7 giugno 2007

Dai campi profughi in Croazia fino al progetto di cooperazione decentrata con la città bosniaca di Kakanj, per arrivare a operare in Kosovo. La città di Bergamo prosegue le attività, con i prossimi campi di lavoro a Pec/Peja

Fonte: Comune di Bergamo

Bergamo è una città che negli anni si è dimostrata molto sensibile ai conflitti che hanno colpito il territorio della ex-Jugoslavia. Fin dall'emergenza si attiva nell'organizzazione della raccolta di aiuti umanitari nei campi profughi in Croazia, per poi impegnarsi in un programma di cooperazione decentrata con la città di Kakanj, in Bosnia Erzegovina, durato dal 1994 al 2000 grazie al Comitato "Bergamo per Kakanj". Iniziato il conflitto in Kosovo, Bergamo si muove verso questa nuova situazione di crisi istituendo l'Associazione "Bergamo per il Kosovo" che opererà nell'area di Pec/Peja fino al 2006. L'operato qui realizzato gli è valsa di recente la selezione nella rosa dei candidati al "Premio Pace 2007", istituito dalla Regione Lombardia nel 1997 per promuovere cultura e solidarietà sul territorio e che vede protagonisti coloro che si sono impegnati in azioni di pace e fratellanza tra i popoli.

Bergamo oggi continua con le attività in Kosovo grazie al progetto "Ipik, esperienza di volontariato all'estero" realizzato in collaborazione con l'Ufficio Giovani del Comune. Il progetto è arrivato quest'anno alla sua quinta edizione; dopo la partecipazione massiccia del 2001 e del 2002 (circa 250 giovani coinvolti), l'esperienza è stata riproposta nel 2005 e nel 2006 nel contesto delle attività di rientro della minoranza serba condotte dal Comitato " Bergamo per il Kosovo", giunto al termine della propria presenza nel dicembre 2006. Il gruppo "Ipik", promotore dell'edizione 2007 si è formato proprio in occasione dei progetti delle estati precedenti.

Sono dunque iniziati ieri, mercoledí 6 giugno presso lo Spazio Polaresco a Bergamo, gli incontri di formazione preparatori al progetto, che prevede l'organizzazione di campi di lavoro per giovani tra i 18 e i 30 anni ti età. Il primo incontro dal titolo "I Balcani: passato, presente e futuro" ha avuto come oggetto la presentazione storica dei paesi del sud est europeo e dunque anche dell'area in cui i ragazzi andranno ad operare.

I prossimi appuntamenti , mercoledì 13 con il titolo "Lavorare nei Balcani" e martedì 19 giugno su "Racconti di vita" si terranno sempre allo Spazio Polaresco. Seguiranno poi, in data da definire, serate di formazione sull'animazione per i bambini. Gli incontri sono rivolti alle persone interessate all'esperienza all'estero, e rappresentano il percorso di formazione per coloro che partiranno nel mese di agosto per il Kosovo. I giovani che partiranno infatti opereranno nei dintorni di Pec/Peja, nel Kosovo nord-occidentale, organizzando giornate di animazione per i bambini dei villaggi albanesi e delle famiglie serbe rientrate nelle loro case dopo il conflitto. Il progetto prevede anche tornei sportivi e attività aggregative con i giovani dei villaggi della vallata e della città.

Per maggiori informazioni:
e-mail:progetto.kosovo@tiscali.it
tel.: 340.4236156
web: www.ipik.altervista.org