27 maggio 2009

Da Bari al mar Nero nasce una grande euroregione di 18 milioni di abitanti. Firmato il protocollo di intesa tra Unione delle Province Pugliesi e Governo bulgaro per la costruzione di un Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale

Fonte: Provincia di Bari

Lo scorso 26 maggio, al Palazzo della Provincia di Bari, Vincenzo Divella, Presidente della Provincia di Bari e dell'Unione delle Province Pugliesi, ed Asen Gagauzov, Ministro dello Sviluppo Regionale e dei Lavori Pubblici della Repubblica di Bulgaria, hanno firmato il protocollo d'intesa tra l'Unione delle Province Pugliesi (UPI Puglia) ed il Governo di Bulgaria per la costituzione di un GECT (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale), la nuova forma di euroregione recentemente codificata dall'Unione Europea. Grazie alla firma del Protocollo di Bari, entro pochi mesi verrà avviata la procedura istituzionale di formalizzazione del Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale "Corridoio VIII", che riunisce i 18 milioni di abitanti di un ideale grande territorio che va dall'Italia al Mar Nero. Ai "Gruppi Europei di Cooperazione Territoriale" l'Unione Europea assegna una missione tutt'altro che marginale: devono facilitare e promuove-re la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale, al fine di rafforzare la coesione economica e sociale.

Le competenze dell'euroregione "Corridoio VIII", in particolare, comprenderanno i temi dello sviluppo economico, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese; della creazione di reti turistico-culturali; dello sviluppo di reti energetiche; della infrastrutturazione stradale e ferroviaria.
Questi gli obiettivi, ambiziosi ma realistici, della nuova "euroregione", che grazie alla firma del Protocollo di Bari oggi è già ad un passo dalla sua formalizzazione istituzionale. Cogliendo tempestivamente la nuova normativa europea, l'Unione delle Province Pugliesi (UPI Puglia) ha saputo raggiungere l'obiettivo in tempi velocissimi. "Abbiamo sùbito colto l'incredibile forza dell'opportunità presentata dalla nuova normativa europea", commenta G. Massimo Lupis, direttore generale di UPI Puglia ed ideatore dell'euroregione del Corridoio VIII. "Oggi a Bari abbiamo posto la prima pietra dell'istituzionalizzazione di questa nuova grande euroregione. Abbiamo lavorato per un anno su questo progetto: l'Unione delle Province Pugliesi ha fatto propria una strategia autonoma di riscossa economica che nasce dalla consapevolezza che, nella storia, la ricchezza si è sempre depositata lungo gli itinerari dei grandi flussi di uomini e di merci. Rendendo sempre più attraente il percorso del Corridoio VIII e rafforzando la cooperazione economica tra i suoi Paesi saremo in grado di attivare un sistema economico vivace e vitale, che riusciremo ad innescare ed a sviluppare attraverso la capacità di pro-gettazione e di gestione di programmi e risorse europee".

Il presidente dell'Unione delle Province Pugliesi, Vincenzo Divella, rafforza il concetto del pragmatismo che ha orientato la creazione dell'euroregione del Corridoio VIII. "Non solo come amministratore pubblico, ma anche - e forse soprattutto - come imprenditore vedo che la forza strategica di questo progetto sta nell'essere stato concepito al microscopio, piuttosto che al telescopio: protagoniste della nuova euroregione sono le Province di Puglia, strutture amministrative di piccole dimensioni, agili e vicine ai cittadini, ed in grado di dialogare perfettamente con i territori dell'Albania, della Macedonia e della Bulgaria, in una logica di attenzione e valorizzazione delle specificità del territorio. Mi spiego con un esempio: riusciremo, in quest'ottica, a far scoprire alle piccole imprese calzaturiere del Nord Barese e dell'area di Casarano l'incredibile sistema di complementarietà con le piccole imprese macedoni dello stesso comparto, e la forza dirompente che può scaturire dalla creazione di distretti industriali specializzati e transnazionali; per non parlare dell'impensabile potere contrattuale in campo internazionale che l'unione e la razionalizzazione del comparto agroalimentare del si-stema delle province di Puglia, Albania, Macedonia e Bulgaria può avere nei confronti dei mercati di consumo del mondo, a partire proprio da quelli più ricchi e vicini - in primis, Germania, Francia, Gran Bretagna, BeNeLux. Ed il bello è che adesso questa strategia non è più astratta. Abbiamo progettato e costruito un'arma potente - la prima "euroregione" dell'Europa meridionale - e la useremo senza riserve per riportare ricchezza ai nostri territori".

In piena sintonia con il Presidente Divella è Asen Gagauzov, Ministro bulgaro per lo Sviluppo Regionale ed i Lavori Pubblici, che ha sottolineato che "per combattere le congiunture economiche negative è necessario creare legami, fare sistema, sviluppare potere contrattuale nei confronti dell'Unione Europea per riuscire a convogliare risorse per grandi progetti di sviluppo: autostrade, ferrovie, reti efficaci di collaborazione tra imprese, strutture commerciali transnazionali in grado di rivitalizzare un grande Paese di 18 milioni di abitanti. Un Paese che si chiama euroregione del Corridoio VIII, e che unisce le Province Pugliesi alla Repubblica di Bulgaria, attra-versando i territori dell'Albania e della Macedonia".

Antonio Ciuffreda, presidente di Fiera del Levante Servizi, evidenzia il ruolo politico e tecnico della Fiera di Bari nel processo di inte-grazione del sistema economico pugliese con i Paesi del sud est Europa. "La storia degli ultimi anni ha visto Bari nel ruolo di capitale in pectore del sud est Europa, grazie al lavoro svolto dalla Fiera del Levante, incaricata dallo Stato italiano di coordinare il Segretariato tecnico del Corridoio VIII, la direttrice europea che unisce l'Italia al Mar Nero. È quindi giusto che sia Bari la capitale della nuova euroregione del Corridoio VIII: in questa direzione, Fiera del Levante Servizi è pronta a mettere a disposizione del nuovo Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale una sede operativa, all'interno dello storico quartiere fieristico".