collaborazione di lungo corso tra le città di Bologna e Tuzla - gemellate dal 1994 - nasce il Festival Kaleidoskop, ovvero "l'Arte del dialogo e il dialogo dell'Arte" che dal 30 Luglio al 2 Agosto 2009 diverrà la sede di un nuovo appuntamento internazionale con l'arte e con i giovani.

La conferenza stampa di presentazione del Festival si terrà il prossimo 29 luglio a Bologna, nella Sala Savonuzzi di Palazzo d'Accursio (Piazza Maggiore, 1) con inizio alle ore 11.00. Interverranno per il Comune di Bologna l'assessore Nicoletta Mantovani - con delega su Politiche per la promozione culturale e artistica e politiche per i giovani; per l'Università di Bologna, la Prof.ssa Matilde Callari Galli e un rappresentante della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna.

Il Festival è un evento particolare, che non vuole limitarsi ad essere un nuovo esclusivo contenitore o uno showroom tra i tanti, ma che individua nell'arte e nei giovani un volano per il dialogo tra popoli e culture: per 4 giorni, nel cuore dei Balcani saranno protagonisti giovani artisti, pittori, scultori, musicisti, designers di appartenenze e storie diverse, intellettuali provenienti da tutta la regione Adriatica, dalla Serbia, dall'Olanda, dagli Stati Uniti ed in particolare da quei luoghi dove il conflitto ostacola spesso il naturale scambio delle idee e che in Kaleidoskop e tramite Kaleidoskop sapranno trovare la direzione per una nuova forma di elaborazione, di conversazione, di condivisione.

Non a caso il Festival, qui alla sua prima edizione, si svolge a Tuzla, città simbolo della possibilità di una convivenza costruttiva tra le differenti realtà della Bosnia-Erzegovina e della ex Jugoslavia. Cinema, musica, scultura, fotografia e pittura saranno l'anima della città in un coinvolgente alternarsi di mostre, concorsi cinematografici, performance dal vivo, workshops, incontri di approfondimento con giornalisti, saggisti e scrittori, concerti musicali, happening d'arte e fotografia e diversi contests tra giovani emergenti.

Tra gli artisti e gli ospiti del Festivals si annoveranno personaggi diversi tra loro ma accomunati dall'impegno profuso alla costruzione di una cultura di pace e di dialogo. Come Sami Adwan, che assieme a Dan Bar On dirige l'istituto di ricerca sulla pace PRIME (Peace Research Institute in the Middle East) a Beit Jala nei territori autonomi palestinesi. Il PRIME si propone di contribuire a realizzare le infrastrutture intellettuali per un possibile progetto di pace, di rimuovere gli ostacoli attualmente esistenti e apparentemente insormontabili che impediscono il processo di pace e di influenzare in tale senso l'opinione pubblica in Israele e Palestina. Sami Adwan è stato insignito del Premio Alexander Langer nel 2001.

Importante anche la partecipazione del bosniaco Safet Zec, pittore e incisore di straodinario talento affermato anche a livello internazionale e invitato ad esporre in molti paesi dagli Stati Uniti al Giappone. Con lo scoppio della guerra, la sua cittadina di residenza - Počitelj - viene distrutta e, con essa, tutte le opere incisorie dell'artista. La guerra lo porta a fuggire e trasferirsi a Udine nel 1992, dove ricomincia a lavorare grazie all'aiuto dello stampatore Corrado Albicocco, per poi giungere a Venezia nel 1998. Dalla fine del conflitto l'artista ha ripreso un'assidua frequentazione con la sua terra. Nel cuore di Sarajevo lo Studio-collezione Zec è stato riaperto ed è ora un centro di iniziative culturali, oltre che sede espositiva delle sue opere. Tra i riconoscimenti recenti più significativi ricordiamo: nel 2003 il premio "Leonardo Sciascia" per l'incisione; nel 2005, l'International League of Humanists gli ha conferito il premio umanistico Linus Pauling; nel 2007 il Ministero della cultura della Repubblica Francese gli ha conferito il titolo di "Chevalier de l'ordre des Arts et des Lettres".

Ma anche il bosniaco Mensur Bektić, artigiano di filigrana, che è stato segnalato tra i più importanti artigiani del paese nel libro dell'UNESCO dedicato appunto alle lavorazioni tradizionali della Bosnia Erzegovina. A seguire il grafico designer Mirko Ilic, che nella sua carriera artistica annovera la pubblicazione delle sue illustrazioni sul settimanale "Panorama", il magazine croato "Danas", i quotidiani "Time", "New York Times", "Wall Street Journal" e molti altri fino a divenire art director di "Time International".

In ultimo, tra gli altri, si segnala la partecipazione del giovane scultore Darko Stanić, uno dei 22 giovani artisti bosniaci che lo scorso gennaio sono stati ospiti con le loro opere dell'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino con la mostra "Emotions After ... Mostar, Sarajevo, Tuzla", promossa dal Consiglio regionale del Piemonte. La mostra è costituita da opere pittoriche e scultoree realizzate da giovani artisti bosniaci che attraverso l'arte testimoniano la voglia di rinascita di un paese dilaniato dal conflitto che ha insanguinato la ex-Jugoslavia dal 1991 al '95 e nel Kossovo fino al 1999.

Il Festival Kaleidoskop, ovvero l'Arte del dialogo e il dialogo dell'Arte, è una delle tappe del progetto Culture II, coordinato dal Comune di Bologna, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell'Educazione "Giovanni Maria Bertin" dell'Università degli Studi di Bologna e con la Municipalità di Tuzla, insieme ad altre associazioni e organizzazioni non governative di Tuzla. Il progetto Culture II, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, nasce con l'intento di rafforzare le competenze locali in materia di ideazione e allestimento dei processi di sviluppo della didattica museale, di promozione culturale e turistica delle risorse del territorio e di sviluppo delle relazioni internazionali della città bosniaca.

Si veda il programma dell'evento nella sezione appuntamenti.

Per informazioni sulla manifestazione di Tuzla, è possibile contattare l'Organizzazione ai seguenti recapiti:
Comune di Bologna
Ufficio Relazioni internazionali, cooperazione e progetti
Lucia Fresa
tel: +39 051 2194355
e-mail:lucia.fresa@comune.bologna.it

Tuzla
Associazione Casa della Fiamma della Pace
"UG Kuca Plamena mira Tuzla"
e-mail: info@kpm.ba
web: www.kpm.ba
tel: +387 (0)35 276 330