Redazione 12 aprile 2007

Parte un programma di cooperazione sanitaria promosso dalla Regione Puglia in Albania, nell'ambito del Programma INTERREG IIIA. Verrà presentato a Roma il prossimo 18 aprile

Fonte: Regione Puglia

Albania e Puglia fianco a fianco per affrontare il tema delle politiche della salute nell'area dei Balcani: grazie al Programma di iniziativa comunitaria InterregIIIA Italia-Albania, la Puglia e il Paese delle Aquile hanno avviato un importante percorso di cooperazione in ambito sanitario.

Promosso dalla Regione Puglia e gestito dall'A.Re.S. Agenzia Regionale Sanitaria, esso si articola in progetti distinti, che saranno presentati mercoledì 18 aprile a Roma con una conferenza stampa alle 10.30 presso Palazzo Barberini, nella sede di rappresentanza regionale.

Nel vivo del progetto si entrerà nel pomeriggio con il convegno "Albania e Puglia: oltre la Sanità, percorsi di pace e di sviluppo nei Balcani", che si terrà presso la Nuova Fiera di Roma in occasione di Sanit 2007, prestigiosa vetrina sul mondo sanitario - presenti i ministri della sanità italiano ed albanese, oltre alle autorità regionali ed ai rappresentanti del mondo scientifico.

Le tre linee progettuali puntano alla risoluzione di alcune criticità nella prospettiva dell'allineamento della realtà albanese ai più moderni ed avanzati modelli europei, dato che il termine ultimo per l'adeguamento agli standard della Comunità europea è il 2014.

Gli interventi programmati prevedono in particolare: l'attivazione di un Osservatorio epidemiologico per il monitoraggio delle affezioni maggiormente diffuse nella popolazione albanese; l'avvio di un programma di diagnosi precoce dei tumori della sfera genitale femminile e di un programma di trapianto di rene da donatore vivente; il trasferimento di know-how per formare e riqualificare il personale sanitario e amministrativo ai fini della creazione di un Sistema Informativo Sanitario e della definizione di un modello organizzativo contabile moderno.

Il ministero della Salute albanese sta collaborando attraverso il proprio direttore generale Bardh Spahia ed un team di medici e professionisti per la piena riuscita del programma, già in fase operativa. Soddisfazione è stata espressa dal ministro della Sanità Nard Ndoka, per il quale "questa collaborazione fitta e costruttiva rappresenta già un primo, importante risultato".