19 aprile 2013

Aperte le iscrizioni al percorso formativo e viaggio in Macedonia, volto a stimolare i partecipanti ad interrogarsi sulle dinamiche dell’incontro con l’Altro, del dialogo interculturale e interreligioso. Dedicato a giovani tra i 23 e i 30 anni residenti in Trentino. Scadenza iscrizioni, 27 aprile 2013

Fonte: Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale di Trento

Una delle sfide più complesse ed entusiasmanti che le nuove generazioni si trovano ad affrontare è quella della convivenza delle diversità culturali. Per alcuni la diversità culturale è positiva e ricca di occasioni di confronto e arricchimento reciproco, per altri è un ostacolo al proprio equilibrio identitario ed è vissuta come una minaccia.

I popoli e le religioni del mondo non possono più vivere nell’isolamento e nella mutua indifferenza, è necessario cambiare paradigma e vivere la diversità come una risorsa, come un vantaggio per lo sviluppo intellettuale ed economico, piuttosto che come un problema.

Come possiamo imparare a vivere senza sentirci minacciati dalla diversità e a comunicare efficacemente con chi ha una visione e comprensione del mondo diversa dalla nostra?

Per rispondere a questa domanda l’Assessorato alla Solidarietà internazionale e alla convivenza , in collaborazione con il Centro informativo per l’Immigrazione della PAT (Cinformi) e il Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale propongono il progetto "Dialoghi in cammino".

Dialoghi in cammino non vuole essere la semplice trasmissione di nozioni, bensì un viaggio, in parte intrapreso in aula e in parte reale, volto a stimolare i partecipanti ad interrogarsi sulle dinamiche dell’incontro con l’Altro, del dialogo interculturale e interreligioso.

La proposta nasce dalla volontà di favorire il passaggio sul territorio trentino, dal multi-culturalismo all’inter-culturalismo. La differenza non è puramente semantica: quando le diverse comunità che abitano un territorio non si limitano a condividere il medesimo spazio fisico ma si incontrano, interagiscono tra loro, imparano e dialogano, la multi-cultura diviene inter-cultura. La prima è un dato di fatto, la seconda va costruita. All’inter-culturalismo ci si educa e quanto appreso va applicato nel quotidiano.

Quest'anno il percorso di Dialoghi in Cammino, composto da un viaggio in Macedonia e da incontri per diventare “Animatore del dialogo interculturale e interreligioso”, fornisce le nozioni di base, gli strumenti e le strategie dell'animazione di comunità. 

Dedicato a giovani tra i 23 e i 30 anni, l'obiettivo principale del percorso “Dialoghi in Cammino” è la creazione di una rete di giovani che al termine del progetto siano agenti di cambiamento per il loro territorio di appartenenza, giovani attivi nella società civile, soprattutto sui temi della convivenza e della lotta al razzismo e all'intolleranza. Per riuscire a raggiungere l'obiettivo di creare una rete di giovani attivi sul proprio territorio, viene data la precedenza ai ragazzi provenienti da Val di Cembra, Altopiano di Pinè, Val dei Mocheni e Valli di Fiemme e Fassa ma questo non preclude ad altri ragazzi provenienti da altre zone di partecipare. La scadenza per la presentazione delle cadidature è fissata al 27 aprile 2013. La selezione dei partecipanti, per il raggiungimento di massimo 15 selezionati, avverrà nelle giornate di venerdì 3 e lunedì 6 maggio 2013.

Successivamente, dal 10 maggio al 14 settembre, è prevista la formazione. Il corso è strutturato in 70 ore (38 ore da maggio a luglio e 36 ore da agosto a settembre), e si articola in fine settimana residenziali e in lezioni tenute presso le aule del centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale di Trento. La metodologia, prevede l’esplorazione delle premesse ed esercitazioni fra gruppi, alternate a riflessioni e a contributi teorici di approfondimento.

All’interno della fase formativa, dall’8 al 15 luglio 2013 è prevista la partecipazione ad un viaggio di conoscenza del contesto macedone: occasione per incontrare e iniziare a conoscere un contesto “altro” nel quale la complessità della convivenza tra gruppi nazionali (macedoni, albanesi, rom) e religiosi (cattolici, ortodossi, mussulmani) differenti è una dimensione costitutiva della vita quotidiana e istituzionale.

La scelta di approfondire il caso studio macedone nasce dalla rilevazione della presenza in Trentino di oltre 3000 persone provenienti da questo paese balcanico. Questi numeri portano la comunità macedone ad essere la quarta nazionalità immigrata più numerosa in Trentino. Al rientro dal viaggio si prevede un momento di restituzione e condivisione delle esperienze.

La proposta prosegue dopo la fine del percorso formativo: ai partecipanti viene richiesto l’impegno (formalizzato nell’atto della richiesta di partecipazione al progetto) nella ideazione, promozione e organizzazione di iniziative di sensibilizzazione sul territorio trentino. Per prepararsi alla restituzione territoriale sono previsti tre incontri al rientro dal viaggio. Ad ognuno dei partecipanti, con il sostegno e l’accompagnamento di un esperto messo a disposizione dagli organizzatori del progetto, verrà chiesto di proporre almeno un evento nel territorio di appartenenza, in modo da trasferire nella propria comunità parte delle conoscenze e sensazioni acquisite e provate tramite il progetto.