22 luglio 2008

A gennaio venne siglato un improtante accordo di collaborazione tra Provincia di Belluno e Republika Srpska. Recente l'inaugurazione di una serra, che apre la via ai prossimi progetti previsti nell'area

Fonte: Provincia di Belluno

"Siamo orgogliosi di contribuire con un'opera concreta allo sviluppo pacifico di questa terra travagliata". L'assessore provinciale Angelo Costola lo scorso 3 luglio 2008 ha tagliato il nastro della nuova serra vivaio costruita dalla Provincia di Belluno a Teslic. La comunità di 8.000 abitanti della Repubblica Srpska (una delle due Entità della Bosnia Herzegovina) può contare così su una struttura di 300 metri quadri realizzata dalla Provincia di Belluno e dal Comune di Valle di Cadore. Il progetto è stato attivato dalla Provincia a seguito di un accordo di collaborazione con la Repubblica Srpska e ha come finalità la produzione di piante per oltre 110 piccole imprese agricole della zona, per un impegno di spesa di 30.000 euro a carico della Provincia e 5.000 euro a carico del Comune di Valle Cadore.

Il sindaco di Teslic, Rade Pavlovic, ha ringraziato pubblicamente la Provincia di Belluno, "non solo per la grande collaborazione, ma anche per l'amicizia dimostrata e la volontà di realizzare un progetto nell'interesse comune".

La serra sarà condotta da due giovani ingegneri agrari che in primavera hanno concluso un periodo di formazione nell'azienda florovivaistica Burlon Enrico di Santa Giustina (Belluno). Seguiti dai titolari dell'azienda e dall'agrotecnico Franco Sbardellotto per quasi due mesi, Dragan Misic e Dalibor Knezevic, hanno fatto pratica di coltivazione di piante orticole e floricole e adesso sono pronti per attivare la struttura appena inaugurata. Subito dopo il taglio del nastro l'assessore Costola ha consegnato ai due ingegneri l'attestato di partecipazione allo stage formativo.

Il valore di questo progetto è stato ricordato anche dall'assessore alle politiche economiche di Teslic, Stipo Cosic: "In un territorio montano, molto simile a quello bellunese, l'idea principale è valorizzare le nostre risorse naturali per sviluppare turismo e agricoltura. La serra è dunque un progetto importante per mantenere le nostre genti in montagna". "Si tratta solo del primo passo", ha assicurato Costola. "La collaborazione tra la Provincia di Belluno e il governo della Repubblica Srpska continua e mi auguro, vista la firma del protocollo di pre-adesione all'Unione europea della Bosnia Erzegovina, che ci sia lo sviluppo dei progetti con risorse della cooperazione nazionale".

Durante l'incontro a Banja Luka

Nel pomeriggio del 3 luglio la delegazione bellunese, composta anche dal dirigente Giuseppe Pellegrini, ha consegnato ai rappresentanti del ministero dell'Economia il progetto per la costruzione di una latteria. "Non si tratta solo di edificare un caseificio", ha spiegato l'assessore Costola, "ma prevediamo attività di formazione, di ricerca e di commercializzazione dei prodotti per rendere efficace il nostro intervento". La proposta di progetto è stata redatta in collaborazione con l'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie. La Provincia di Belluno prevede la valorizzazione della filiera zootecnica da latte nell'area montana di Blatnica (municipalità di Teslic). L'elemento trainante del progetto è la realizzazione di un piccolo caseificio per 35 allevatori e produttori di latte della zona. Su questo progetto l'amministrazione provinciale di Belluno ha coinvolto gli uffici della Cooperazione del Ministero degli Affari Esteri italiano per verificare le possibilità di finanziamento.

Durante l'incontro, avvenuto negli uffici del governo della Republika Srpska a Banja Luka, si è parlato inoltre dei progetti comuni da sviluppare in futuro. La Provincia di Belluno ha proposto una collaborazione sul progetto INTERREG sud-est Europa di collegamento delle aree ad alto valore ambientale comuni. "Pensiamo di far diventare queste aree", ha spiegato Costola, "degli elementi di attrazione turistica e di sviluppo dell'economia locale. Per questo è necessario condividere obiettivi comuni, anche da raggiungere con azioni diverse e creare un collegamento. Noi crediamo che un progetto sulla biodiversità, wildlife e turismo che comprenda Belluno, la Slovenia, l'Ungheria, la Bulgaria, l'Austria e la Republika Srpska possa essere finanziato dall'Europa".